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Cronaca Stanga / Via Pietro Maroncelli

Uxoricidio di via Maroncelli, bufera sul mediatore culturale pro lapidazione

"La lapidazione in quanto pena o punizione c'è nel Corano. Un musulmano non la può negare", queste le parole di Maher Selmi, portavoce dell'associazione Rahma che gestisce la moschea di via Anelli. Apologia di reato per la parlamentare Pdl Souad Sbai che chiede l'allontanamento del mediatore

Mentre con il passare delle ore è sempre più chiara la dinamica dell'uxoricidio di via Maroncelli, consumatosi domenica da parte di Racid H., 38enne carpentiere di origini marocchine, nei confronti della moglie Fatima C., 33enne, esplode il casus belli attorno alle parole del mediatore culturale Maher Selmi, portavoce dell'associazione Rahma che gestisce la moschea di via Anelli.

"La lapidazione in quanto pena o punizione c'è nel Corano. Un musulmano non la può negare. Però bisogna stare attenti all'interpretazione: ci sono dei criteri per infliggerla". Questo quanto Selmi ha dichiarato all'Adnkronos, aggiungendo di non vuole commentare il delitto di via Maroncelli, anche se, come motivazione, ha asserito: "Occorre la certezza sui motivi che hanno portato al gesto e poi c'è una persona scomparsa alla quale dobbiamo rispetto".
 
Parole che hanno provocato un polverone e a cui ha prontamente replicato Souad Sbai, parlamentare del Pdl, presidente dell'Acmid Donna: “In Italia le donne immigrate muoiono per la libertà. E mentre accadono questi fatti cosa leggo? Che un mediatore culturale maghrebino di Padova si permette di elogiare la lapidazione e di riconoscere solo la legge islamica. Questa è apologia di reato e a breve questo signore ne risponderà davanti ad un giudice. Oggi partirà infatti una lettera di denuncia al Procuratore di Padova, per far sì che questo mediatore fai da te ed estremista venga allontanato al più presto dal ruolo".
 
"Occorre fare attenzione – aggiunge - perché queste figure hanno in mano atti giudiziari e rapporti con le autorità e sono quindi pericolosissimi. Occorre un controllo preventivo sui mediatori culturali nonché la previsione dell'espulsione diretta con rimpatrio immediato per chi fomenta l'odio''.

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