27 settembre 2013

ASI: Cooperazione spaziale Italia-Cina per lo studio e il monitoraggio delle attività sisimiche dallo spazio

Comunicato stampa - L’Agenzia Spaziale Italiana e la Cinese CNSA firmano un accordo di collaborazione per portare la scienza italiana a bordo di un satellite cinese dedicato al monitoraggio sismico della Terra con tecniche elettromagnetiche
 

Pechino, 25 settembre 2013 –  L’Agenzia Spaziale Italiana e la China National Space Administration hanno firmato oggi a Pechino un importante Memorandum of Understanding (MoU): il protocollo d’intesa ha lo scopo di ospitare un payload italiano a bordo del satellite cinese CSES (China Seismo-Electromagnetic Satellite).
Il principale obiettivo scientifico della missione è la ricerca su vari tipi di fenomeni di tipo elettromagnetico e la loro correlazione con fenomeni geofisici per contribuire al monitoraggio dei terremoti dallo spazio nel contesto delle Scienze della Terra.

Diversi studi hanno evidenziato la possibile esistenza di correlazioni temporali tra emissioni elettromagnetiche legate all'attività sismica della Terra da una parte e il verificarsi di perturbazioni nel plasma iono-magnetosferico. L’Italia è sempre stata all’avanguardia in questo settore.
Dal 2004 rapporti di regolare collaborazione tra i gruppi di ricerca Italiani dell’INFN guidati dal Prof. Roberto Battiston dell’Università di Trento (INFN-TIFPA) e cinesi del CEA (China Earthquake Administration) hanno l’obiettivo di sviluppare la strumentazione di bordo del primo satellite cinese, chiamato CSES, dedicato allo studio dell'ambiente elettromagnetico attorno alla terra e dotato della strumentazione più avanzata esistente nel settore.

L’Italia contribuirà al satellite CSES con uno strumento innovativo dedicato alla misura delle particelle energetiche che precipitano dalle fasce di Van Allen a seguito di disturbi elettromagnetici. Lo strumento Italiano sarà chiamato Limadou, in onore del famoso esploratore italiano Matteo Ricci e sarà realizzato dall’INFN nell’ambito di una collaborazione che vede coinvolti i centri  INFN e le Università di Trento, Roma Tor Vergata, Perugia  e Bologna.

“L’accordo di oggi
si muove in un terreno di ricerca fortemente innovativo, dove i risultati - ha sottolineato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Enrico Saggese - non sono scontati, ma le strade che stiamo aprendo possono dare importanti elementi di conoscenza. L’unione delle capacità scientifiche dell’Agenzia italiana e cinese può portare a più di un risultato positivo”.

Il satellite avrà a bordo un'intera gamma di strumenti (magnetometri fluxgate e search-coil, rivelatori di particelle di alta energia, LP-RPA e ion drift meter) atti a rivelare congiuntamente perturbazioni di diversi parametri e grandezze fisiche. Si tratta di un satellite, dopo la realizzazione di quello francese Demeter, destinato a raccogliere un'imponente mole di dati nel monitoraggio dei campi elettrico e magnetico, della temperatura elettronica e ionica, della densità di plasma e dei flussi di particelle intrappolate.
Il satellite CSES sarà sviluppato, integrato e testato dalla CNSA. La piattaforma CAST sarà progettata e fornita dalla CNSA attraverso DFH (DFH Satellite Co.ltd) per ospitare i payload cinesi e italiani. Il payload italiano sarà progettato e fornito da ASI attraverso una collaborazione con l'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).  La sua vita operativa sarà di cinque anni e il lancio è previsto per settembre 2016.

“La partecipazione dell’Italia al progetto CSES - ha dichiarato Roberto Battiston, professore dell’Università di Trento e presidente della Commissione Astroparticelle dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - prevede la realizzazione di un rivelatore di precisione per la misura degli elettroni che precipitano nell’atmosfera dalle fasce di Van Allen. In questo modo potremo sottoporre a verifica scientifica rigorosa i meccanismi che collegano il nostro pianeta e le sue dinamiche interne al plasma che circonda la terra, con l’obbiettivo di  sviluppare nuove tecniche per il monitoraggio sismico dallo spazio”.

L’Ambasciatore d’Italia presso la Repubblica Popolare Cinese, Alberto Bradanini, ha assicurato il proseguimento della costante azione di sostegno istituzionale dell’Ambasciata, e del prof. Plinio Innocenzi nel suo ruolo di Consigliere Scientifico, volta a favorire lo sviluppo di forme di collaborazione tra Italia e Cina nello strategico settore spaziale, in cui l’Italia può vantare delle punte di eccellenza in campo accademico e industriale di livello mondiale.