Le relazioni hanno dunque restituito il panorama vastissimo di un secolo quanto mai imponente nelle sue manifestazioni intellettuali, scientifiche e culturali: un affresco composto a partire dalle collezioni della Biblioteca della sede di Milano dell’Università Cattolica, che conserva una significativa quantità di edizioni del XVIII secolo – circa 6.000 volumi – distribuiti nelle diverse sale e biblioteche di sezione. Molto si potrebbe dire sulle modalità di costituzione di tale fondo antico. Se è un dato di fatto che la maggior parte dei volumi dei secoli scorsi sono stati acquisiti durante l’arco dei cento anni di vita dell’Ateneo, è altrettanto vero che diversi volumi antichi erano già presenti nel nucleo originario della Biblioteca. Per esempio, nella seconda metà degli anni venti del secolo scorso è stato possibile censire l’accessionamento di 57 edizioni del XVIII secolo, tra cui il Trattato filosofico della debolezza dello spirito humano di Pierre-Daniel Huet (traduzione dal francese di Antonio Minunni, Padova, Giovan Battista Conzatti, 1724), la Storia della Letteratura italiana di Girolamo Tiraboschi, nell’edizione veneziana in quindici volumi del 1795-96, il Museum italicum di Jean Mabillon (Paris, Montalant, 1724) e un Montesquieu (nello specifico l’ultimo suo romanzo Arsace et Isménie, Paris, Favre, Duchesne, 1793), nonché diverse edizioni di opere della letteratura nostrana (Torquato Tasso, Le sette giornate del mondo creato, Parma, Borsi, 1765; Galileo Galilei, Considerazioni al Tasso, Roma, Pagliarini, 1793; L’Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo rifatto da Francesco Berni, Venezia, presso Sebastiano Valle, 1799) e classica (una dozzina di testi latini nelle edizioni di Tommaso Bettinelli di Venezia). Si tratta di un esempio di come, fin dagli albori, la Biblioteca curasse la formazione del proprio fondo antico non per un mero gusto antiquario ma per precise scelte di indirizzo, dal momento che per diverse discipline – in particolare quelle storiche e umanistiche, ma non di meno quelle politiche e giuridiche – gli studi si rivolgono anche agli snodi della trasmissione stessa del sapere nel corso del tempo.
Dopo questi primi due volumi dedicati all’indagine del patrimonio del Seicento e del Settecento, seguiranno altri studi dedicati all’approfondimento di carte archivistiche e fondi speciali conservati dalla Biblioteca d’Ateneo.
_____________ Note
- Dato aggiornato alla fine del 2023, riferito ai titoli di monografie e di numeri monografici di periodico (non sono comprese altre risorse a stampa come gli estratti, le singole annate dei periodici e le opere multivolume catalogate fino al 1996 circa).
- Cfr. P. Senna, Nasce “Scritture”, una nuova collana editoriale per la Biblioteca d’Ateneo, Cattolica Library, 36, 2 marzo 2022.
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