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gestione separata INPS e agenzie straniere
Thread poster: Valentina Del Maestro
Christel Zipfel
Christel Zipfel  Identity Verified
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Brava Francesca, e grazie! May 7, 2008

Così è stato finalmente svelato anche l'arcano della soglia dei 5.000 euro a committente (?) che ogni tanto salta fuori.

Naturalmente, come per tutte le risposte date dai call center o comunque da fonti "ufficiose", bisogna andare con i piedi di piombo, anche se secondo la mia esperienza, quelli dell'agenzia delle entrate (e dell'INPS) sono più affidabili di tanti altri.

Però siamo sempre lì: tu questa indagine l'hai svolta a fin di bene per tutti noi, e ti ringraz
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Così è stato finalmente svelato anche l'arcano della soglia dei 5.000 euro a committente (?) che ogni tanto salta fuori.

Naturalmente, come per tutte le risposte date dai call center o comunque da fonti "ufficiose", bisogna andare con i piedi di piombo, anche se secondo la mia esperienza, quelli dell'agenzia delle entrate (e dell'INPS) sono più affidabili di tanti altri.

Però siamo sempre lì: tu questa indagine l'hai svolta a fin di bene per tutti noi, e ti ringrazio di nuovo. Ma, dico io, un commercialista, pagato - e anche profumatamente - per il suo lavoro, non potrebbe fare lo stesso anziché dare risposte clamorosamente sbagliate? Con un investimento di qualche minuto (certo, verificando poi le fonti) si potrebbe chiarire le idee una volte per tutte e guadagnare enormemente in termini di affidabilità e credibilità.
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Francesca Pesce
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Come non essere d'accordo con te Christel May 7, 2008

Christel Zipfel ha scritto:

Naturalmente, come per tutte le risposte date dai call center o comunque da fonti "ufficiose", bisogna andare con i piedi di piombo, anche se secondo la mia esperienza, quelli dell'agenzia delle entrate (e dell'INPS) sono più affidabili di tanti altri.


In questo caso, mi sono fidata perché da un lato le telefonate sono registrate (e nastro canta) e dall'altro l'operatrice 46 di Venezia del call centre dell'Agenzia delle Entrate non mi ha dato semplicemente il suo parere, bensì ha letto a voce alta stralci di testi legislativi (legge Biagi, tra le altre). Dalla lettura dei testi abbiamo convenuto insieme sulle risposte. Erano evidenti alla luce di quei testi.

Christel Zipfel ha scritto:
Ma, dico io, un commercialista, pagato - e anche profumatamente - per il suo lavoro, non potrebbe fare lo stesso anziché dare risposte clamorosamente sbagliate? Con un investimento di qualche minuto (certo, verificando poi le fonti) si potrebbe chiarire le idee una volte per tutte e guadagnare enormemente in termini di affidabilità e credibilità.


E sta proprio qui il punto. Quando noi traduciamo e abbiamo dubbi sui termini, chiediamo a colleghi, a esperti del settore, cerchiamo riferimenti su libri, dizionari, in rete, etc. etc. Perché gli altri non fanno lo stesso? Molti dubbi espressi in questi forum su argomenti "contabili" e previdenziali trovano risposte chiare nei testi legislativi (non sempre, certo, ma molto spesso). Il punto è sapere dove trovare i riferimenti giusti. I commercialisti dovrebbero conoscerli, o quanto meno perderci un minimo di tempo a fare ricerche.


 
Valentina Del Maestro
Valentina Del Maestro  Identity Verified
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Grazie Francesca! May 9, 2008

Grazie mille Francesca per le tue risposte. Purtroppo come hanno evidenziato anche le altre colleghe, si fa molta confusione e la cosa preoccupante è che gli stessi commercialisti non sanno che pesci prendere.
Comunque di una cosa sono certa: devo iscrivermi alla gestione separata...e lo farò quanto prima!

Grazie a tutti....


