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Cattolica Library
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Presenze femminili nella Biblioteca Viganò a Brescia
Valentina Garagnani  |  29 marzo 2023

Le pagine del catalogo della Biblioteca di Storia delle Scienze “Carlo Viganò” sono ricche di nomi di scienziati, fisici, matematici, astronomi e collezionisti. In un universo per tradizione prettamente maschile spiccano tuttavia anche alcune grandi figure femminili che, grazie alla loro intelligenza e determinazione, hanno saputo imporsi in un contesto in cui vigeva una rigida discriminazione di genere.  
Maria Gaetana Agnesi nasce nel 1718 da una ricca famiglia milanese. Sin da piccola si fa notare per la sua vivacità intellettuale. Uomini illustri e studiosi, invitati nel salotto di via del Pantano, ascoltano Maria Gaetana improvvisare discorsi in latino nei quali esprime il diritto delle donne all’educazione. Dal suo interesse per le ricerche filosofiche nasce una raccolta di scritti che sarà pubblicata, nel 1738, col titolo Propositiones Philosophicae (Viganò FA 7B 813); a questa fa seguito il suo testo più famoso, Istituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana, dedicato all’imperatrice Maria Teresa. Nell’opera, edita nel 1748 (Viganò FA 7B 224), Agnesi descrive la versiera che, in geometria, indica una curva del piano: il nome versiera deriva dal latino “vertere”, “girare”, ma è anche un’abbreviazione di avversiera, “moglie del diavolo”. Il traduttore inglese del libro della Agnesi intese versiera in questa seconda accezione, tanto è vero che ancora oggi la curva è nota nei paesi anglosassoni come “la strega di Agnesi”. Nel 1750 Maria Gaetana è nominata docente di Matematica all’Università di Bologna.
Nel 1775 si pubblica a Parigi il Traités élémentaires de calcul différentiel et de calcul intégral (Viganò FA 7 C 100). Dopo essersi ritirata dalla vita intellettuale Maria Gaetana si dedica all’attività filantropica: nel 1771, con l’aiuto del principe Trivulzi, contribuisce alla fondazione a Milano del Pio Albergo Trivulzio, di cui diventa direttrice.

Qualche anno prima della Agnesi, in Francia, nasce Gabrielle Émilie le Tonnelier de Breteuil (1706-1749), conosciuta come la marchesa du Châtelet. La giovane aristocratica si forma studiando, fin da piccola, musica, letteratura e matematica. Il fortunato incontro con Voltaire porta alla stesura nel 1738 degli Éléments de la philosophie de Newton. Nel 1759 vengono pubblicati i Principes mathématiques de la philosophie naturelles (Viganò FA 7B 776), traduzione dal latino al francese con commento dei Principia matematica di Newton.

Non si può inoltre dimenticare Marie-Sophie Germain (1776-1831), matematica francese nota per i suoi studi sulla teoria dei numeri e sull’elasticità e ancora oggi considerata un’icona del movimento femminista. Fu costretta per anni a utilizzare lo pseudonimo maschile Antoine-Auguste Le Blanche in quanto, all’epoca, le donne erano escluse dagli ambienti accademici. Una lettera inviatale dal matematico tedesco Carl Friederich Gauss (1777-1855) si conserva, in riproduzione facsimilare, in un opuscolo ottocentesco presente in Biblioteca Viganò (Viganò FM (op) 29/19).

Tra i nomi presenti sui libri della Viganò spiccano anche quelli dei possessori, collezionisti che hanno contribuito a conservare e mantenere vive le opere, inserendole nelle proprie raccolte e facendole giungere fino a noi. Tra questi si trova anche quello di Antonia Suardi Ponti, nata nel 1860 nella ricca provincia di Varese. Riceve un’educazione di respiro europeo e compie numerosi viaggi allo scopo di imparare le lingue straniere. Sposa giovanissima il conte Gianforte Suardi, sindaco di Bergamo. Interessata alla condizione femminile che, in quegli anni, impedisce alle donne di accedere alle biblioteche e ai luoghi di cultura, Antonia istituisce a Bergamo, nel 1897, la biblioteca circolante “Andrea Ponti”, dedicata al padre, con prestito riservato alle donne: i libri venivano consigliati alle “socie” per mezzo di cataloghi nei quali le opere erano disposte secondo un criterio storico-logico, col fine di istruire le cittadine mediante letture scelte. Nel 1933 il patrimonio della biblioteca “Andrea Ponti”, stimato in circa 2.300 volumi di argomento storico, teatrale, poetico ed economico, fu donato dalla contessa alla Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo.
Nella collezione dell’ingegner Carlo Viganò sono presenti due opere che recano l’ex libris di Antonia Suardi: Monumenti veneti intorno i padri Gesuiti (Viganò FA 7 C 113), pubblicato anonimo nel 1762 ad opera di Tommaso Antonio Contin, e Vita di Monsignor Francesco Bianchini veronese (Viganò FA 7B 916), edito nel 1735 ad opera di Alessandro Mazzoleni. Di recente, infine, sono stati acquisiti dal Centro di documentazione e ricerca Raccolte Storiche dell’Università Cattolica di Brescia i cinque volumi con ex libris Suardi Ponti della Raccolta di orazioni panegiriche inauguratorie, gratulatorie e funebri: composte da varj scrittori del Sacro ordine de’ Minori conventuali di S. Francesco…, edita nel 1773 a Venezia.

 
 
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