ROMA - Scusate, ci siamo sbagliati. A dirlo � la compagnia aerea EasyJet,
finita qualche giorno fa al centro delle polemiche perch� un'addetta al check in aveva invitato una signora, considerata "troppo grassa", a pesarsi e a comprare un altro biglietto per poter partire. Insomma, a sentire i responsabili del vettore low cost, non era vero niente. Niente donna "voluminosa", niente bilancia, niente ticket raddoppiati, niente umiliazione in pubblico.
La retromarcia viene spiegata tra le righe di un comunicato della compagnia aerea. "EasyJet e la Societ� Aeroporti di Puglia si rammaricano di constatare - si legge nella nota - che i fatti che avrebbero coinvolto la signora Maria P., invitata dall'addetta del check-in EasyJet a comprare due biglietti poich� troppo 'voluminosa' per sedere su un solo sedile, non si sono mai verificati. Inizialmente la compagnia, da sempre attenta ai bisogni dei passeggeri e in totale buonafede, si era preoccupata di porgere le pi� sentite scuse alla signora e, solo dopo aver indagato su quanto accaduto con la stretta collaborazione dei dirigenti della Societ� Aeroporti di Puglia, ha scoperto di essere stata vittima di una beffa clamorosa".
Si dice "esterrefatto" Thomas Meister, communication manager di EasyJet. "Stiamo valutando - spiega - di tutelare in sede giudiziale i nostri interessi e il notevole danno alla nostra immagine che � derivato da questo episodio". Sempre che, nel frattempo, non ci siano ulteriori colpi di scena.