 
Rosella Zoccheddu
Rosella Zoccheddu  Identity Verified
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Stesso problema - le info che ho io Oct 27, 2008

Ciao Valentina e tutti,
io mi trovo nella stessa situazione e anche io ho rincorso professionisti in cerca di risposte.
Data la confusione - mi consola, diffusa - dei famosi 5000 euro io ho perso di vista il momento in cui li ho superati.
La distinzione fondamentale è questa:
- ai fini FISCALI è sufficiente non superare i 5000 euro con OGNI committente;
- ai fini PREVIDENZIALI non appena si superano i 5000 euro scatta l'obbligo per il committente di versare i con
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Ciao Valentina e tutti,
io mi trovo nella stessa situazione e anche io ho rincorso professionisti in cerca di risposte.
Data la confusione - mi consola, diffusa - dei famosi 5000 euro io ho perso di vista il momento in cui li ho superati.
La distinzione fondamentale è questa:
- ai fini FISCALI è sufficiente non superare i 5000 euro con OGNI committente;
- ai fini PREVIDENZIALI non appena si superano i 5000 euro scatta l'obbligo per il committente di versare i contributi INPS. Anche se lavoratori autonomi, superata la soglia dei 5000 euro, c'è lo stesso obbligo esistente per i collaboratori.

Personalmente, io ho superato i 5000 euro 4 mesi fa, e ora sto chiamando le agenzie con cui ho lavorato dal superamento dei 5000 euro per avvertirli. E se fanno la voce grossa ricordo loro che era compito loro chiedermelo quanto mio di avvertirli.

a proposito del fatto di avvertire o meno i committenti dissento con quanto detto prima. Innanzitutto l'INPS in futuro potrebbe andare a bussare alla porta di questi signori e chiedere loro perché non hanno versato i contributi per noi (i 2/3 del totale), e inoltre sono loro a versare la percentuale (1/3) che è a nostro carico. Quindi è nostro interesse che loro lo facciano altrimenti risultiamo in difetto anche noi. Oltretutto un atteggiamento onesto con le nostre agenzie non può che far bene alla nostra reputazione.
Dovrei anche specificare questa cosa: un'agenzia aggiornata e informata di queste cose, sa che è compito loro pagare eventuali contributi INPS - se dovuti - e per questo dovrebbe accertarsi che il proprio lavoratore non abbia superato la soglia, chiedendo che il lavoratore includa nella propria ricevuta la clausola "Il sottoscritto dichiara di non avere superato complessivamente il limite di reddito di Euro 5.000,00 annui per l’anno in corso, così come previsto dall’art. 44 del D.L. 269 del 30/09/2003." è così che ho scoperto tutto quanto, grazie a una di queste agenzie troppo avanti.

Riguardo la posizione INPS, io ho chiamato due volte il nr verde e sono anche andata negli uffici.
Due su tre mi hanno detto che la posizione che io avevo in seguito a precedenti lavori è sufficiente. La posizione INPS è una per la vita.
L'altra mi ha detto che cambiando il mio status, cambiava la gestione dei contributi. Ergo mi ha fatto aprire una nuova posizione INPS per la gestione separata dei parasubordinati.
In seguito ho scambiato qualche mail con il resp provinciale di Oristano - gentilissimo - che mi ha anche mandato un documento con il riassunto della normativa per i parasubordinati. Questa la parte che ci interessa:

