Non esiste alternativa, se lo Stato non dà più i servizi necessari, non resta che fare da soli. Qualche giorno fa sulla versione cartacea della Stampa abbiamo raccontato le storie dei genitori che ormai sono costretti a fare da idraulici, da imbianchini, e anche da bidelli negli istituti dei loro figli, un fenomeno ormai sempre più diffuso, sempre meno volontario. Sono vere e proprie corvée, ingiuste per chi paga regolarmente tasse, contributi e tutto quello che viene richiesto, ma necessarie se si vuole che i propri figli vivano in scuole non troppo sporche e malandate. 


Non è finita. Il sito Skuola.net ha scovato alcuni alunni dell''istituto tecnico tecnologico Enrico Fermi di Ascoli Piceno che stanno facendo anche qualcos'altro. Due anni fa  i ragazzi delle quinte dell'istituto idearono da soli un modo per riciclare vecchi pc e rimetterli in funzione facendoli funzionare come se fossero nuovi. Quest'anno il progetto è pronto. I ragazzi che l'hanno ideato sono all'università, quelli che lo stanno rendendo operativo sono la VA e la VB dell'istituto. Con una spesa di 23 euro per ogni pc (per la scheda wireless e per le prese per la corrente) hanno allestito i pc che serviranno all'intera scuola per realizzare le pagelle elettroniche che il Miur chiede ma che non tutti hanno i mezzi per realizzare. Il risparmio è notevole, i pc creati dai ragazzi costano dieci volte di meno di un pc con le stesse funzioni. Sono apparecchi perfettamente in grado di navigare in rete, e permettere di scrivere con Word in soccorso della scuola che per fornirsi degli strumenti per realizzare la pagella elettronica avrebbe dovuto spendere almeno 15mila euro, e chissà quando e come li avrebbe trovati. 


Nel loro gruppo lavorano anche due ragazzi delle quarte perché possano imparare - e a loro volta il prossimo anno insegnare - le tecniche ai compagni. Il progetto si chiama EcoTrashWare, e non sarà brevettato se non nel nome. 


Riassumendo: questi giovani stanno risolvendo un problema enorme che i grandi avrebbero risolto ma con uno spreco enorme di risorse, non rivendicano alcun diritto sull'idea ma la lasciano in eredità a chi li seguirà. Se gran parte del mondo politico e dirigenziale italiano andasse due volte a settimana a prendere lezioni di vita da questi ragazzi l'Italia potrebbe sperare di risolvere molti dei suoi problemi