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Il declino dei camping naturisti. Chiusure sempre più numerose

Drastica la riduzione delle strutture, ridotte da 33 a 13 negli ultimi anni. In ballo anche il futuro del pionieristico “Koversada”, aperto nel 1960

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POLA Dopo il boom iniziato negli anni Sessanta e proseguito nei decenni successivi, i campeggi naturisti in Croazia sono in declino. Dai 33 camping e i 6 milioni di soggiorni annui registrati nel periodo più “felice”, siamo scesi oggi a sole 13 strutture per 2 milioni di soggiorni, pari a malapena al 3,5% dei pernottamenti complessivi. L’ultima chiusura, che avverrà a fine mese, è quella del camping Sunny a Fontane, nel parentino, che nel 2019 riaprirà per proporsi però ai turisti in costume e con un nuovo nome: Premium Camping Resort.

Lo stesso destino pare essere riservato al mitico campeggio di Coversada di Orsera, aperto nel 1960 e indicato come il pioniere del naturismo in Europa, capace di accogliere 5.000 ospiti sulla ragguardevole superficie di mezzo milione di metri quadrati. L’azienda Maistra di Rovigno, che lo gestisce, sta pensando di riservare solo un angolino ai naturisti.

Per lunghi anni la Croazia è stata la seconda destinazione naturista in Europa, dietro solo alla Francia ma davanti alla Germania. In ambito nazionale a fare la parte del leone è sempre stata l’Istria, con l'85% degli impianti ricettivi e il 90% dei pernottamenti registrati.

Quali sono i motivi del calo di questo tipo di turismo registrato in Croazia? Secondo Jerko Sladoljev, dell'associazione Top Camping Croazia, con sede a Parenzo, «inspiegabilmente le aziende turistiche non investono più, tranne poche eccezioni, nei camping naturisti e questo segmento dell'offerta turistica viene quasi ignorato in sede ministeriale a vantaggio del cicloturismo, turismo enogastronomico e altri comparti sui quali vengono riposte notevoli risorse. Con gli investimenti giusti e mirati, i camping naturisti - conclude Sladoljev - possono operare all'attivo, come dimostrato dal Valalta di Rovigno, l'unico a 4 stelle nel Paese».

Di anno in anno del resto in Croazia si notano con sempre più frequenza turisti che per spogliarsi completamente scelgono angoli appartati di spiaggette poco frequentate: un comportamento contro le disposizioni di legge, ma silenziosamente tollerato dalle autorità.

A oggi i campeggi naturisti istriani possono accogliere 30 mila villeggianti e offrono il 14% delle capacità ricettive totali nella penisola. Qui troviamo 7 dei complessivi 13 camping di questo tipo nel Paese: Canegra a Salvore, Ulika a Porto Cervera, Solaris a Torre, Istra Funny a Fontane, Coversada a Orsera, Valalta a Rovigno e un parte di Casella a Medolino. Il tratto di costa istriana a maggior densità di camping turistici è quello tra la foce del Quieto a Torre e il Canale di Leme. Qui troviamo impianti per 2.000 posti letto negli insediamenti e oltre 20.000 posti nei camping per un totale di oltre un milione di giornate presenza. —
 

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