QUOTE
I lavoratori parasubordinati sono tutti coloro che, svolgendo attività di tipo autonomo, hanno redditi derivanti da:
(tra le varie opzioni...)  lavoro autonomo occasionale (se il reddito annuo è superiore a 5.000 euro)
(...)
Quanto si paga:
 24,72% per i non iscritti ad altra forma di previdenza obbligatoria oltre alla gestione separata e che non siano pensionati. Il contributo è comprensivo dell'aliquota dello 0,72% per finanziare l'indennità di maternità, l'assegno per il nucleo familiare e l'indennità di malattia;
 17% per:
• i collaboratori e i professionisti iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria;
• i titolari di pensione diretta, cioè quella derivante da contributi versati per il proprio lavoro;
• i titolari di pensione di reversibilità.
(...)
La domanda di iscrizione può essere fatta:
• direttamente agli sportelli dell'Inps utilizzando i moduli in distribuzione presso tutti gli uffici Inps, specificando i propri dati anagrafici, il codice fiscale, il proprio domicilio, il tipo di attività svolta, l'inizio dell'attività ed i dati del committente;
• telefonando al numero gratuito Inpsinforma 803.164;
• tramite il sito www.inps.it , cliccando su servizi online .
(...)
COME E QUANDO SI PAGA
Il contributo alla Gestione separata va versato all'Inps con il modello (F24). Il modello è unico per professionisti e collaboratori.
Collaboratori
il versamento è effettuato dal committente entro il 16 del mese successivo a quello di pagamento del compenso. È per due terzi a carico dell'azienda committente e per un terzo a carico del lavoratore.
UNQUOTE

Non so se nel frattempo chi di voi era interessato si è sistemato, ma spero cmq di esservi stata utile.

Rosella
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Giuseppina Gatta, MA (Hons)
Giuseppina Gatta, MA (Hons)
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Attenzione... Oct 27, 2008

Valentina751 wrote:

Caro Gianfranco, grazie mille per le tue risposte.
Che tu ci creda o no, non è semplice ottenere delle risposte certe e inequivocabili in merito. Il commercialista mi dice di chiedere all'INPS e viceversa...insomma il solito problema. Inoltre, leggendo vari articoli in rete e lo stesso sito dell'INPS sembra non vi sia una "giurisprudenza" definitiva in merito. Nello specifico:
-il commercialista mi dice che non sa se l'iscrizione alla gestione separata deve essere tempestiva o meno
-leggo in rete che il cliente va avvisato in quanto andrebbero a variare le trattenute applicate al mio corrispettivo
-collegandomi alla precedente, se io supero tale limite con un'agenzia straniera e nel caso in cui dovessi avvisare il committente con il quale supero la cifra (questo è quanto leggo spesso in rete) non avrebbe senso avvisare un committente straniero

Ovviamente sarà mia cura informarmi meglio quanto prima, ma nel frattempo mi chiedevo se qualcuno di voi avesse già fronteggiato questo tipo di problematiche!

Grazie ancora


Neanche io sono commercialista, ma ho notizie diverse da quelle di Gianfranco e uguali a quelle di Valentina in relazione ad avvisare il cliente per quanto riguarda il superamento dei 5000, in quanto, come dice Valentina, cambia il compenso che si riceve (l'agenzia detrae una cifra, ora non ricordo bene la misura, e la versa direttamente all'INPS).
Inoltre, da ciò che mi risulta, ha sempre ragione Valentina e non Gianfranco, in relazione alle agenzie straniere, che NON rientrano nel computo dei 5000€ (e il ragionamento che fa Valentina è giusto, non devono rientrare in quanto poi non potrebbero versare la quota all'INPS). Se Valentina ad es. lavorasse solo per clienti stranieri, non dovrebbe versare niente all'INPS. Lo stesso vale nel caso in cui Valentina lavori solo per clienti editoriali (dove cambia tutto il discorso).
In quanto a chi spetti avvertire, non sono d'accordo con quello che dice Rosella (cioè che è compito delle agenzie avvertire noi): come può un'agenzia sapere quando il traduttore supera il limite complessivo di 5000 € (e NON per cliente)? È impossibile, a meno che non si lavori con un'agenzia sola.


[Edited at 2008-10-27 16:52]


 
Francesca Pesce
Francesca Pesce  Identity Verified
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Forse stiamo mischiando un po' le cose... Oct 27, 2008

Rosella Zoccheddu wrote:

Anche se lavoratori autonomi, superata la soglia dei 5000 euro, c'è lo stesso obbligo esistente per i collaboratori.

