Dopo un importante intervento di rinnovamento strutturale, lo scorso 11 febbraio nella Biblioteca di Milano è stata riaperta al pubblico (temporaneamente al primo dei suoi due piani) la Sala di consultazione intitolata al professor Giuseppe Billanovich (1913-2000), tradizionalmente frequentata da studiosi dell'Università Cattolica e di tutta Italia per la sua ricchissima collezione di bibliografie, dizionari, enciclopedie, repertori e collezioni di fonti per le discipline umanistiche.

I lavori di ristrutturazione hanno consentito di realizzare anche un profondo rimodellamento degli spazi interni e delle dotazioni della storica sala, che ora beneficia di strumentazioni tecnologiche aggiornate, arredi di pregio, design moderno e un nuovo impianto di condizionamento per la gestione della temperatura e dell'umidità interna nelle diverse stagioni dell'anno.

Per la loro attività di studio e di ricerca, gli utenti hanno così a disposizione un ambiente in grado di assicurare un miglior comfort e un'esperienza d'uso ottimale, grazie anche al potenziato servizio di rete wifi e alle prese di alimentazione elettrica e usb di cui sono dotate tutte le postazioni.

Oltre all'ampia area con posti a sedere al centro della sala, sono stati realizzati nuovi locali per valorizzare le collezioni speciali possedute dalla Biblioteca di Milano: la Sala archivi culturali dedicata alla consultazione dei numerosi archivi culturali, la Sala cinquecentine (di imminente apertura) per la conservazione e fruizione della preziosa collezione di oltre 2.000 volumi stampati nel XVI secolo, la Sala digitale con postazioni per la visione in alta qualità di collezioni digitali di manoscritti e opere rare e preziose, oltreché per ricerche bibliografiche con assistenza di personale qualificato.

La rimodulazione degli spazi e il proseguimento dei lavori al secondo piano hanno indotto a ottimizzare la disposizione degli scaffali e la collocazione dei volumi del primo piano della sala. Si è optato per una posizione simmetrica dei ripiani, nei quali i libri sono stati posizionati in base al loro formato: i volumi dai 30 cm. di altezza sono riposti nei ripiani più bassi, lungo tutto il perimetro della sala, in ordine di collocazione, come fossero una sezione a sé stante. 
L’intero primo piano è ora dedicato ai volumi del binomio Teologia (che conserva la vecchia segnatura con lettera A) e Filosofia (segnatura con lettera B) e mette a disposizione degli studiosi di Scienze religiose e di Filosofia circa 12.000 volumi a scaffale aperto.
In considerazione della prevedibile crescita delle collezioni di queste discipline nei prossimi anni, è stata operata una selezione dei volumi di Teologia, facendo riferimento a criteri ben collaudati e conservando intatte le sezioni dedicate alle fonti – come Acta Sanctorum, Corpus Christianorum (series Graeca, Latina, continuatio Mediaevalis, etc.), Corpus Scriptorum Ecclesiasticorum Latinorum, Corpus Scriptorum Christianorum Orientalium nelle varie serie, Sources Chrétiennes – e quelle degli strumenti per interpretarle (dizionari, enciclopedie, repertori). Le altre sottosezioni, come quelle dedicate alla Sacra Scrittura, alla Patristica, all’Agiografia, alla Storia della Chiesa, al Monachesimo e agli ordini religiosi, nonché alla Storia delle religioni, sono state invece in parte ridotte, ma sempre preservandone l’omogeneità.
Le opere che non è stato possibile riportare nella loro precedente collocazione continuano comunque ad essere rese disponibili tramite richiesta al banco della sala.
Quanto ai volumi di Filosofia, sono stati ricollocate al primo piano solamente le sottosezioni antica e medioevale-rinascimentale, mentre per ragioni di spazio è stato necessario far confluire i testi degli autori più eclettici in altre sezioni affini.

Di seguito si riepilogano le attuali collocazioni delle opere conservate nella Sala di consultazione "Giuseppe Billanovich" prima dell'inizio dei lavori di ristrutturazione: