Avere figli da giovani e allattarli protegge dal cancro al seno? Facciamo chiarezza

La questione è al centro di una delle tante polemiche nate intorno al Congresso mondiale delle Famiglie di Verona. Ecco cosa c'è di vero e cosa, invece, è una fake news

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TRA le polemiche che stanno accompagnando il Congresso mondiale delle famiglie di Verona ce n'è una che riguarda anche il tumore al seno. Al centro della querelle la correlazione tra la malattia e il non avere figli, o averli avuti tardi e il non averli allattati. Una correlazione che, per le donne che stanno manifestando nella città veneta contro il convegno durante questa tre-giorni, è una fake news, non deve essere strumentalizzata e non può diventare una colpevolizzazione della donna e delle sue scelte rispetto alla malattia.

Ma esiste una correlazione tra cancro al seno e storia riproduttiva? “Il punto di partenza giusto per rispondere a questa domanda è chiarire che il tumore al seno non è una malattia in cui si può individuare un nesso causa-effetto”, risponde Matteo Lambertini, oncologo presso l'Ospedale Policlinico San Martino - Università di Genova e autore di molti studi sul ruolo della storia riproduttiva nel carcinoma della mammella. “Esistono e conosciamo dei fattori di rischio o protettivi. Tra questi vi sono l'avere figli e allattarli, ma parliamo di una piccola riduzione del rischio relativo. Avere figli e allattarli non mette al sicuro dal tumore al seno, come non averli e non allattare non significa che si avrà per certo il tumore al seno. Per fare un altro esempio calzante, il fumo è un fattore di rischio ben noto per il tumore del polmone: non ne è la causa, ma di certo ha un peso molto, molto più elevato nei confronti di questa malattia rispetto a quello che ha non avere figli nei confronti del tumore al seno. Se è poi preferibile in generale avere figli in età giovane, rispetto al cancro al seno è un fattore di rischio ancora meno importante”.

La questione è molto complessa – continua l'oncologo: “Sappiamo da studi degli anni '90 e da un nuovo studio recente che l'effetto protettivo della gravidanza comincia molti anni dopo, mentre negli anni che la seguono si ha in realtà un aumento del rischio relativo”.  Insomma, non è avendo bambini a 20 anni che si può scongiurare la possibilità di ammalarsi.

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“Bisogna fare molti distinguo – aggiunge Alberta Ferrari, chirurga senologa della Breast Unit San Matteo di Pavia: “Prima di tutto, è stato visto che la correlazione con l'avere figli si ha solo per un tipo di tumori, quelli ormono-dipendenti, e solo dopo la menopausa. Niente si può invece dire per i casi che si sviluppano in donne giovani”. Solo l'allattamento, inoltre, è stato correlato con una diminuzione del rischio verso un altro tipo di tumore, quello triplo negativo, considerato il più aggressivo. Anche in questo caso, però, si parla di un aumento del rischio relativo basso.

“Nel tumore al seno – conclude Ferrari – la genetica domina tutti gli altri fattori di rischio. I dati sulla correlazione epidemiologica tra storia riproduttiva e malattia sono ovviamente interessanti e vanno studiati, ma di certo non implicano che facendo molti figli in età giovane e allattandoli possiamo risolvere il problema del cancro al seno. Non si può semplificare una questione che non è ancora chiarita nei suoi dettagli”.