14 settembre 2020 - 17:35

Genova, Toti: «Bambini in ginocchio a scuola, e i banchi di Azzolina?». Il preside: no a strumentalizzazioni

Il governatore ligure posta su Facebook e Twitter la foto di una classe senza banchi con i bambini in ginocchio. Ma il preside: i banchi arrivano domani, oggi abbiamo evitato di mettere quelli vecchi, e i bimbi stavano disegnando liberamente

di Redazione Online

Genova, Toti: «Bambini in ginocchio a scuola, e i banchi  di Azzolina?». Il preside: no a strumentalizzazioni
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«Cara Azzolina, questi sono gli alunni di una classe genovese che scrivono in ginocchio perché non hanno i banchi che avevate promesso». È la denuncia social del governatore Giovanni Totiche posta la foto dei bambini di una scuola elementare del capoluogo ligure costretti a scrivere sulle sedie in un'aula senza banchi. Lo scatto è accompagnato da un messaggio che Toti rivolge direttamente alla ministra dell'Istruzione: «I nostri bambini, le maestre e le famiglie non meritano questo trattamento, soprattutto dopo i sacrifici fatti in questi mesi in cui era anche un dovere morale lavorare per evitare tutto questo». Il governatore annuncia che chiederà l'intervento della Direzione scolastica e conclude: «Un'immagine come questa non è degna di un Paese civile come l'Italia».

Alle parole del governatore ha risposto però il Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo del quartiere genovese di Castelletto, Renzo Ronconi, dove è stata scattata la foto. «I banchi, ordinati con largo anticipo, arriveranno domani pomeriggio; el primo giorno di scuola, che è stato un giorno di festa, abbiamo solo evitato di rimettere quelli vecchi. La foto ritrae bambini che, durante un’attività didattica, stanno disegnando sereni in libertà: un’ingenuità, da parte dell’insegnante, farla girare, ma sbagliato e grave strumentalizzarla, strumentalizzando, con essa, soprattutto i bambini, in una giornata nella quale avevamo riscontrato solo grande entusiasmo e nessuna criticità. Nel mio istituto - prosegue - ho trovato docenti preparati e motivati, che difendo, e bambini sorridenti e felici di tornare a scuola. Questa è l’immagine che porto nel cuore da questo primo giorno e che desidero rimanga a famiglie ed insegnanti».

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