Aumentano i libri e diminuiscono i lettori

Adesso tutti scrivono e pubblicano libri (mentre il numero di lettori è in calo). Tra scrittori e improvvisati editori online, o case editrici che fanno regolarmente pagare per pubblicare, “siamo invasi da una quantità di libri inutili“, peraltro difficile da riconoscere e da scegliere. Per esempio, Il 30% dei libri pubblicati non vende una copia, o al massimo ne vende una e quindi è tempo «che gli editori si pongano il problema: siamo ormai nell’era dell’assurdo». Nemmeno 35mila libri, di tutti quelli usciti nel 2022, hanno venduto 10 copie. In ogni caso, anche i librai dovranno “rimboccarsi le maniche, tenersi aggiornati, prestare attenzione ai temi dell’attualità” e sfruttare comunque le opportunità offerte dall’online.

Come rileva Nomisma sulla base dei dati Istat, in Italia le case editrici sono diminuite da 5.491 nel 2012 a 4.623 nel 2021 con il calo maggiore registrato tra il 2012 e il 2015 (-13,2%). L’andamento dell’Emilia-Romagna è “coerente” con quello nazionale, riuscendo complessivamente a mantenere la quota dell’8% sul totale italiano. La produzione di libri, infatti, ha registrato una crescita continua dal 2016, con la sola eccezione del calo nel 2020. Dopo il boom del 2019, con 86.475 opere pubblicate, la produzione libraria è cresciuta ulteriormente nel 2021, segnando un incremento del +4,3% rispetto al 2019. Guardando all’evoluzione del numero di librerie in Italia, il 2015 si distingue e il 2019 come anni di “ significative flessioni negative (con rispettivamente 3.158 e 3.175 librerie), mentre il 2020 e il 2021 si segnalano come anni di ripresa”.

Ancora una volta, nota Nomisma, a partire dal 2021 si registra un aumento delle vendite di libri cartacei (a valore), eredità legata alla riscoperta della lettura durante la pandemia che a quanto pare non si perderà nemmeno nel 2022, raggiungendo 1,67 miliardi di euro di fatturato. Cambia invece la composizione dei canali di acquisto: se nell’anno del lockdown era aumentato il contributo dell’online, nel 2022 c’è stato un rimbalzo del ‘fisico’, che era tornata a crescere già nel 2021. Complessivamente, però, negli ultimi 11 annii il numero di lettori italiani, conferma la tua ricercaè diminuito dal 46,8% del 2010 al 40,8% del 2021. E in calo anche il numero dei lettori dell’Emilia-Romagna, che pur registrando comunque una quota superiore alla media italiana (51,5% nel 2010 e 46,4% nel 2021).

Emerge poi come un lettore su due nell’ultimo anno ha letto da due a cinque libri, prediligendo soprattutto i gialli (scelto dal 58% dei lettori) e i thriller (52%). I libri vengono acquistati per l’interesse per l’argomento trattato (indicato dal 58% dei lettori emiliano-romagnoli), seguito dall’interesse per l’autore (56%) e dalla trama accattivante (43%).

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