Personalmente, io ho superato i 5000 euro 4 mesi fa, e ora sto chiamando le agenzie con cui ho lavorato dal superamento dei 5000 euro per avvertirli. E se fanno la voce grossa ricordo loro che era compito loro chiedermelo quanto mio di avvertirli.

a proposito del fatto di avvertire o meno i committenti dissento con quanto detto prima. Innanzitutto l'INPS in futuro potrebbe andare a bussare alla porta di questi signori e chiedere loro perché non hanno versato i contributi per noi (i 2/3 del totale), e inoltre sono loro a versare la percentuale (1/3) che è a nostro carico. Quindi è nostro interesse che loro lo facciano altrimenti risultiamo in difetto anche noi. Oltretutto un atteggiamento onesto con le nostre agenzie non può che far bene alla nostra reputazione.
Dovrei anche specificare questa cosa: un'agenzia aggiornata e informata di queste cose, sa che è compito loro pagare eventuali contributi INPS - se dovuti - e per questo dovrebbe accertarsi che il proprio lavoratore non abbia superato la soglia, chiedendo che il lavoratore includa nella propria ricevuta la clausola "Il sottoscritto dichiara di non avere superato complessivamente il limite di reddito di Euro 5.000,00 annui per l’anno in corso, così come previsto dall’art. 44 del D.L. 269 del 30/09/2003." è così che ho scoperto tutto quanto, grazie a una di queste agenzie troppo avanti.


Forse non è chiaro, ma Rosella quando sei una lavoratrice autonoma, i contributi li devi pagare tutti tu . Se vuoi - e se il cliente è d'accordo - puoi caricare al cliente il 4% dell'imponibile come rivalsa parziale dei contributi previdenziali. Tuttavia la responsabilità del pagamento dei contributi è tutta tua. Al cliente, in fondo interessa poco se tu superi o meno 5.000 euro complessivi dall'inizio dell'anno.

Le agenzie, e i committenti in generale - pagano 2/3 dei contributi per altre tipologie di lavoro: co.co.pro, lavori a progetto, etc. Ma non per i lavoratori autonomi.

Rosella ha scritto:
Due su tre mi hanno detto che la posizione che io avevo in seguito a precedenti lavori è sufficiente. La posizione INPS è una per la vita.
L'altra mi ha detto che cambiando il mio status, cambiava la gestione dei contributi. Ergo mi ha fatto aprire una nuova posizione INPS per la gestione separata dei parasubordinati.
(...)
QUOTE
I lavoratori parasubordinati sono tutti coloro che, svolgendo attività di tipo autonomo, hanno redditi derivanti da:
(tra le varie opzioni...)  lavoro autonomo occasionale (se il reddito annuo è superiore a 5.000 euro)
(...)
Quanto si paga:
 24,72% per i non iscritti ad altra forma di previdenza obbligatoria oltre alla gestione separata e che non siano pensionati. Il contributo è comprensivo dell'aliquota dello 0,72% per finanziare l'indennità di maternità, l'assegno per il nucleo familiare e l'indennità di malattia;
 17% per:
• i collaboratori e i professionisti iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria;
• i titolari di pensione diretta, cioè quella derivante da contributi versati per il proprio lavoro;
• i titolari di pensione di reversibilità.
(...)
COME E QUANDO SI PAGA
Il contributo alla Gestione separata va versato all'Inps con il modello (F24). Il modello è unico per professionisti e collaboratori.
Collaboratori
il versamento è effettuato dal committente entro il 16 del mese successivo a quello di pagamento del compenso. È per due terzi a carico dell'azienda committente e per un terzo a carico del lavoratore.
UNQUOTE


La posizione alla gestione separata INPS è diversa dalle altre posizioni INPS e quindi va aperta specificamente.

Ripeto Rosella che anche nella scelta delle citazioni dal documento INPS hai fatto un errore di interpretazione: se tu sei una lavoratrice autonoma, benché occasionale, non sei una collaboratrice , quindi non è la modalità dei "collaboratori" che devi citare come riferimento.


