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Opera un paziente e gli salva la vita. Poi muore d'infarto

Gesto estremo e bellissimo di un cardiologo milanese: nonostante stesse male, opera - salvandogli la vita - un paziente. Poi s'accascia a terra stroncato da un malore

Un gesto estremo. Nonostante non si sentisse bene, e avesse, probabilmente, un infarto in atto. Ma Vincenzo Capacchione, 50enne residente a Rho, stimatissimo cardiologo, non se l'è sentita di lasciare in difficoltà i colleghi. E ha dato la disponibilità a operare. E' morto poco dopo. Poco dopo aver salvato una vita. L'ennesima.

E' una storia splendida e allo stesso tempo dolorosissima quella del medico in servizio all'Emodinamica al Salvini di Garbagnate. L'uomo, milanese, sabato pomeriggio aveva qualche linea di febbre persistente, e dolore al petto. Nonostante ciò, aveva dato la reperibilità. Aveva paura - riporta Il Giorno - che senza la sua presenza l'ospedale fosse in crisi con le emergenze. E domenica mattina il suo cellulare ha squillato: "Una persona deve essere operata d'urgenza".

Vincenzo non si è tirato indietro. Ha effettuato un intervento di angioplastica da manuale. Il paziente è stato salvato, e tutto è andato per il meglio. Ma non per lui. Il suo dolore si è fatto più forte. Si accasciato a terra prima che i suoi colleghi potessero fare qualcosa per salvarlo. Lascia moglie e tre bambine. Sgomento in tutta l'Ausl meneghina: "Era una professionista e una persona d'oro".

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