Chirurgo morto di malore al volante, il malessere prima di salire in auto

Mercoledì 9 Novembre 2022 di Alvise Sperandio e Anna Cugini
Riccardo Della Dora

MIRANO - Viene ricordato come un medico molto umano, sempre disponibile al dialogo con i pazienti, di ottima esperienza, Riccardo Della Dora, il chirurgo morto a 74 anni martedì a bordo della propria auto che è andata a schiantarsi contro il muro di cinta di un'abitazione, in viale Vespucci a Mestre. Vani sono stati i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del Suem accorsi sul posto: con ogni probabilità Della Dora è spirato ancora prima dell'impatto a causa di un malore che gli ha fatto perdere la guida. Fortuna ha voluto che nei 300 metri percorsi contromano, finendo sopra il marciapiede e la pista ciclabile della di solito trafficatissima strada, non ci fosse stato nessuno, altrimenti il bilancio dell'incidente avrebbe potuto essere gravissimo.
Dalle prime ricostruzioni sembra che Della Dora non si fosse sentito bene già dalla tarda mattinata e rientrando da Venezia, a bordo della sua auto, una Mercedes Gla color argento, anziché dirigersi verso casa sua a Mirano, avesse deciso di deviare verso Mestre, forse per recarsi in ospedale.
Riccardo Della Dora era molto conosciuto per la sua lunga carriera a Mestre, prima all'Umberto I, e poi, dopo il pensionamento, a Villa Salus. All'Umberto I era approdato alla fine degli anni Settanta nell'allora Chirurgia seconda, che si trovava nel padiglione De Zotti, quello affacciato su via Antonio da Mestre, prima col primario, e grande maestro, Enzo Zotti, quindi con Luigi Gracco. In seguito all'unificazione con la Chirurgia prima, nei primi anni Duemila, era passato nell'equipe del primario Vincenzo Pezzangora, nel monoblocco più nuovo. Era una persona gentile, molto legato al suo lavoro, lo ricorda Pezzangora. Della Dora era specialista di stomaco e intestino.
VECCHIO STAMPO
«Ha svolto un lungo e onorato servizio. Possiamo certamente dire che ha dato lustro alla Chirurgia mestrina e veneziana in generale, afferma Giovanni Leoni, presidente dell'Ordine dei medici e chirurgo al Civile di Venezia. I colleghi di reparto raccontano di un medico vecchio stampo, di quelli che non lesinavano consigli, soffermandosi a spiegare bene alle persone il tipo d'intervento che avrebbero dovuto fare in sala operatoria. Un compagno di lavoro eccezionale e un amico vero nella vita privata, con la stessa passione per le barche e le auto d'epoca. Mai avuto la benché minima discussione, spiega il collega di tanti anni Luciano Griggio. Della Dora era originario del Lido. Raggiunta la pensione, era andato a lavorare a Villa Salus. Un'ottima persona e un bravo professionista. Ha lavorato da noi con grande dedizione e una spiccata attenzione al paziente, le parole di Mario Bassano, amministratore delegato dell'ospedale sul Terraglio. La notizia della sua morte ha destato cordoglio, perché era conosciutissimo e per la dinamica con cui è avvenuta. Chi ha assistito all'incidente, verso le 16.30, riferisce di aver visto l'auto correre senza più controllo in contromano, salendo sulla pista ciclabile, senza per fortuna incontrare alcuno, e finendo la sua corsa contro il muro nei pressi di una colonnina del gas.
Specialista di chirurgia video-laparoscopica e mini invasiva, Della Dora risiedeva a Mirano in via Cavin di Sala con la compagna e aveva due figli, per anni aveva prestato la propria professione all'ospedale Umberto I poi all'Angelo di Mestre e a Villa Salus. Era un uomo dai mille interessi lo ricorda con affetto l'ex primario di Chirurgia di Villa Salus e suo grande amico il dottor Antonio Ciancimino. Abbiamo lavorato insieme dal 2000 fino a sei anni fa, momento in cui Riccardo scelse di andare in pensione. Fu uno dei primi chirurghi ad appassionarsi ed eccellere nella laparoscopica chirurgica all'Umberto I. Ci siamo sempre trovati in grande sintonia condividendo la medesima impostazione e una grande passione per la nostra professione. Aveva tanti altri interessi oltre alla medicina, amava la barca e la campagna dove si dilettava nella produzione di vino e olive racconta il dottor Ciancimino. I funerali saranno celebrati lunedì alle 9 a San Nicolò del Lido.

 

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