 
Francesca Pesce
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Vale anche per Giuseppina Oct 27, 2008

Giuseppina Gatta wrote:

Neanche io sono commercialista, ma ho notizie diverse da quelle di Gianfranco e uguali a quelle di Valentina in relazione ad avvisare il cliente per quanto riguarda il superamento dei 5000, in quanto, come dice Valentina, cambia il compenso che si riceve (l'agenzia detrae una cifra, ora non ricordo bene la misura, e la versa direttamente all'INPS).


Giuseppina, vale per te la stessa risposta a Rosella. Questa modalità di prelievo alla fonte della ritenuta previdenziale vale solo per i collaboratori a progetto, per i co.co.pro, etc. Non per i lavoratori autonomi... Nessuna agenzia preleva alcunché da versare all'INPS per un lavoratore autonomo. Eventualmente, su richiesta, versa al professionista il 4% in più.

Quindi, non sussiste alcun motivo valido per escludere il lavoro svolto per clienti stranieri dal calcolo dell'imponibile INPS. Sarebbe assurdo se in funzione del cliente (e non della tipologia di rapporto lavorativo) si pagassero o meno i contributi. Difficile giustificarlo in termini di equità e di logica...

[Edited at 2008-10-27 18:00]


 
Giuseppina Gatta, MA (Hons)
Giuseppina Gatta, MA (Hons)
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... Oct 27, 2008

Francesca Pesce wrote:

Giuseppina Gatta wrote:

Neanche io sono commercialista, ma ho notizie diverse da quelle di Gianfranco e uguali a quelle di Valentina in relazione ad avvisare il cliente per quanto riguarda il superamento dei 5000, in quanto, come dice Valentina, cambia il compenso che si riceve (l'agenzia detrae una cifra, ora non ricordo bene la misura, e la versa direttamente all'INPS).


Giuseppina, vale per te la stessa risposta a Rosella. Questa modalità di prelievo alla fonte della ritenuta previdenziale vale solo per i collaboratori a progetto, per i co.co.pro, etc. Non per i lavoratori autonomi... Nessuna agenzia preleva alcunché da versare all'INPS per un lavoratore autonomo. Eventualmente, su richiesta, versa al professionista il 4% in più.


Io sono negli USA, quindi la cosa non mi riguarda.
A me risultava che dopo i 5000€ l'agenzia pagasse 1/3 di una certa percentuale (12% credo, non ricordo più bene ora) della somma eccedente i 5000€ e il traduttore doveva pagare il resto. Questa somma viene detratta direttamente dall'importo che l'agenzia deve corrispondere al traduttore.


 
2GT
2GT  Identity Verified
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Fisco vs. contributi Oct 28, 2008

Francesca Pesce ha scritto:
Forse non è chiaro, ma Rosella quando sei una lavoratrice autonoma, i contributi li devi pagare tutti tu . Se vuoi - e se il cliente è d'accordo - puoi caricare al cliente il 4% dell'imponibile come rivalsa parziale dei contributi previdenziali. Tuttavia la responsabilità del pagamento dei contributi è tutta tua. Al cliente, in fondo interessa poco se tu superi o meno 5.000 euro complessivi dall'inizio dell'anno.

Le agenzie, e i committenti in generale - pagano 2/3 dei contributi per altre tipologie di lavoro: co.co.pro, lavori a progetto, etc. Ma non per i lavoratori autonomi.


Concordo con Francesca: attenzione a non fare confusione tra posizione fiscale (per la quale non si tiene conto di alcuna soglia di fatturato, ma solo di tipologia di lavoro: se è di tipo continuativo, indipendentemente dal fatturato, è necessario aprire la P. IVA) e contributiva (per cui vale la soglia dei 5.000 euro di fatturato oltre la quale è necessario iscriversi alla gestione separata INPS).

