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L'autore di «American Psycho» attacca su Twitter il collega suicida nel 2008

«Foster Wallace: impostore»

Ma il popolo del web critica Easton Ellis e difende lo scomparso

L'autore di «American Psycho» attacca su Twitter il collega suicida nel 2008

«Foster Wallace: impostore»

Ma il popolo del web critica Easton Ellis e difende lo scomparso

David Foster Wallace ritratto da Harry AungDavid Foster Wallace ritratto da Harry Aung
NEW YORK - La sfilza di attacchi al vetriolo è arrivata subito dopo il Labor Day, quando, finite le vacanze estive, l'America torna ad affollare Twitter. «David Foster Wallace possedeva una tale pretenziosità letteraria da farmi vergognare di appartenere alla stessa industria editoriale», ha ringhiato Bret Easton Ellis in un tweet postato pochi minuti prima delle 5 del mattino di ieri, dove critica senza mezzi termini l'autore de Il Re Pallido , morto suicida il 12 settembre 2008, a soli 46 anni.

«Foster Wallace è il migliore esempio di scrittore contemporaneo che sbava per raggiungere il tipo di spaventosa grandezza culturale che non è mai riuscito a conseguire. Un impostore», incalzava qualche minuto dopo il 48enne scrittore di American Psycho.

Il virulento attacco - forse il frutto dell'ennesima notte insonne - non ha risparmiato neppure i tantissimi fan di Foster Wallace, definiti degli «sciocchi»: «Una generazione che legge i suoi libri solo per sentirsi più intelligente». «Chiunque giudichi Foster Wallace un genio letterario dovrebbe essere incluso nel Pantheon degli imbecilli».

Sono bastate queste poche righe a scatenare il pandemonio su Internet dove, dalla blogosfera ai social network, l'America si è spaccata in due, con oltre il 90 per cento dei tweet che prende le difese dello scrittore defunto. Mentre alcuni rivendicano con orgoglio l'appartenenza al Pantheon degli imbecilli, molti si dicono «indignati» dal pessimo gusto di un autore che osa attaccare una persona che non può più difendersi.

In un Paese dove la fama letteraria di Foster Wallace ha raggiunto dimensioni mitiche - nei campus universitari le sue opere sono considerate alla stregua di quelle di Saul Bellow e Francis Scott Fitzgerald - Bret Ellis ha tutto da perdere. «Quando è stata l'ultima volta che hai scritto un libro di successo?», s'interrogano i fan di Foster Wallace, che lo accusano di essere motivato da «invidia», e dal desiderio di «ricatturare i riflettori».

Le sue esternazioni hanno scomodato l'autore di Mille luci di New York Jay McInerney, che in un tweet si ripromette di «leggere la nuova biografia fosteriana edita da Viking», per capire cosa abbia fatto imbestialire tanto l'amico Bret. All'origine del raptus potrebbe esserci, infatti, la rivelazione inedita riportata da D. T. Max in Every Love Story Is a Ghost Story: A Life of David Foster Wallace , la prima biografia ufficiale su Foster Wallace appena uscita in America. Nel libro di 368 pagine il biografo ufficiale di Foster Wallace scrive che la raccolta di storie brevi La ragazza con i capelli strani , pubblicata nel 1989, s'ispirava a Meno di Zero di Bret Easton Ellis, del 1985, anche se Foster Wallace si è sempre rifiutato di ammetterlo. Quando gli chiesero se avesse letto il libro del rivale, Foster ha più volte negato. «Non avrebbe mai potuto riconoscere quel debito letterario», scrive Max.

L'antipatia tra i due era nota a tutti. Nel 1993 Foster Wallace non risparmiò critiche contro l'opera più famosa di Easton Ellis. «American Psycho si può considerare una sorta di compendio performativo sui problemi sociali di fine anni Ottanta, ma non è nulla di più». Un astio ricambiato da Bret Easton Ellis che, anche dopo la morte di Foster Wallace, non ha mai smesso di denigrarlo. «Non ho stima per lui - ha affermato due anni fa in un'intervista -. Infinite Jest è illeggibile. Il suo stile è mediocre, le storie confuse e piene di quel finto sentimentalismo del Midwest». «Il più sopravvalutato scrittore della nostra generazione è David Foster Wallace», rincarò la dose un anno dopo.

E d'altronde non è certo la prima volta che Easton Ellis fa clamore per i suoi commenti. Dopo essere stato accusato di misoginia nel 2010 per aver sostenuto che «le donne non possono essere brave registe», lo scorso agosto ha suscitato forti polemiche per aver affermato, parlando di Matt Bomer, che un attore gay «non può calarsi nei panni di un personaggio eterosessuale».

In libreria: di David Foster Wallace in Italia è da poco uscito il volume «Il tennis come esperienza religiosa» (Einaudi Stile libero, pp. 89, 10) che contiene due saggi uno dei quali, «Democrazia e commercio agli Us Open», inedito. L'ultimo libro di Bret Easton Ellis uscito in Italia è «Imperial Bedrooms» (2010)

(modifica il 10 settembre 2012)© RIPRODUZIONE RISERVATA

 
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