Column N.17 – Progenie Terrestre Pura & Sun Of The Sleepless (2017)

 

Con sei nomination complessive, standing ovation assai rara da queste parti, protagonista nel nostro articolo di qualche giorno fa che lo vede blasonato tra i migliori dischi usciti nel mese di maggio, “OltreLuna” dei nostrani Progenie Terrestre Pura è finalmente stato pubblicato lo scorso mercoledì tramite Avantgarde Music.
Il disco è stato prontamente caricato ascoltabile nella sua interezza sui rispettivi BandCamp di formazione e label, rendendo possibile l’inclusione di uno dei suoi favolosi brani anche nella colonna settimanale, potendovi far dunque ascoltare un assaggio di ciò che potrete trovare nel secondo e atteso full-length della band. Un approccio più aggressivo, cattivo e guitar-oriented permea la composizione nella sua generalità, pur senza andare a scapito dell’anima elettronica che tanto aveva contraddistinto la specificità di “U.M.A.” quattro anni fa, come dimostra ad esempio “[.SubLuce.]” (secondo brano del platter, nonché il più immediato ed ascrivibile al concetto di singolo, se vogliamo) che parte in quarta e nei suoi otto minuti di durata dona all’ascoltatore una varietà di soluzioni, registri stilistici e tempistiche impensabile persino nel debutto. È solo l’inizio. Il viaggio spaziale muta e cambia dall’interno la sua forma, trovando la sua nuova dimensione anche in colori caldi ed motivi etnici. Imperdibile.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “[.Pianeta.Zero.]”
2. “[.SubLuce.]”
3. “[.OltreLuna.]”
4. “[.Deus.Est.Machina.]”
5. “[.Proxima-B.]

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Molti fan degli Empyrium, forse ancor più gli estimatori della prima e vecchia parte di carriera dei romantici di Hedungen, saranno senz’altro curiosi di poter vagliare il ritorno in pista (inaspettato? Insperato? Sicuramente inatteso) del vecchio progetto solista del mastermind Markus Stock, i prematuramente sepolti Sun Of The Sleepless.
L’esumazione del vecchio ed accantonato exploit Atmospheric Black Metal (risalente al 1999 e con due sole dimenticabili pubblicazioni minori all’attivo che si fermano temporalmente alle porte del 2000) è stata annunciata qualche mese fa dallo stesso compositore tedesco, per via dell’avvenuta composizione e prossima uscita del primo effettivo full-length “To The Elements”, in arrivo ufficialmente il prossimo 21 luglio immancabilmente per Prophecy Productions dopo ben diciassette anni di silenzio.
Se ne sentissimo effettivamente il bisogno o meno lo stabiliremo non appena sarà possibile fruire dell’intera opera, nell’attesa -interrota da un piccolo trailer della conclusiva “Phoenix Rise” di qualche tempo fa- in settimana è stato rilasciato un primo vero assaggio: “Motions”, secondo brano dell’album, è diretto, melanconico, romantico (ci potete credere?) e carico di movimento interiore e di tristezza riversato in partiture ipnotiche, positivamente ripetitive ed atmosferiche, arricchite da un interessante utilizzo dei sintetizzatori e dal tocco tipico e poetico di Schwadorf qui dal flavour in taglio quasi epico. Insomma, ben meglio e più ispirato di ciò che il sottoscritto si poteva attendere da un ritorno apparentemente inutile.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Burden”
2. “Motions”
3. “The Owl”
4. “Where In My Childhood Lived A Witch”
5. “Forest Crown”
6. “In The Realm Of The Bark”

7. “Phoenix Rise”
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Matteo “Theo” Damiani

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