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Brasile: il ministro usa le parole di Goebbels. Il responsabile della Cultura viene licenziato da Bolsonaro

Il ministro della Cultura Roberto Alvim (ansa)
In occasione del lancio del premio National Arts Award, Roberto Alvim ha parlato di arte brasiliana del futuro come "eroica", "imperativa" e "nazionale", copiando un discorso del ministro della Propaganda del regime nazista di Adolf Hitler
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Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha rimosso il ministro della Cultura, Roberto Alvim, colpevole di aver utilizzato, nel corso di un discorso ufficiale diffuso online, le stesse parole di quelle del ministro della Propaganda del regime nazista di Adolf Hitler, Joseph Goebbels.

Il ministro, in occasione del lancio del premio National Arts Award, ha parlato di arte brasiliana del futuro come "eroica", "imperativa" e "nazionale". Il video è stato caricato sul profilo ufficiale della Segreteria speciale della Cultura del Brasile giovedì notte e poi rimosso.

"L'arte brasiliana del prossimo decennio sarà eroica. Sarà dotata di una grande capacità di coinvolgimento emotivo e sarà allo stesso modo imperativa, poichè sarà profondamente legata alle aspirazioni urgenti del nostro popolo, altrimenti non sarà nulla", aveva dichiarato Alvim. Citazioni troppo simili a quelle utilizzate dal leader nazista Goebbels per promuovere la cultura tedesca e riportate nel libro "Goebbels: una biografia", di Peter Longerich.

"Comunico le dimissioni di Roberto Alvim dal ministero della Cultura del governo. Una dichiarazione infelice, anche se si è scusato, ha reso la sua permanenza insostenibile", ha dichiarato il presidente di estrema destra Bolsonaro in una nota. Prima della diffusione del controverso video, il leader brasiliano aveva descritto Alvim in maniera positiva: "Dopo decenni, ora abbiamo un segretario alla Cultura vero, che capisce l'interesse della maggioranza della popolazione brasiliana".


Indignazione e polemiche in Brasile si erano alzate immediatamente contro la dichiarazione di Alvim. Il presidente della Camera dei deputati, Rodrigo Maia, alleato del governo, aveva chiesto la rimozione di Alvim dall'incarico. "Il segretario alla Cultura ha superato tutti i limiti. E' inaccettabile. Il governo brasiliano dovrebbe rimuoverlo con urgenza dalla carica", ha twittato Maia. 

La Confederazione Israelita del Brasile, ha affermato che "una persona con questo tipo di pensiero non può essere responsabile della Cultura nel nostro Paese, e deve essere dimessa immediatamente". Mentre il presidente del Supremo Tribunale Federale (Stf), José Antonio Das Toffoli ha definito "inaccettabili" le parole di Alvim.