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Cattolica Library
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Futurismo in Biblioteca/3: le Carte Bertozzi
Paolo Senna  |  27 ottobre 2021

Le pagine di Cattolica Library hanno dedicato negli scorsi mesi un approfondimento all’Archivio Acquaviva e alle Carte Farfa, con l’intento di offrire al lettore una presentazione delle collezioni futuriste possedute dalla Biblioteca della sede di Milano. Questo terzo appuntamento è dedicato a Renzo Bertozzi, protagonista e animatore del Futurismo veneziano. Dalle sponde liguri, spostiamo quindi il nostro sguardo a quelle dell’Adriatico.

Porre in stretta relazione il Futurismo e la città Venezia non deve destare stupore, dal momento che uno dei primissimi momenti del movimento futurista inquadrava, e per opera proprio di Marinetti, la città lagunare come simbolo di una concezione del mondo e dell'arte che si desiderava definitivamente superare. Scriveva infatti Marinetti in un volantino lanciato il 27 aprile 1910 dalla Torre dell’Orologio di Piazza San Marco, intitolato Contro Venezia passatista:

[…] Noi vogliamo preparare la nascita di una Venezia industriale e militare che possa rovinare il mare Adriatico, gran lago Italiano. […] Bruciamo le gondole, […] e innalziamo fino al cielo l’imponente geometria dei ponti metallici e degli opifici chiomati di fumo, per abolire le curve cascanti delle vecchie architetture. […] Venga finalmente il regno della divina Luce Elettrica, a liberare Venezia dal suo venale chiaro di luna da camera ammobiliata.

La città si presentava dunque come centrale nei programmi del neonato Futurismo anche perché in essa si trovava la sede della Biennale d’arte, da Marinetti e dai suoi ritenuta la roccaforte di gusti accademici che i futuristi bollavano inevitabilmente come “passatisti”.

Le Carte Bertozzi – sedici pezzi di natura esclusivamente epistolare – coprono il periodo 1924-1927. Proprio il 1924 è un anno cruciale, che vedrà, nel mese di novembre, la celebrazione del primo Congresso nazionale futurista a Milano, nel quale il movimento si salda indissolubilmente al fascismo. Tuttavia questo legame non sarà privo di frizioni: il Futurismo era nato con un forte spirito di rottura che si richiamava a valori di dichiarata matrice antiistituzionale e non poteva serenamente accomodarsi a gregario di un’arte di regime. I futurismi locali – come hanno dimostrato, tra gli altri, gli studi di Carpi e Berghaus – esprimono proprio questo rapporto di dipendenza e di ricerca di autonomia, istituendo una complessa relazione tra centro e periferia.

Il 1924 è anno cruciale anche per il Futurismo veneziano. Il 25 gennaio la Compagnia del Teatro della Sorpresa di Rodolfo De Angelis tenne una serata di sintesi futuriste e «drammi tattili, antipsicologici, sensorii, elementari» al teatro Goldoni di Venezia. Per l’occasione Renzo Bertozzi e Paolo Foscari pubblicarono un numero unico, oggi rarissimo, intitolato Arabau Barù: un foglio di grande formato con riproduzioni di quadri di Prampolini e tavole parolibere. A questa pubblicazione, che può essere considerata la data di nascita effettiva del movimento futurista veneziano, fece seguito la rivista “La Nuova Venezia” diretta da Bertozzi e Foscari, che uscì dall’aprile 1924 all’agosto 1925 per 18 numeri e che vide la collaborazione di Pocarini, Dolfi, Sanzin, Carmelich. La rivista sarà organo ufficiale futurista ma non rinuncerà a seguire le lotte politiche locali, ponendosi in aperta dialettica contro la Federazione provinciale del Fascio al punto da essere dichiarata ben presto fuorilegge.

Le Carte Bertozzi raccolgono missive spedite o ricevute da Bertozzi tra il 1924 e il 1927, tra cui un breve scambio di lettere con Sanzin circa alcune collaborazioni sulla “Nuova Venezia” e con Enrico Prampolini sull’attività teatrale e artistica di quest’ultimo.

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Per approfondire in Biblioteca

Giovanni Lista, Arte e politica. Il futurismo di sinistra in Italia, Milano, Multhipla, 1980.

Umberto Carpi, Venezia 1924: «Arabau Baru», “Studi Novecenteschi”, Vol. 10, No. 25/26, giugno-dicembre 1983, pp. 175-183.

Manfred Hinz, Il problema del rapporto Futurismo-Fascismo nella letteratura recente, “Studi Novecenteschi”, giugno 1985, Vol. 12, No. 29, pp. 51-81.

Futurismo, cultura e politica, a cura di Renzo De Felice, Torino, Fondazione Giovanni Agnelli, 1988.

Laura Lepri, La parabola del Futurismo veneziano: 1910-1925, “Studi Novecenteschi”, Vol. 14, No. 34, dicembre 1987, pp. 167-193.

Günther Berghaus, Futurism and Politics. Between Anarchist Rebellion and Fascist Reaction, 1909-1944, Providence-Oxford, Berghahn, 1996.

Willard Bohn, The other futurism. Futurist activity in Venice, Padua, and Verona, Toronto, University of Toronto Press, 2004.

 
 
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