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Italia, frusta il figlio disabile per insegnargli il Corano: assolto

Pubblicato: 11/05/2024 17:46

In un controverso caso di maltrattamenti familiari, un uomo di 46 anni di origine senegalese è stato assolto dal tribunale collegiale di Rimini. L’accusa era di aver frustato il figlio, un quindicenne disabile al 100%, con un caricabatteria per telefono cellulare per non aver imparato a memoria il Corano. Inoltre, l’uomo avrebbe usato anche delle fascette da elettricista per punire il ragazzo. Nonostante le pesanti accuse, il reato è stato derubricato da lesioni gravi a percosse.

Il caso risale al maggio 2022, quando la presunta vittima aveva 14 anni. L’indagine era stata avviata dopo che il giovane era stato portato in ospedale, dove i medici avevano rilevato ferite e lesioni compatibili con un’aggressione, riferendo tutto alla Polizia. Durante il processo, il ragazzo ha confermato di aver subito violenze da parte del padre, che si infuriava quando il figlio non riusciva a imparare i versetti del Corano a causa della sua difficoltà a comprendere l’arabo. Le punizioni includevano sculacciate, cinghiate e frustate.

L’imputato ha tentato di giustificarsi dichiarando: “Mia madre mi dava le bastonate e mi lasciava i segni, e il segno sul corpo andava via ma in testa rimaneva ed io imparavo”. Il pubblico ministero, Annadomenica Gallucci, aveva richiesto una condanna a cinque anni di reclusione, ma il tribunale ha concluso che l’uomo non ha commesso il fatto.

L’avvocato Martina Montanari, legale della madre del ragazzo, ha espresso sconcerto per la decisione: “È incredibile che una condotta così violenta non venga condannata in Tribunale”. La procura ha annunciato che presenterà ricorso. “È stato sentito anche il minore vittima delle violenze e il suo racconto è stato inequivocabile con pesantissimi danni soprattutto dal punto di vista psicologico. L’obiettivo sarà ottenere un risarcimento“, ha aggiunto il legale.

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