Milano, 31 ottobre 2014 - 20:02

Virgin Galactic, dopo l’esplosione Branson assicura: «Andiamo avanti»

La compagnia di Richard Branson, capofila dei viaggi privati nello spazio, aveva segnalato un malfunzionamento in fase di lancio. Identificati i piloti coinvolti

di Redazione online

shadow

Va avanti il sogno di Richard Branson di continuare l’avventura del turismo spaziale, nonostante il fallimento del test di volo della navetta SpaceShipTwo della sua società Virgin Galactic. Venerdì si è schiantata al suolo nel deserto di Mojave, in California, causando la morte di uno dei due piloti a bordo, mentre l’altro è rimasto gravemente ferito. «Durante il test il veicolo ha segnalato un’anomalia e la navetta è andata perduta», ha fatto sapere su Twitter la Virgin Galactic. Ma sul luogo dell’incidente sono arrivati anche gli investigatori federali per accertare le cause dell’incidente. «Abbiamo sempre saputo che la strada per lo spazio è estremamente difficile e che tutti i nuovi veicoli devono passare attraverso momenti difficili all’inizio della loro storia. Ma vale la pena di perseverare e andare avanti insieme», ha scritto il visionario miliardario sul sito della sua compagnia. «Sarò presto a Mojave - ha aggiunto - per unirmi al team della Virgin Galactic e Scaled Composite coinvolti nel programma dei test di volo dello SpaceShipTwo. Mojave è anche il luogo dove voglio essere insieme alle persone che si stanno dedicando a questo duro lavoro e che sono ora in stato di shock per questa perdita devastante».

Attenzione puntata sul carburante

La navetta era partita dalla base spaziale di Mojave, a circa 150 chilometri da Los Angeles. Durante i nove mesi dal primo lancio della navetta, avvenuto nel gennaio scorso, la Virgin Galactic aveva cambiato il tipo di carburante cercando una miscela che fosse più efficace nel dare potenza al razzo. A base di plastica, il carburante sarebbe stato testato più volte a terra ma non in volo. «Era un test di volo e solitamente questi test sono ben documentati in termine di dati», ha detto alla BBC Christopher Hart della NTSB.Venerdì la navetta era rimasta ore diverse ore in pista prima del lancio, il via per il decollo è arrivato alle 9:19 ora locale e il WhiteKnightTwo ci aveva messo 45 minuti per portare la navicella a 50.000 piedi. Secondo un testimone oculare, un blogger appassionato di voli spaziali che stava seguendo il lancio della navetta, la SpaceShipTwo si sarebbe incendiata e poi sarebbe caduta a pezzi. Il pilota, che sarebbe riuscito a lanciarsi prima dell’esplosione, si è salvato, anche se ferito gravemente: si chiama Peter Siebold, di 43 anni, è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, e sarebbe «vigile», in grado di parlare con i familiari e i dottori.Il pilota ucciso era il 39enne Michael Tyner Alsbury, di Tehachapi in California. Lavorava per Scaled Composites, la compagnia incaricata dello sviluppo della navetta per il gruppo del magnate Richard Branson.

shadow carousel
Lo schianto della navetta spaziale Virgin

Voli nello spazio per turisti

La Virgin Galactic per anni ha pianificato di portare i turisti in volo nello spazio trasportandoli all’inizio della stratosfera e di fargli provare l’esperienza del volo in assenza di gravità. Il primo volo ai limiti della stratosfera, circa 100 chilometri dalla Terra, avrebbe dovuto partire prima della fine dell’anno. Il fondatore della Virgin, il miliardario britannico Richard Branson, aveva intenzione di iniziare con il primo volo commerciale nello spazio il prossimo anno. Più di 700 clienti avevano già versato la quota di 250.000 dollari per prenotare il loro viaggio nello spazio, tra di loro anche la popstar Lady Gaga che avrebbe dovuto cantare durante il primo volo della Virgin. Tra i vip avevano comprato un posto per volare nello spazio anche Stephen Hawking, Justin Bieber, Ashton Kutcher e Russell Brand. Gli aspiranti astronauti avrebbero dovuto essere addestrati a sopportare l’accelerazione e alla mancanza di gravità sull’isola privata di Branson, Necker Island, ai Caraibi.

Le indagini

George Whitesides, il capo esecutivo della Virgin Galactic ha dichiarato, subito dopo l’incidente: «Lo spazio è duro e oggi è stato un giorno difficile. Noi agevoleremo le indagini per capire che cosa è accaduto oggi e poi supereremo tutto questo e andremo avanti». Whitesides, durante una conferenza stampa alla base spaziale di Mojave, ha aggiunto: «Noi lo dobbiamo a chi era in volo a bordo della navicella e a tutti quelli che hanno lavorato duramente per costruirla, di capire cosa è accaduto e andare avanti. E è quello che faremo».

shadow carousel
Razzi spaziali, gli incidenti disastrosi

Gli altri incidenti

Non è il primo incidente accaduto alla Virgin Galactic: nel 2007, durante le prove per la costruzione del motore SpaceShipTwo, ci fu un’esplosione alla base spaziale di Mojave in cui morirono tre lavoratori e altri tre rimasero gravemente feriti. In questa stessa settimana c’è stato un altro incidente che ha colpito un volo spaziale privato. Martedì scorso era stato il razzo Antares che era esploso durante il lancio sulle coste della Virginia. E per di più tutte e tre le principali compagnie spaziali americane private hanno avuto incidenti negli ultimi due mesi e mezzo. A inizio agosto era esploso in volo un test di SpaceX.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ti potrebbero interessare anche articoli correlati
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT