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Cattolica Library
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Come cambiano i meccanismi dell’editoria?
Valentina Giusti  |  3 marzo 2021

Alla vigilia dell’uscita per il Mulino del volume I meccanismi dell’editoria. Il mondo dei libri dall'autore al lettore, un dialogo con l’autore Roberto Cicala (docente dell’Università Cattolica e direttore del Laboratorio di editoria attivo dal 2003, oltreché editore e collaboratore di quotidiani)
aiuta a scoprire come sta cambiando il mondo dei libri all’interno della filiera editoriale.

Professor Cicala, la crisi causata dal Covid ha lasciato un segno negativo anche nell’editoria?
All’inizio l’improvvisa sparizione di otto milioni di libri – quelli venduti in meno tra marzo e aprile 2020 in pieno lockdown per la pandemia da Covid-19 – ha messo in ginocchio il settore, lasciando uno spiraglio soltanto per gli store on-line come Amazon; ma la reazione c’è stata, anche con letture e presentazioni via web e social, facendo intravedere nuove strade da percorrere. Gli operatori, dagli autori ai bibliotecari, hanno capito che occorre una trasformazione radicale di prospettiva in cui devono mutare non soltanto i canali (meno fisici e più virtuali) e le consuetudini di offerta e di vendita (non solo prodotti ma servizi, anche tramite subscription, crowdfunding, augmented reading, spacchettamento digitale dei contenuti e consegne tipo food delivery), ma le stesse case editrici e le biblioteche, chiamate a diventare multitasking e a cambiare pelle, non devono soltanto aspettare passivamente i lettori che non arrivano, ma suscitare e coinvolgere community, perché non soltanto i mestieri e i libri si smaterializzano, anche i lettori…

Qual è il fenomeno più eclatante di questo momento di passaggio?
Senz’altro la vocazione dei libri a far ascoltare la loro voce in senso stretto, cioè nel formato audio, tra audiobook e podcast: l’onda di ciò che è "audible" si diffonde di giorno in giorno con utenti in continua crescita, che fanno immaginare sviluppi e soluzioni anche in questa direzione per la crisi dell’editoria, che comunque resta la prima industria culturale italiana per fatturato, prima di cinema e musica.

 
Booktrailer de I meccanismi dell’editoria prodotto dal Laboratorio di editoria
dell’Università Cattolica sul proprio canale YouTube.

 
Il nuovo volume I meccanismi dell’editoria si caratterizza anche per il racconto e l'analisi di sessanta casi editoriali che hanno cambiato la nostra cultura, dai Gialli Mondadori a Harry Potter, da Eco a Gomorra. Ce ne può anticipare alcuni?
Il ruolo dei social e degli scout è rappresentato dal caso delle Storie della buonanotte per bambine ribelli, progettate tra social e crowdfunding con meccanismi innovativi di engagement digitale. Sulla questione diritti è sempre istruttivo il caso Dottor Živago tra guerra fredda, Pci, Kgb e Nobel. Poi la semplificazione in atto del libro, che può essere un rischio, ha radici nelle rivoluzioni del tascabile economico con gli Oscar, mentre per l’editing che talvolta cambia lo statuto del testo ho dato attenzione a Vittorini e quella grande donna che correggeva gli scrittori che è Grazia Cherchi, alla quale un suo autore, Stefano Benni, ha dedicato dei versi affettuosi e ironici: «Grazia ha telefonato: / “Finalmente mi hai mandato / un vero romanzo / asciutto e stringato”. / Grazia, da mesi di dirtelo tento, / era la lettera di accompagnamento». Sull’importanza della titolazione cito i titoli precedenti di Elsa Morante per Menzogna e sortilegio: da Memorie fantastiche a Amori crudeli. Ma affronto anche il tema della comprensione di un testo con l’importante progetto LIA (Libri italiani accessibili per disabili). E si parla anche del caso university press Vita e Pensiero e delle digital umanities. I libri hanno tante storie dietro la copertina…

 Pasternak e pagine del dottor zivagoIl caso editoriale del romanzo di Pasternak è tra quelli descritti nel libro.
L’elenco completo dei casi è disponibile nel blog Editoria & Letteratura.
 

Tra libri ed e-book prevarrà il secondo e, più in generale, il formato digitale?
La contrapposizione non è così vera: come avvenuto in passato per altri supporti, credo che ci abitueremo a una convivenza con usi diversi e complementari di carta e schermo. Il libro come idea resiste, perché il digitale pensato come avversario è invece soltanto la nuova anima della sua tradizionale materialità, così funzionante per contenere l’immaterialità delle parole, delle storie e delle idee. Poi, in verità, meno del 6% degli editori di libri pubblica titoli esclusivamente in digitale, anche se questo resta lo spazio liquido su cui progettare il futuro in questa "età della frammentazione", come l’ha chiamata Gino Roncaglia.

Se dovesse indicare cinque elementi che caratterizzeranno il futuro dell’editoria?
Penso a ciò che crea un’espansione della pagina di carta fuori dal libro: intelligenza artificiale, open access, 5G, big data, sostenibilità. Ma alla base ci deve essere una politica sociale di promozione culturale alla lettura, che è il cuore del discorso e del nostro impegno. Solo così si potranno ripensare i meccanismi dell’industria culturale dei libri, tra scuole, librerie e biblioteche, in un mercato di massa che si è trasformato in una massa di mercati.

