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Livorno, trovato morto a 48 anni: la scoperta fatta dal padre

Livorno, trovato morto a 48 anni: la scoperta fatta dal padre

Aveva lavorato per anni nella ditta di famiglia che si occupava di smaltimento di rifiuti. Non ancora chiarite le cause

27 gennaio 2023
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LIVORNO. A trovarlo è stato il padre, quel padre con cui condivideva la casa e anche il lavoro. Una generazione a separali e la vita ad unirli.

Massimiliano Brandi se ne è andato a 48 anni nella sua casa in via Costanza, a Salviano. Le cause della morte non sono ancora note, anche se probabilmente si è trattato di un malore. Proprio a lui, che aveva sempre cercato di tenersi in forma. Lui che amava la vita e stare in mezzo alle persone. Lui «che sorrideva sempre», come lo ricordano gli amici, «e che era solare come pochi altri al mondo». Sul posto ieri pomeriggio sono intervenuti i carabinieri per i rilievi del caso. È intervenuto anche il pubblico ministero di turno.

Stando a una prima ricostruzione sarebbe stato il padre a trovarlo morto a letto nella loro abitazione al numero civico 33. La chiamata ai soccorsi è partita subito e l’ambulanza è arrivata sul posto a sirene spiegate, ma il medico del 118 non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Quando la causa della morte non è nota viene chiamato anche il 112. E così è stato fatto anche in questo caso.

L’ipotesi più accreditata, al momento, è che sia morto per un malore. Sul corpo non ci sono segni di violenza. I vicini non hanno sentito grida o rumori che facciano pensare a un litigio. Sotto la palazzina di via Costanza ieri in tarda serata sono arrivati i parenti e gli amici, anche quelli di vecchia data, quelli che con Massimiliano Brandi ci sono cresciuti e ancora non riescono a credere che sia morto. La notizia della sua scomparsa si è sparsa di bocca in bocca rapidamente. «Sì l’ho saputo, è stato un duro colpo - dice Daniele Fabbrizi, del ristorante Da qualche parte -. Lui veniva spesso al ristorante. Era davvero una bella persona. Ed è strano pensare che abbia avuto un malore, perché sembrava una persona in salute, in forma».

Massimiliano Brandi aveva lavorato per anni nella ditta di famiglia che si occupava di smaltimento di rifiuti. Aveva avuto tantissimi clienti, privati cittadini ma anche attività, come lo stesso ristorante Da qualche parte. Amava uscire con gli amici, girare per ristoranti. «Sorrideva sempre - lo ricorda un’amica che ieri, appena saputa la notizia, è corsa sotto casa sua, in via Costanza -. Io ci giravo venti anni fa. Poi ci siamo un po’ persi perché le nostre strade si erano divise, ma mi è rimasto nel cuore».

Il pubblico ministero ha deciso di trasportare la salma a Pisa. Non è ancora chiaro se disporrà l’autopsia che stabilirà la causa della morte. 

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