Negli scorsi mesi si è perfezionata la donazione all’Università Cattolica della seconda e ultima parte del Fondo dedicato a Franco Loi. Nel recente passato il poeta, mancato nello scorso mese di gennaio, e la moglie Silvana avevano già destinato alla Biblioteca della sede milanese dell’Ateneo una parte consistente dei propri libri e delle proprie carte: i primi, per un totale di circa 2.200 volumi, sono stati interamente catalogati e possono essere reperiti e consultati a partire dalla sezione dedicata nel Catalogo d'Ateneo; le seconde sono invece in corso di inventariazione e saranno nel prossimo futuro ricercabili nelle pagine del Catalogo degli archivi istituzionali e culturali dell’Università Cattolica. Ora, per volontà dei figli del poeta, la donazione si è arricchita di un ulteriore piccolo insieme di volumi, tra cui i cataloghi e libri d’arte posseduti da Silvana Loi, e da una considerevole sezione archivistica, comprensiva di documenti epistolari, fotografie, nastri registrati e filmati. Si tratta di una documentazione unica e straordinaria per accostare e approfondire gli studi su Franco Loi che, specie nell’ultimo ventennio, partecipò a diverse iniziative culturali di cui rimane testimonianza video o accettò di buon grado interviste, molto spesso presso la propria abitazione, che divennero rapidamente di numero considerevole dato il rapido sviluppo della tecnologia e la diffusione dei dispositivi portatili. Tale documentazione, tuttavia, richiede in molti casi di approntare soluzioni conservative adeguate, soprattutto per l’estrema varietà dei supporti non digitali testimoniati nell’archivio e la loro inevitabile obsolescenza tecnologica. Per questo motivo sono allo studio ipotesi di riversamenti di formato, atti a garantire la piena fruibilità dei materiali e la conservazione a lungo termine. Accanto a tali documenti di natura strettamente archivistica, grazie alla generosità degli eredi l’Ateneo ha desiderato accogliere anche alcuni oggetti appartenuti a Franco Loi, molti dei quali sono ora esposti nella nuova Sala archivi culturali, all'interno della Sala di consultazione "Giuseppe Billanovich" della Biblioteca di Milano: la scrivania del poeta in legno massiccio; la macchina da scrivere Olympia con la quale sono state dattiloscritte moltissime poesie e la maggior parte dei testi loiani; alcune tra le penne preferite del poeta; l’incisione raffigurante Carlo Porta che si trovava nella camera-studio di Via Misurata. Inoltre, è ora presente nelle raccolte del Fondo Loi anche la totalità dei premi ricevuti, dalle targhe alle medaglie, che da tutta Italia e dal mondo hanno omaggiato la poesia di questo grande autore della nostra letteratura: si va dall’Ambrogino d’Oro alla medaglia dell’Accademia pascoliana, alla statuetta del premio Carlo Porta; dal premio Laurentum al diploma della cittadinanza onoraria di Colorno, luogo di nascita della madre di Loi, ricordata nell’Angel anche con alcuni versi nel dialetto di questa città. |