Messner ha ragione. Togliamo l’agonismo e non ci sarà più l’ossessione di raggiungere il risultato a ogni costo. Prima di prendere questa strada, scelta già fatta in molte gare di granfondo di ciclismo proprio per la stessa ragione, vorrei che si facesse qualcosa per diffondere una cultura positiva della competizione nello sport, mentre invece nessuna organizzazione dello sport fa nulla per fare capire che non deve vincere il più furbo. Partiamo da educare i dirigenti, gli allenatori, le famiglie e gli sponsor, senza questo nulla è possibile; non lasciamo soli gli atleti con i loro pensieri che la paura tramuta in incubi che li portano a cadere nelle bracce di questi professionisti del doping. Possiamo fare ancora qualcosa? Che ne dite siamo ormai stritolati in una tenaglia tra le partite vendute del calcio e lo sport stravolto dal doping? Che ne pensate?
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