Per quanto riguarda, infine, la percentuale per la rivalsa, quella dei lavoratori autonomi è fissata per legge al 4% per i "lavoratori autonomi di cui all’art. 53, comma 1, del TUIR, iscritti alla Gestione separata, ai sensi dell’art. 1, comma 212, della legge 23 dicembre 1996, n. 662" (circolare INPS n. 11 febbraio 2006), mentre la percentuale di 1/3 è, come ha scritto Francesca, riservata ad altre categorie.

La rivalsa, per ovvie ragioni di territorialità, può essere applicata solo ai clienti italiani, che non possono esimersi dal pagarla una volta inserita in fattura (logicamente, è sempre corretto specificare a priori che le proprie tariffe sono aggiuntive di rivalsa INPS, IVA, ecc.)

Ciao!
Gianni


 
Francesca Pesce
Francesca Pesce  Identity Verified
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Errata corrige, importante, credo, spero Oct 29, 2008

Carissimi,

una collega, dopo aver letto questo forum e altri in materia mi ha mandato un'email, chiedendomi un parere sulla sua situazione.

In sintesi, lei è una traduttrice occasionale, ma ha superato i 5.000 euro e quindi è andata ad aprirsi una posizione alla gestione separata. Lì le hanno fatto presente che il pagamento dei suoi contributi deve essere secondo la regola dei 2/3 a carico del committente e 1/3 a carico suo, pagamento da effettuarsi ad opera del comm
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Carissimi,

una collega, dopo aver letto questo forum e altri in materia mi ha mandato un'email, chiedendomi un parere sulla sua situazione.

In sintesi, lei è una traduttrice occasionale, ma ha superato i 5.000 euro e quindi è andata ad aprirsi una posizione alla gestione separata. Lì le hanno fatto presente che il pagamento dei suoi contributi deve essere secondo la regola dei 2/3 a carico del committente e 1/3 a carico suo, pagamento da effettuarsi ad opera del committente.

Poiché io sapevo diversamente, ho telefonato direttamente al call centre dell'INPS (tel 803164) dove ho parlato con un operatore.

Dopo non poche difficoltà di comunicazione, mi ha spiegato che gli uffici INPS hanno tutti una tabella (che lui non aveva) con codici per ciascuna tipologia di lavoro. Dopo una simulazione con il mio nome, ha capito che i traduttori rientrano nella categoria 15, categoria che ricade automaticamente tra i "collaboratori". In quanto collaboratori, a loro si applica la regola dei 2/3 e 1/3. A meno che non abbiano la partita IVA.

In questo senso, darebbe ragione a Giuseppina e Rosella. Quindi mi scuso di averle contraddette. Resto convinta che sia assurdo. Vi terrò aggiornati qualora scoprissi qualcosa di diverso.

Ho cercato di verificare attraverso le circolari e i messaggi INPS, senza grande successo (sono troppi). Ho trovato però un riferimento che corroborerebbe questa versione.

Il Messaggio INPS n. 36780 dell'8-11-2005 dice tra l'altro:

(...)
A diverse conclusioni deve pervenirsi, peraltro, allorché venga a modificarsi la qualifica del lavoratore nell’ambito della Gestione, nelle fattispecie nelle quali il collaboratore (o, se si vuole , l’associato in partecipazione, il lavoratore autonomo occasionale) intraprenda un’attività di lavoro autonomo ex art.53, comma 1, del T.U.I.R. in qualità di professionista non iscritto ad albi o casse professionali.

In tali fattispecie, infatti, si modifica radicalmente il rapporto tra l’Istituto ed il lavoratore, che diviene l’unico e diretto responsabile del pagamento dei contributi previdenziali
, dovuti sulla base di un diverso reddito , con scadenze e modalità proprie e senza alcun obbligo di denuncia nei confronti dell’Inps.

Per quanto precede deve concludersi che, ai fini del corretto svolgimento del rapporto contributivo, il soggetto che intraprenda l’attività di “lavoratore autonomo” debba iscriversi in quanto tale alla Gestione separata, ancorché gia presente nella stessa con diversa qualifica, a nulla rilevando, ai fini predetti, l’unicità della relativa posizione assicurativa.