Ma la lettura digitale non annacqua la fruizione e la concentrazione?
Il pericolo c’è, ma va affrontato cercando di mantenere le diverse opzioni. Una "lettura audio" può essere più superficiale, ma può anche essere un ponte verso l’approfondimento. Certamente se la condivisione virtuale allarga numero, tipologia e interessi degli intermediari della filiera del libro, occorre trovare stili diversi e innovativi per favorire la fruizione del lettore, che oggi è più attivo, visto che tramite social e community può esprimere preferenze, selezionare, interagire e passare direttamente testi ad altri con un semplice clic.
 

mani di ragazza che lavorano su tablet 

Qual è allora il ruolo della lettura a dispetto dei supporti?
Dev’essere centrale, fondamentale. Infatti per curare l’editoria vecchia e malata serve una fase di sperimentazione con una vera e propria mutazione antropologica e tecnologica, con la costruzione di un nuovo rapporto con i lettori che, dentro e fuori dal libro, anche negli eventi culturali, pur in "dual mode" tra presenza e on-line, deve sfociare in uno sforzo comune nel creare nuove relazioni fisiche e virtuali con una managerialità intellettuale e culturale che attende dalle nuove leve un contributo determinante.

Il discorso allora si apre ai giovani e anche alla formazione universitaria?
Le piattaforme di e-learning sono ormai una realtà per l’ambito degli studi scolastici e universitari, e non a caso il volume I meccanismi dell’editoria ha un’espansione web sulla piattaforma Pandoracampus con testi in audio, termini interattivi, risorse multimediali, test in forma di gaming (un’altra frontiera da non sottovalutare) e approfondimenti: è il futuro, che riguarda anche la disponibilità e la condivisione dei contenuti tramite il già citato open access, che nell’editoria scientifica e accademica mette al centro il testo a dispetto della testata, della periodicità di uscita o del contenitore materiale delimitato, che sono i cardini della stampa tradizionale. Insomma, come recita un titolo di Paola Dubini, occorre «voltare pagina». Per questo occorre puntare sui giovani e, anche nella formazione editoriale, l’Università Cattolica fa molto, dal Laboratorio di editoria (con la collana dei suoi Quaderni edita da EDUCatt) al CRELEB, tra corsi e master.

pubblicità del libro I meccanismi dell'editoria di Roberto Cicalao


Quindi conoscere i meccanismi dell’editoria può aiutare ad operare meglio in vari ambiti della comunicazione e della cultura?
Credo proprio di sì. In questo diario di viaggio esteriore e interiore, materiale e mentale, si sviluppa una conoscenza dei mestieri e dei passaggi, anche degli aspetti tecnici, che penso giovi a una lettura più consapevole di ogni libro, ma anche a un’interpretazione altrettanto consapevole della società attuale di cui i libri sono uno specchio non effimero.
 

colori cymk per la stampaAnche la conoscenza degli aspetti tecnici (dai caratteri alla carta, dalle tipologie di stampa ai formati digitali) aiuta nella consapevolezza della mediazione editoriale.

 
Nelle conclusioni lei parte da un’aria di pessimismo sulla situazione attuale. La crisi dunque permane?
È una situazione cronica del settore, purtroppo, e ha ragione Romano Montroni, già presidente del Centro per il libro e la lettura nel suo libro L’uomo che sussurrava ai libri, quando individua il vero nemico della lettura nel discredito sociale sofferto dai libri negli ultimi decenni. È un punto decisivo e riguarda i consumi sociali, ma anche le scelte culturali nazionali e gli investimenti governativi. Speriamo che i fondi europei per rimettere in moto il Paese non dimentichino ancora una volta la cultura attraverso i libri.

Dentro i meccanismi studiati ci sono scelte possibili per vincere questa crisi?
Penso almeno a responsabilità e professionalità, due cardini per un rinascimento editoriale, in un’ottica di sostenibilità sociale e ambientale, che non devono essere parole per riempirsi la bocca ma azioni concrete e innovative. Nelle conclusioni del volume, partendo dal pessimismo cui lei accennava, arrivo a essere ottimista sul futuro, pur nella difficile situazione attuale, dentro i paletti di una lettura ancora di pochi e di mancanza di un sistema statale adeguato. Occorre impegnarsi in un nuovo umanesimo digitale. E ogni volta che apriamo un libro non possiamo che condividere la convinzione di Calvino nelle sue Lezioni americane verso questa «potenzialità illimitata e multiforme», come definisce la parola scritta, che necessita un’apertura mentale «per incontrare qualcosa che ancora non esiste, ma che potrà esistere solo accettando dei limiti e delle regole».

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I libri di cui si parla

Il testo di riferimento è: Roberto Cicala, I meccanismi dell’editoria. Il mondo dei libri dall’autore al lettore, Il Mulino, Bologna 2021.

Nel corso dell’intervista si è parlato anche di:

Gino Roncaglia, L’età della frammentazione. Cultura del libro e scuola digitale, Laterza, Roma-Bari 2018.

Paola Dubini, Voltare pagina? Le trasformazioni del libro e dell’editoria, Pearson, Milano 2013.

Romano Montroni, L’uomo che sussurrava ai libri, Longanesi, Milano 2020.

Italo Calvino, Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio, Garzanti, Milano 1988.

L’elenco dei “Quaderni del Laboratorio di editoria” è disponibile nella pagina dedicata all'interno del sito www.unicatt.it.

 
 
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