LA MASSA È TRE VOLTE QUELLA DEL NOSTRO PIANETA

Vista al Tng una super-Terra a 21 anni luce

La scoperta ha richiesto l’analisi di 151 spettri ad alta risoluzione della stella ospite, GJ 625, raccolti in tre anni e mezzo con lo spettrografo Harps-N, montato al Telescopio nazionale Galileo. Fra gli autori dello studio, uscito su A&A, quattro astrofisici dell’Inaf di Palermo

     13/10/2017

Rappresentazione artistica di una super-Terra. Crediti: Eso/spaceengine.org

La famiglia degli esopianeti classificabili come super-Terre (pianeti rocciosi con massa tra 2 e 10 volte maggiore di quella della Terra), potenzialmente abitabili, si arricchisce di un nuovo membro.

La rivista Astronomy & Astrophysics ha recentemente pubblicato uno studio di Alejandro Suárez Mascareño (Instituto de Astrofísica de Canarias) riguardante l’identificazione di una nuova super-Terra (della quale già avevamo dato un’anticipazione su Media Inaf) orbitante attorno la stella GJ 625 (classe spettrale M) e distante appena 21.2 anni luce dal Sole. Il pianeta, con una massa di 2.8 masse terrestri, orbita con un periodo di 14.63 giorni a una distanza di 0.078 unità astronomiche (circa 12 milioni di km) dalla sua stella, ossia all’interno della fascia di abitabilità, la regione attorno una stella dove un pianeta può ospitare acqua allo stato liquido.

La scoperta ha richiesto l’analisi di 151 spettri ad alta risoluzione della stella, raccolti in tre anni e mezzo con lo spettrografo Harps-N, montato al Telescopio nazionale Galileo e oggi una delle punte di diamante per la ricerca di esopianeti a disposizione della comunità scientifica internazionale. Il progetto ha coinvolto la comunità italiana di Gaps (Global Architecture of Planetary Systems), l’Institut de Ciències de l’Espai de Catalunya (Ice), e l’Instituto de Astrofísica de Canarias (IAC), e ha visto la partecipazione delle astronome e degli astronomi Laura Affer, Giuseppina Micela, Jesus Maldonado e Antonio Maggio, tutti dell’Inaf di Palermo.

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