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Spediti nel cosmo

Per festeggiare i due secoli di vita della Royal Astronomical Society, la Royal Mail presenta una serie di 8 francobolli astronomici i cui soggetti vogliono ricordare campi di studio dove gli astronomi britannici, membri a vario titolo della società, si sono distinti in modo particolare

     11/02/2020

La storia della Royal Astronomical Society inizia il 12 gennaio 1820 quando 14 gentiluomini astronomi si sedettero a cena in una taverna di Londra e concepirono l’idea di formare una società astronomica. Adesso i membri sono 4mila e coprono tutti i campi dell’astronomia e delle scienze limitrofe.

Per festeggiare i sue secoli di vita della società, la Royal Mail presenta una serie di 8 francobolli astronomici i cui soggetti vogliono ricordare campi di studio dove gli astronomi britannici, membri a vario titolo della Royal Astronomical Society, si sono distinti in modo particolare. La serie, disponibile dall’11 febbraio, si intitola Visions of the Universe.

La prima coppia di francobolli è dedicata a William Herschel, che fu il primo presidente della Società, dal 1821 fino alla sua morte il 25 agosto 1822. Herschel scoprì la Nebulosa Occhio di Gatto, altrimenti nota come Ngc 6543. Nei decenni successivi, William Huggins la studiò spettroscopicamente e dimostrò che si tratta di una nube di gas. Anche Higgins presiedette la Società tra il 1876 ed il 1878.

Accanto al francobollo della Nebulosa c’è quello dei getti di Encelado, satellite di Saturno scoperto nel 1789 sempre da Herschel. I getti vennero scoperti nel 2005 dalla sonda Cassini Huygens, sforzo congiunto di Nasa, Esa ed Asi. Tuttavia anche i getti hanno una connessione con l’astronomia inglese perché vennero trovati a seguito degli strani dati che venivano ricevuti dal magnetometro costruito in Inghilterra a bordo della sonda Cassini. Sospettando che Encelado avesse una tenue atmosfera, fu deciso che Cassini avrebbe fatto un passaggio a bassa quota del satellite di Saturno: la manovra mostrò la presenza dei getti che rivelano la presenza di un oceano sotto lo spesso strato di ghiaccio.

La coppia di francobolli successiva è quella di pulsar e buchi neri. Anche qui il legame con l’astronomia inglese è evidente. I pulsar sono stati scoperti nel 1967 da Jocelyn Bell durante la sua tesi di dottorato con Anthony  Hewish all’Università di Cambridge. Peccato che solo Hewish ricevette il premio Nobel per la scoperta che non aveva fatto lui. Jocelyn è diventata una figura carismatica nella scienza inglese, fino a ricoprire la carica di presidente della Royal Astronomical Society tra il 2002 ed il 2004.

Per 65 sterline si può ordinare un kit con gli 8 francobolli in prima emissione e una moneta di argento fior di conio dedicata a Stephen Hawkings

Quando si parla di buchi neri, invece, non si può fare a meno di pensare a Stephen Hawking, uno scienziato straordinario, trasformato in una icona dalla sua terribile malattia. Qualcuno ha commentato che l’immagine della Regina è un po’ troppo vicina all’orizzonte degli eventi del buco nero, rappresentato nel francobollo.

Giove e le lenti gravitazionali formano una strana coppia dove il legame tra le aurore di Giove e l’Inghilterra passa dall’Università di Leicester, mentre gli studi sulla relatività generale hanno avuto un campione indiscusso in Sir Arthur Eddington che è riuscito ad ottenere la prima prova sperimentale della deviazione dei raggi luminosi da parte del Sole durante l’eclisse totale del maggio 1919 all’isola di Principe. L’immagine del primo doppietto di galassie (che in effetti erano la stessa galassia sdoppiata da una massa che si era frapposta nel loro cammino) è stata registrata nel 1979 da un team anglo americano che includeva Dennis Walsh e Bob Carswell.

Per la cometa 67P e la galassia Cygnus A il legame con la scienza inglese è nella tradizione astronomica del Regno Unito. Entrambe sono state studiate di gruppi internazionali che comprendono scienziati, strumenti e telescopi inglesi. Forse per Cygnus A si vuole stringere l’occhio alla grande tradizione radioastronomica del Regno Unito che ospita il quartier Generale dello Square Kilometre Array. Questa non è un’informazione ufficiale, ma il fatto che Phil Diamond, che è direttore generale di SKA, sia anche lo Executive Director della Royal Astronomical Society suggerisce un qualche tipo di legame.