Maersk, pronto un nuovo sciopero: “Blocchiamo il terminal di Vado”
Questa volta, nel mirino c’è il terminal portuale di Vado Ligure gestito dallo stesso gruppo della compagnia marittima. Tra oggi e domani i lavoratori del capoluogo ligure si riuniranno in assemblea per decidere
di Matteo Dell'Antico
Il terminal container di Vado (foto d'archivio)
Genova – I sindacati sono pronti a un nuovo sciopero. Ma, questa volta, nel mirino c’è il terminal portuale di Vado Ligure gestito dalla compagnia Maersk. Dopo che il colosso danese dello shipping ha licenziato quattro dipendenti negli uffici genovesi, tra oggi e domani i lavoratori del capoluogo ligure si riuniranno nuovamente in assemblea per decidere quali azioni intraprendere e non è escluso che la protesta possa presto allargarsi anche alla provincia di Savona.
«Se Maersk non torna velocemente sui propri passi - dice Mauro Scognamillo, segretario generale della Fit-Cisl Liguria - siamo pronti a bloccare le navi e il terminal portuale di Vado Ligure per dare un segnale ancora più forte. L’azienda deve capire che è necessario fare marcia indietro e riassumere immediatamente lavoratori che ha ingiustamente licenziato».
Nelle scorse settimane l’azienda danese dello shipping ha deciso di spostare alcune lavorazioni alle Filippine e ha sostituito parte delle mansioni finora svolte dai lavoratori della sede genovese con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. I dipendenti degli uffici genovesi di Maersk hanno immediatamente proclamato una giornata di sciopero ma i vertici aziendali non hanno cambiato idea sulla decisione presa e neppure si sono presentati nei giorni scorsi all’incontro convocato a Palazzo Tursi dall’assessore comunale con delega al Lavoro, Mario Mascia.
«Il nostro timore - aggiunge Rinaldo Romagnoli della Filt-Cgil genovese - è che l’azienda possa presto procedere con nuovi licenziamenti. Chiediamo che i colleghi che sono stati ingiustamente lasciati a casa vengano subito reintegrati. Se così non fosse siamo pronti a fare un altro sciopero, magari questa volta bloccando l’operatività del terminal di Vado Ligure invece che sotto gli uffici genovesi della compagnia».
Il Comune di Genova, dopo l’incontro disertato dall’azienda, ha diramato una nota dicendo che i vertici di Maersk «non si sono presentati, né si sono collegati via web all’incontro fissato». Secondo quanto risulta al nostro giornale, la dirigenza danese di Maersk avrebbe però inviato una lettera a Tursi dicendo, in buona sostanza, di non voler tornare indietro rispetto alla decisione presa dai propri manager italiani.
«Siamo tutti uniti e compatti - chiude Elena Partesana, funzionaria Uiltrasporti Liguria -. Il licenziamento dei lavoratori è illegittimo. Serve una risposta forte, se non ci sono novità positive potremmo scioperare di nuovo, questa volta bloccando il terminal di Vado».
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