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Cattolica Library
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L’officina creativa di Nicoletta Costa e la Biblioteca della Cattolica
Cinzia Grassi  |  29 marzo 2023

Lo scorso 16 marzo si è tenuta nella prestigiosa Cripta dell'Aula Magna del campus di Milano una lezione aperta della scrittrice e illustratrice Nicoletta Costa.
Nata e cresciuta a Trieste, dove tuttora vive e lavora, prima di seguire la sua vocazione di autrice di libri per bambini ha lavorato come architetto nello studio del padre. Ma il disegno, la sua grande e vera passione, l’ha completamente “rapita” fino a farla diventare una delle più famose illustratrici per l’infanzia a livello mondiale.
L’incontro in Cattolica, tenutosi nell’ambito dell’insegnamento della professoressa Sabrina Fava, ha riscosso un grandissimo interesse, soprattutto da parte degli studenti di Scienze della formazione e di Psicologia. Dopo aver raccontato di sé e di come l’incontro con la scrittrice e traduttrice Donatella Ziliotto, amica della madre, l’abbia avvicinata ai temi e alle illustrazioni della letteratura nordica, la Costa ha condiviso le emozioni della nascita dei suoi personaggi.

Da oltre trent’anni la Nuvola Olga racconta la sua vita nel mondo di sopra, insieme al sole “con i raggi a tagliatella” e chiede timidamente di poter fare la pioggia perché è questo che le nuvole sanno fare meglio. Nel mondo fantastico di “Nic” – come ama firmarsi l’artista triestina – ci sono maestre come Margherita che hanno bisogno di parecchie sveglie per alzarsi dal letto, alberi come Giovanni che si spaventano perché l’autunno fa cadere tutte le loro foglie, e conigli come Giulio che fanno della loro timidezza un punto di forza per creare legami intensi con tutti gli amici del bosco.
L’“officina creativa” di Nicoletta Costa è un luogo meraviglioso dove prendono vita i personaggi narrati da Vivian Lamarque, Gianni Rodari, Charles Perrault e da tanti altri autori della letteratura per l’infanzia. Si anima sin dalle prime luci dell’alba e a volte anche a notte fonda, perché Nicoletta ha raccontato di essere un po’ come la luna, che di notte è sempre sveglia.

La Biblioteca d’Ateneo possiede alcuni classici illustrati dalla Costa, dove adulti con grandi nasoni e bambini con le più variopinte espressioni fanno capolino fra le pagine di grandi autori. Ne Il gigante egoista, un Oscar Wilde rivisitato da Roberto Piumini, si alternano i colori caldi del prato con i fiori dove giocano i bambini a quelli freddi in cui il terribile gigante se ne sta isolato nella sua tristezza. Solo quando quest’ultimo decide di aprire il suo giardino ai piccoli visitatori le sue espressioni si addolciscono. La capacità dell’illustratrice di rendere leggere anche le situazioni più critiche è quello che fa di lei una grande comunicatrice rispetto alle paure e ai sentimenti dei più piccoli.
Sempre in Biblioteca sono disponibili alcuni suoi racconti illustrati, editi da Einaudi Ragazzi per la collana “La biblioteca di Gianni Rodari”, fra cui Fiabe e fantafiabe e La Freccia Azzurra. Quest’ultimo, oltre a essere un capolavoro assoluto della letteratura per l’infanzia, grazie alla mano dell’illustratrice triestina che arricchisce pagine di personaggi e dettagli estrapolati dal testo, risulta di facile fruizione anche per i più piccini. 


L’incontro con l’artista ha dato spazio anche a numerose domande da parte di studenti e docenti, presenti in aula e collegati da remoto. Così si è appreso che l’illustratore a cui la Costa si è maggiormente ispirata è stato Emanuele Luzzati, e che l’idea dalla quale è solita partire per scrivere i suoi racconti è quella di essere lei stessa la prima a divertisti; “Nic” ha anche ricordato di aver vinto a dieci anni un primo premio, bandito da una famosa casa produttrice di biscotti, per aver illustrato “la mamma più bella d’Italia”. Una foto scattata durante quella premiazione la ritrae con Carlo Carrà, mostrando insieme due grandi personalità: la piccola Nicoletta che avrebbe fatto tanta, tantissima strada con la matita in mano (anche se lei predilige il pennarello) e il pittore che fu una delle figure più eminenti dell'arte italiana del Novecento (e che per l’occasione lasciò una dedica sul taccuino da disegno della giovanissima illustratrice).


(foto gentilmente concessa da Nicoletta Costa)


L’incontro in Università Cattolica non poteva concludersi senza vederla all’opera: Giulio Coniglio, Oca Caterina, Nuvola Olga e anche la Strega Teodora sono stati immortalati direttamente sulla lavagna a fogli mobili presente in Cripta.
E non è mancato un consiglio per i futuri insegnanti: il momento del disegno è molto importante per l’espressione dei bambini. Per questo «ai bambini bisogna dare un tavolo, non un angolo, dei bei fogli bianchi, non quelli da riciclo, delle matite di qualità, non scarse» perché il disegno venga bene e il bambino possa esprimersi in tutta la sua arte. 


(foto gentilmente concessa da Nicoletta Costa)
 
 
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