Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva prenderà la decisione definitiva sull'estradizione di Cesare Battisti, ex terrorista del Pac, solo dopo aver esaminato la sentenza della Corte Suprema, non ancora depositata, ed essersi consultato con l'Avvocatura generale dello Stato. «Non si tratta di una questione nella quale io possa insinuare quale sarà la mia decisione», ha detto Lula in un'intervista radiofonica.
In precedenza il ministro della Giustizia Tarso Genro aveva affermato che il governo brasiliano preferirebbe mantenere Battisti nel paese «per motivi politici e umanitari», dato «il rafforzarsi del fascismo in Italia».
Mercoledì scorso la Corte suprema del Brasile ha deciso di concedere per l'estradizione di Battisti per le accuse di omicidio che risalgono agli anni Settanta, lasciando però la decisione finale nelle mani del presidente Lula che quest'anno gli ha già concesso lo status di rifugiato politico.
I legali di Battisti, in attesa comnque del processo per falsificazione dei documenti - chiederanno la scarcerazione per aministia. In seconda battuta è probabile la richiesta di ammissione al regime di arresti domiciliari.