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Lutto

Addio a Bergamaschi, il principe della fortana con la Bassa nel cuore

Addio a Bergamaschi, il principe della fortana con la Bassa nel cuore

di Paolo Panni

11 Novembre 2022, 03:01

Busseto - Una vita tutta dedicata all’amore per la sua terra e alla qualità dei suoi vini portando avanti con tenacia, e lungimiranza, l’attività di famiglia. Maurizio Bergamaschi, storico enologo delle Cantine Bergamaschi di Samboseto, è mancato improvvisamente all’età di 74 anni.

Nato nella stessa Samboseto, da dove non si è mai spostato, il 18 settembre 1948, in seguito al diploma di perito agrario a Cremona, nel 1968 ottenne la qualifica di enologo dopo aver frequentato la scuola di enologia di Conegliano Veneto.

Nel 1970, a pieno titolo, entrò a far parte dell’azienda di famiglia, le Cantine Bergamaschi srl, fondate nel 1909 dal nonno Demetrio che, all’epoca, aveva acquistato un’osteria iniziando la sua attività di cantiniere utilizzando le tecniche di vinificazione tipiche della zona.

Negli anni successivi il commendator Pietro, padre dei fratelli Demetrio e Maurizio Bergamaschi e grande appassionato di vini locali, ha associato alla tradizione ereditata dal padre le conoscenze tecnologiche che si stavano sviluppando nel settore enologico. L’ingresso, quindi, dei fratelli Demetrio e Maurizio ha portato allo sviluppo e al vigore definitivo dell’azienda di famiglia.

Deciso tradizionalista, Maurizio Bergamaschi ha sempre puntato alla massima qualità dei prodotti. Grazie al suo impegno e alla sua passione il vitigno fortana, tipico delle terre verdiane, che dà un vino a produzione limitata e circoscritta si è consolidato come fiore all’occhiello dell’azienda.

Nel 1985, proprio grazie all'impegno di Bergamaschi il Ministero ha approvato il disciplinare che ha permesso di estendere la coltivazione della fortana, istituendo anche la denominazione «Fortana del Taro», premiata nel 2005 dal Golosario ed individuata come la migliore su una «contesa» che aveva coinvolto 136 produttori.

A lungo presidente del gruppo grossisti, produttori ed imbottigliatori di Ascom, in tanti anni di lavoro Maurizio Bergamaschi si è sempre distinto per lungimiranza, onestà ed intelligenza, capacità imprenditoriali ma anche per quelle doti di simpatia, generosità e straordinaria bontà che lo hanno costantemente animato.

Tra i clienti di spicco, anche lo scrittore Giovannino Guareschi (cliente fisso e amico della famiglia Bergamaschi al tempo del suo caffè ristorante di Roncole Verdi), autore per altro delle etichette disegnate per il Lambrusco della Bassa Parmense, per il Fortana del Taro e il Bianco secco frizzante (etichette poi riprese in occasione del centenario guareschiano ed autorizzate all’epoca da Alberto e Carlotta Guareschi in nome dell’amicizia che da anni lega le due famiglie).

Lo chef Massimo Spigaroli, sindaco di Polesine Zibello si è commosso alla notizia della morte di Bergamaschi, «esponente di una famiglia più che radicata, da oltre un secolo, in questo territorio di cui ha contribuito a mantenere i valori dandogli identità. Se c’è un vino Igt, il Fortana, che è conosciuto a livello internazionale è merito assoluto della famiglia Bergamaschi».

Paolo Panni

© Riproduzione riservata

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