GREVE IN CHIANTI – Arriva l’estate e la Scuola di Musica di Greve in Chianti, nonostante l’annata strana, riesce ad organizzare il saggio di fine anno, dove gli allievi (che non hanno mai smesso di impegnarsi) dimostrano a se stessi piĂą che ad altri, i progressi fatti grazie l’impegno profuso.
“Abbiamo organizzato il saggio di fine anno – ci dice Corinna Verniani – nella terrazza del Museo di San Francesco, con distanza di sicurezza, ingressi contingentati e per questo, tutte le esibizioni sono state registrate e caricate sulla pagina Facebook della Scuola di Musica per dare a tutti la possibilitĂ di vederle”.
“Sempre considerando l’annata strana – prosegue Corinna – abbiamo voluto lanciarci anche in un’altra avventura, abbiamo portato avanti il Progetto Orchestra della scuola di musica da casa. Gli allievi e gli insegnanti hanno suonato dalle loro abitazioni un brano tratto dalla colonna sonora di Indiana Jones. Si sono ripresi e poi i vari video sono stati montati creando un inno al non arrendersi”.
“Il Progetto Orchestra della Scuola di Musica di Greve in Chianti – ci spiega Corinna – è un progetto in continua crescita ed evoluzione, in cui insegnanti, allievi e musicisti amatori trovano realizzata la propria vocazione alla condivisione della pratica musicale”.
“Suonare insieme – aggiunge – rappresenta un momento in cui gli appassionati ed i giovani allievi mettono a frutto i loro studi e gli insegnanti possono sentire di essere la guida salda su cui far crescere la fiducia degli altri. Poche cose come suonare insieme riempie di significato lo sforzo individuale che ognuno compie per migliorare se stesso”.
“Solitamente – continua ancora Corinna – ogni anno e in diverse occasioni, viene eseguito un repertorio che la professoressa Camilla Insom arrangia appositamente per l’organico di questa speciale orchestra; ma questo momento particolare di emergenza sanitaria ha necessariamente cancellato ogni appuntamento. Vi sono però legami che la musica ha creato, che oggi si sono dimostrati essere molto forti e che hanno fatto sì che si potesse esser forti ed uniti anche nella distanza”.
“La scelta del brano non è stata casuale – conclude – ma dettata dal nostro speciale carattere, pronto sempre alle avventure impossibili perchĂ© mai come adesso, era viva in ognuno di noi la necessitĂ di sentirsi pronti a fronteggiare con coraggio il futuro, per quanto imprevisto potrĂ essere; l’avventura non finisce mai e che la musica sia con noi!”.
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