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Ma senza passeggeri

Suez, torna una nave da crociera

E’ la “Crystal Symphony” della compagnia statunitense Crystal Cruises la prima nave da crociera ad attraversare il canale di Suez dopo mesi, cioè da quando i ribelli Houthi hanno iniziato ad attaccare le navi mercantili occidentali in transito nel Mar Rosso

di Matteo Martinuzzi
2 minuti di lettura

La "Crystal Symphony"

 

Monfalcone – E’ la “Crystal Symphony” della compagnia statunitense Crystal Cruises la prima nave da crociera ad attraversare il canale di Suez dopo mesi, cioè da quando i ribelli Houthi hanno iniziato ad attaccare le navi mercantili occidentali in transito nel Mar Rosso. Questa traversata è avvenuta in sordina, senza annunci e anche senza passeggeri a bordo: la nave è già arrivata nel Mediterraneo ed è stata scortata dalla U.S Navy. A bordo della nave da crociera c’era un equipaggio ridotto di circa 200 persone, tutte volontarie.

Infatti la compagnia aveva permesso lo sbarco (a Mumbai) a chi prima della navigazione verso il Mare Nostrum, conscia dell’apprensione che poteva avere il proprio personale di bordo nel transitare in acque così calde.

Tutto è andato bene, anche se voci di spari verso la nave passeggeri erano emerse da un post del primo aprile su X in un avviso di incidente da parte dell’Uk Maritime Trade Operations. Il contenuto era il seguente: “Il comandante della nave riferisce di essere stati contattati da un'entità che afferma di essere la Marina yemenita che ha richiesto alla nave di attivare la sua posizione satellitare. Poco dopo la chiamata, un membro dell'equipaggio della nave ha riferito di aver sentito degli spari sospetti”. La Crystal Cruises ha però smentito questo evento interpellata da Seatrade Cruise News. Fernando Delgado, responsabile del prodotto del gruppo A&K Travel Group, che controlla la compagnia e tra l’altro presente a bordo nella circostanza, ha dichiarato che “dopo un'attenta considerazione, abbiamo deciso di navigare attraverso il Mar Rosso su un convoglio scortato dalla Marina americana, senza ospiti e con un equipaggio limitato che ha deciso di rimanere a bordo. In nessun momento del viaggio la sicurezza delle persone a bordo è stata in pericolo”. Delgado ha affermato che il rapporto dell'Ukmto contiene alcune inesattezze e che Crystal ha contattato l'agenzia per fornirle informazioni accurate e per richiedere un aggiornamento del suo rapporto. “Il nostro comandante non ha riferito di essere stato fermato da un'altra imbarcazione e certamente non ha mai riferito di aver sentito degli spari. Nessuno a bordo ha sentito alcuno sparo”.

Ciò che è realmente accaduto è che dopo che la “Symphony” ha lasciato l'area ad alto rischio, è stata contattata via radio da un individuo che affermava di appartenere alla "marina yemenita", richiedendo che la nave attivasse il suo sistema di identificazione automatica, cioè l’Ais. Infatti ormai è prassi delle navi mercantili lo spegnimento di questo sistema per non facilitare l’identificazione della propria posizione in questa area geografica: “Seguendo il consiglio della nostra scorta della Marina americana, la nave non ha risposto a questa richiesta e ha continuato sulla rotta pianificata senza incidenti” ha concluso Delgado. Dopo questo transito di successo siamo ben lontani dall’affermare che presto altre navi da crociera tenteranno questa impresa, ancora meno con passeggeri a bordo.

Anzi, c’è un forte rischio che se la situazione non migliorerà, alcune compagnie potranno cancellare la stagione invernale nel Golfo Persico, non ritenendo economico il lungo periplo dell’Africa delle navi senza passeggeri.

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