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Giuseppina Gatta, MA (Hons)
Giuseppina Gatta, MA (Hons)
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Il fatto che è assurdo... Oct 29, 2008

...dovrebbe anche farti essere certa che, proprio per tale motivo, è anche vero

Francesca, ti ammiro tantissimo per il tempo che dedichi a condividere le tue informazioni (e a verificarle), e posso dirti che essendo stata per un po' nel regime di lavoro occasionale, ti garantisco che la cosa funziona proprio come ti hanno detto (in altri termini, parlo per esperienza...
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...dovrebbe anche farti essere certa che, proprio per tale motivo, è anche vero

Francesca, ti ammiro tantissimo per il tempo che dedichi a condividere le tue informazioni (e a verificarle), e posso dirti che essendo stata per un po' nel regime di lavoro occasionale, ti garantisco che la cosa funziona proprio come ti hanno detto (in altri termini, parlo per esperienza).
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Anch'io voglio essere lavoratore autonomo occasionale! Oct 31, 2008

Francesca Pesce ha scritto:
In questo senso, darebbe ragione a Giuseppina e Rosella. Quindi mi scuso di averle contraddette. Resto convinta che sia assurdo.


Non solo è assurdo, ma (se ho capito bene) se il fatturato estero non concorre alla formazione della soglia, si prefigura un clamoroso modo per evitare di pagare per sempre i contributi INPS o di evitare di pagarne una parte consistente.

Infatti:

se chiudo la P. IVA
- posso trasformarmi in lavoratore autonomo occasionale facendo 2 o 3 ricevute cumulative in un anno ai solo committenti italiani (arrivando solo fino a 4999 euro di totale) e lavorando alla grande con gli stranieri. In questo modo non pagherei un centesimo all'INPS.

- se decido di superare la soglia dei 5000 euro (arrivando ad esempio sugli 8000 in totale) posso trasformarmi in lavoratore autonomo occasionale facendo 5 o 6 ricevute cumulative in un anno ai solo committenti italiani e lavorando alla grande con gli stranieri. In questo modo, dovendomi iscrivere obbligatoriamente alla gestione separata, pagherei all'INPS 1/3 dell'eccedenza dei 5000 (quindi 1/3 di 8000-5000=3000, cioè 1000 euro).

Faccio un esempio di calcolo:
Fatturato Italia: 4999 euro (con 3 ricevute cumulative = lavoro occasionale non continuativo)
Fatturato estero: 20000 euro

Con la P. IVA pagherei:
INPS Italia: 999,80 euro (20% del fatturato, cioè 24% - 4% di rivalsa)
INPS estero: 4800 euro (24% del fatturato)
Totale: 5799,80 euro


Come lavoratore autonomo occasionale "mascherato" (senza P. IVA) non pagherei nulla.

Risparmio: EUR 5799,80


Se voglio sforare la soglia (perché proprio non ce la faccio a tenermi solo sulle 3 ricevute annue per l'Italia e devo arrivare fino a 6):

Fatturato Italia: 8000 euro (con 6 ricevute cumulative = lavoro occasionale non continuativo)
Fatturato estero: 20000 euro

Con la P. IVA pagherei:
INPS Italia: 2000 euro (20% del fatturato, cioè 24% - 4% di rivalsa)
INPS estero: 4800 euro (24% del fatturato)
Totale: 6800 euro

Come lavoratore autonomo occasionale "mascherato" (senza P. IVA) pagherei:

1000 euro (1/3 della parte eccedente, cioè 3000 euro, i 5000 euro del fatturato italiano che viene detratto dai committenti "sfortunati" che pagano dopo il superamento della soglia dei 5000 euro.

Risparmio: EUR 5800 (6800 - 1000)

Wow!

Gianni

PS: spero che qualcuno mi smentisca


 
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