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Cattolica Library
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The Lord of the Rings, il fascino continua
Luca Losito, Anna Caccia  |  3 marzo 2021

Vent'anni di età per un film sono tanti, ma quando si tratta della Terra di Mezzo è come se il tempo non passasse mai. A dimostrarlo ancora una volta, se non bastassero le generazioni di spettatori che hanno amato la trilogia cinematografica del Signore degli anelli di Peter Jackson, sono le recenti iniziative che prendono forma intorno al mondo fantastico creato da John Ronald Reuel Tolkien. Dopo che a febbraio nelle sale statunitensi è stato festeggiato il ventesimo anniversario dell'uscita del primo film The Fellowship of the Ring con la proiezione in versione IMAX 4K dell'intera trilogia, sta salendo l'attesa per l'arrivo nel 2021 sulle piattaforme in streaming della nuova serie tv firmata Amazon, spin-off che non ripresenterà vicende ed eroi già noti ma che si preannuncia come la serie più costosa mai realizzata. Sul piano più culturale è poi in preparazione per il prossimo agosto in Italia la mostra internazionale The Tree of Tales, curata da un comitato scientifico di venti esperti tolkieniani in collaborazione con l’Università di St. Andrews e il Meeting per l'amicizia fra i popoli di Rimini, che intende accompagnare alla "riscoperta della meraviglia" attraverso una rilettura dell’opera e della vita di Tolkien.

 

 

La trilogia The Lord of the Rings è stata uno dei più grandi successi cinematografici di sempre: premiata da enormi incassi a livello mondiale e acclamata dalla critica, ha ottenuto complessivamente 17 premi Oscar su 30 candidature, e il suo terz'ultimo capitolo (The Return of the King) ha eguagliato il record di Titanic e Ben-Hur vincendo tutte e undici le statuette per le quali era stato candidato.

A rendere possibile questi risultati straordinari è stato sicuramente l'incontro tra due genialità artistiche altrettanto straordinarie: quella dello scrittore inglese, capace nelle sue pagine di ridare nuova luce a valori come l'amicizia, la semplicità, il sacrificio, l'ascesi, che ancora oggi – se depurati da manipolazioni ideologiche – sono in grado di affascinare il cuore di molti; e quella del regista neozelandese, capace di valorizzare l'epica del testo tolkeniano con la propria maestria e sfruttando la potenza visiva consentita dalle nuove tecniche di computer grafica.

Un'opera così fortunata ha avuto l'effetto di imprimere una svolta nella cinematografia, divenendo un punto di riferimento qualitativo per il genere fantasy e ispirando molte successive strategie produttive:

«una chiara ed epocale rivoluzione nel mondo del cinema […]. Le grandi case di produzione cinematografiche si sono finalmente accorte che esisteva un segmento di mercato fino ad allora del tutto snobbato perché ritenuto di nicchia e chiaramente non redditizio, ma che adesso il genio di Peter Jackson era riuscito a espandere oltre ogni più rosea previsione. I suoi tre film erano riusciti nella impensabile impresa di rendere il fantasy un genere trasversale e non più relegato a una schiera di (grandi) appassionati che però non riuscivano a raggiungere una soddisfacente massa critica […]. La strada era stata aperta e di lì in poi il percorso era tutto in discesa, sia per le grandi produzioni internazionali che si trovavano di fronte un territorio vergine da conquistare, sia per le piccole aziende indipendenti che cercavano di seguire la scia […] l'exploit de 'Il Signore degli Anelli' era basato su un'opera letteraria solida e di grandissimo spessore, che prestava facilmente la sua epicità a una sceneggiatura altrettanto appassionante. Non restava quindi che iniziare a rastrellare ciò che il mercato letterario aveva offerto al pubblico da decenni (se non da secoli) e trasformare le opere di comprovato successo in altrettanti (quasi) sicuri trionfi al botteghino». [1]

Per coloro che sono interessati a questi temi, le biblioteche dell'Università Cattolica mettono a disposizione numerose opere che permettono approfondimenti secondo diverse prospettive.
Tra quelle in lingua italiana, ad esempio, Guida al cinema fantasy consente di ripercorre gli inizi e lo sviluppo del fantasy cinematografico, da Excalibur di John Boorman e Conan il barbaro di John Milius, fino a saghe più recenti come quelle di Harry Potter e delle Cronache di Narnia.
La raccolta di saggi "Albero" di Tolkien. Come "Il signore degli anelli" ha segnato la cultura del nostro tempo offre invece un'indagine a più voci sui motivi che continuano a rendere l'opera tolkeniana oggetto di vivo interesse, nonostante i pregiudizi e le incomprensioni di parte della critica:

[L'opera del professore di Oxford] ha trovato il favore del pubblico mondiale, nelle nazioni più diverse e dalla cultura più diversa, evidentemente per dei motivi che vanno al di là dell'aspetto puramente letterario, al di là dello stile, dei personaggi, della trama, che certamente avvincono, ma avvincono non più di tanti altri romanzi moderni che hanno avuto una fama internazionale ma che poi hanno concluso in tempo più o meno lungo la loro popolarità. Che invece per l'opera tolkeniana e soprattutto per 'Il Signore degli Anelli' è andata crescendo, non declinando. [2]

Con un'analisi del più ampio rapporto tra cinema e società, Sociologia del cinema fantastico. "Il Signore degli Anelli" in Italia: audience, media, mercato presenta i risultati italiani di un progetto di ricerca internazionale incentrato sugli influssi sociali della trilogia jacksoniana. Colui che raccontò la Grazia sviluppa invece un'interessante rilettura degli aspetti spirituali individuabili sotto traccia all'interno del Signore degli anelli, che secondo il suo stesso autore è «un'opera fondamentalmente religiosa e cattolica; all'inizio lo è stata inconsciamente, ma lo è diventata consapevolmente nella revisione». [3]

Non resta che attendere con una certa trepidazione l’adattamento televisivo di questa fortunata saga fantasy, di cui si sa ancora poco quanto a trama e ambientazione. Solo il cast è stato reso noto, ma non tutti i personaggi che, secondo alcune indiscrezioni, daranno vita a nuove figure che popoleranno le leggende della cosiddetta ‘Seconda Era’ – molti anni prima della storia di Frodo e della Compagnia dell’Anello – in cui i poteri, le prove e le avventure avranno largo spazio.

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Note

[1] Guida al cinema fantasy, a cura di W. Catalano, A. Lazzeretti, G.F. Pizzo, Odoya, 2017, pp. 105-111.

[2] "Albero" di Tolkien. Come "Il signore degli anelli" ha segnato la cultura del nostro tempo, a cura di G. De Turris, Bompiani, 2007, p. 6.

[3] J.R.R. Tolkien, Lettere (1914-1973), Bompiani, 2018, p. 273.

 
 
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