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Chiara Lubich: dal film ai libri in Biblioteca
Luca Losito  |  28 gennaio 2021

Premiata con un'audience di oltre 5 milioni di spettatori, la trasmissione del film Chiara Lubich – L’amore vince tutto su Rai 1 lo scorso 3 gennaio è stata un'iniziativa di grande successo. L'efficace interpretazione di Cristiana Capotondi, la direzione del regista Giacomo Campiotti (già apprezzato al cinema per Bianca come il latte, rossa come il sangue, tratto dall'omonimo romanzo di D’Avenia, e in tv per la serie Braccialetti rossi) e la sceneggiatura firmata da Luisa Cotta Ramosino, Francesco Arlanch e Lea Tafuri (docenti del Master "International Screenwriting and Production" dell'Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo dell'Università Cattolica) ne hanno fatto una produzione di qualità, a conferma che i biopic possono ancora dire molto nell'attuale panorama filmico.

Tuttora visibile sulla piattaforma digitale Rai Play, il lungometraggio si concentra sugli anni in cui la giovane Chiara, sul finire della Seconda guerra mondiale, diede vita con altre amiche nella sua Trento al nucleo originario del futuro movimento dei Focolari: una comunità spirituale di ragazze che – per amore di Gesù e con grande modernità di pensiero – iniziarono a condividere gioie, fatiche, stipendi e beni materiali soccorrendo la popolazione cittadina più provata dalla povertà e dalle devastazioni della guerra in corso. 

 


L'opera ha il merito di aver acceso la curiosità di tanti italiani verso la figura della Lubich, che fu indubbiamente una donna straordinaria: maestra di spiritualità, fondatrice e animatrice di un movimento oggi diffuso in tutto il mondo, scrittrice, promotrice instancabile della pace e del dialogo interreligioso e interculturale. Di lei si è appena concluso l'anno del centenario della nascita (1920-2020) festeggiato anche con un'importante mostra allestita presso lo spazio espositivo delle Gallerie di Trento.

 

 

Per conoscere più da vicino una personalità di tale ricchezza, possono quindi essere utili anche le risorse documentali del Sistema bibliotecario dell'Università Cattolica. Tra le numerose opere a stampa che ne illustrano la vita e il pensiero, ve ne sono diverse in grado di illuminare – come il film – i momenti iniziali della nuova esperienza spirituale ed ecclesiale da lei generata, che fin dalle origini fu desiderata come strumento della risposta di Dio alle necessità dell'umanità contemporanea.
Spicca, ad esempio, Lettere dei primi tempi, raccolta di lettere – di cui alcune inedite – scritte tra il 1943 e il 1949, dalle quali traspaiono l'entusiasmo e l'intensità con cui Chiara e le sue compagne "d'avventura" vissero la nascita del primo Focolare a Trento.
Particolarmente utile per la ricchezza di informazioni è poi Un popolo nato dal Vangelo. Chiara Lubich e i Focolari, ampio reportage impreziosito in apertura dal racconto della stessa Chiara della propria vocazione e della vita della "prima famiglia" che si formò intorno a lei:

La prima volta che ho avuto sentore della presenza del dono di Dio, di qualcosa di nuovo che stava succedendo in me e che non partiva da me, dalla mia intelligenza, è stato quando, a diciott'anni, il mio cuore era invaso da un unico struggente desiderio: conoscere Dio. […] nel 1939, sono invitata a un convegno di studentesse cattoliche a Loreto, nel Centro-Italia, dove è custodita secondo la tradizione, in una grande chiesa-fortezza, la casetta della Sacra Famiglia di Nazareth, trasportatavi nel periodo delle crociate. Seguo in un college un corso con tutte le altre; ma, appena posso, corro lì. M'inginocchio accanto al muro annerito delle lampade. Qualcosa di nuovo e di divino m'avvolge, quasi mi schiaccia. Contemplo col pensiero la vita verginale dei tre: «Dunque Maria avrà abitato qui – penso – Giuseppe avrà attraversato la stanza da lì a lì. Gesù Bambino in mezzo a loro avrà conosciuto per anni questo luogo. I muri avranno riecheggiato la sua vocetta da infante». Ogni pensiero mi pesa addosso, mi stringe il cuore, le lacrime cadono senza controllo. Ad ogni intervallo del corso, corro sempre lì: quella convivenza di vergini con Gesù fra loro ha su di me un'attrattiva irresistibile. [1]

Chi trovammo attorno ai primi palpiti di vita del nostro movimento? Gli indigenti, i bisognosi. Non ricordo esattamente chi abbia spinto le mie compagne e me a lanciarci con tanto zelo verso i poveri della nostra città. Forse la parola di Gesù: «Qualunque cosa hai fatto al minimo l'hai fatta a me». […] poiché tutte lavoravamo o studiavamo, nel primo pomeriggio si partiva, ognuna con due grandi valigie piene e pesanti, per visitare i tre rioni più poveri della città […] si saliva su scale rosicchiate dal tempo o dai topi, vecchie e pericolose, in un'oscurità quasi completa, in una desolazione che faceva male ai nostri giovani cuori. E, poi, eccoci in una stanza oscura ed un povero o una povera a letto, privi di tutto. Ma … era Gesù! Si spazzava l'ambiente, si lavava, si consolava, si prometteva in nome di Dio onnipotente. [2]

Per coloro che desiderano conoscere la storia di Chiara partendo da testi più agili, sono disponibili anche alcune opere di taglio giornalistico come L'avventura dell'unità, intervista del 1991 corredata da brevi testimonianze delle prime ragazze che le seguirono a Trento, e la biografia PortarTi il mondo tra le braccia. Vita di Chiara Lubich con un'interessante cronologia comparata tra la vita di Chiara, la vita della Chiesa e gli avvenimenti storici italiani e internazionali.

Approfondimenti a livello accademico sono inoltre possibili con Paolo VI e Chiara Lubich: la profezia di una Chiesa che si fa dialogo, focalizzato sui rapporti tra Giovanni Battista Montini-Paolo VI, la Lubich e Igino Giordani (che fu accanto a Chiara nella fondazione del Movimento dei Focolari), e con L'economia di comunione. Verso un agire economico a "misura di persona", dedicato al pensiero economico focolarino che negli ultimi anni si sta diffondendo in modo significativo (con oltre 700 imprese coinvolte in tutti i continenti), riscuotendo l'interesse crescente di imprenditori ed economisti.

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Note

* In testata, per l’immagine di Chiara Lubich: Foto © CSC Audiovisivi; per l’immagine di Cristiana Capotondi: Foto © Marco Bellucci

[1] E.M. Fondi, M. Zanzucchi, Un popolo nato dal Vangelo. Chiara Lubich e i Focolari, San Paolo, 2003, pp. 10-11.

[2] ivi, p. 12.

 
 
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