ESTERI

E' il primo capo della Casa Bianca a tenere una conferenza stampa pubblica su internet
"Pi� welfare e nuovi lavori". Geithner cambia le regole delle finanza

Il presidente e le 100.000 mail
cos� Obama rassicura l'America

dal nostro corrispondente MARIO CALABRESI


Il presidente e le 100.000 mail cos� Obama rassicura l'America

Barack Obama

NEW YORK - Barack Obama � diventato il primo presidente degli Stati Uniti a tenere una conferenza pubblica su Internet. E' successo ieri quando, sul sito della Casa Bianca, il presidente ha tenuto un discorso e poi ha risposto alle domande raccolte dalla rete. C'era un pubblico dal vivo e circa 64 mila persone sintonizzate online. Oltre centomila le domande arrivate via posta elettronica o tramite video, e votate da 3,6 milioni di persone. "� stato un esperimento - ha detto Obama - ma anche un'opportunit� per avere un'istantanea su quello che preoccupa di pi� gli americani". Il tema era la crisi economica e i cittadini hanno chiesto la strategia del presidente su educazione, riforma della sanit�, piccole imprese, mutui, aziende auto. Obama ha promesso pi� welfare e nuovi lavori. Tra l'altro, ha osservato, sorridendo, che una delle domande pi� popolari � stata quella sui possibili benefici economici della legalizzazione della marijuana.

Non provocano nessun sorriso invece i dati definitivi sul Pil diffusi sempre ieri negli Usa: l'ultimo trimestre 2008 ha visto un calo del 6,3%, la performance peggiore dal 1982. A completare il quadro, l'aumento dei sussidi di disoccupazione che raggiungono quota 5,5 milioni. Nel frattempo il segretario al Tesoro, Tim Geithner, ha promesso "nuove regole del gioco" per il sistema finanziario, presentando alla commissione servizi finanziari della Camera la sua riforma del settore. La novit� di pi� rilevante � la nascita di "una singola agenzia con la responsabilit� per la stabilit� delle maggiori istituzioni finanziarie". Il ministro ha aggiunto: "Questa crisi ha messo in luce che alcune societ� grandi e interconnesse hanno bisogno di un regime regolatorio pi� conservativo e rigido".

Il piano sviluppa quattro punti: governare i rischi di sistema permettendo al governo pi� poteri d'intervento nelle grandi istituzioni il cui fallimento metterebbe a repentaglio l'economia; tutelare i consumatori e gli investitori; eliminare i gap esistenti nella regolazione; maggiore coordinamento internazionale. Geithner punta a regolamentare anche gli hedge fund (registrazione obbligatoria alla Sec) e i mercati dei derivati.

Di seguito, alcune delle risposte del presidente alle domande selezionate dallo staff.

Presidente, l'industria dell'auto � in crisi. Come pensa di intervenire?
"Far� un annuncio nei prossimi giorni: garantiremo loro un piano di aiuti, anche se questo oggi non � un argomento troppo popolare. Ma il mio lavoro consiste nel misurare i costi di un eventuale fallimento. Comunque, dobbiamo preservare l'industria dell'auto americana: non solo Gm, Ford e Chrysler ma tutto l'indotto. In cambio, i produttori devono ristrutturarsi: servono cambiamenti drastici e in alcuni casi dolorosi. Ci aspettiamo che lavorino con noi in questo processo di ristrutturazione. Se non vogliono, sicuro non investiremo a fondo perduto i soldi dei contribuenti. Tutti devono fare la loro parte: azionisti, lavoratori, fornitori".

Quali sono i vantaggi del piano di stimolo all'economia per chi deve pagare un mutuo e teme di non farcela?
"Il nostro piano ha diverse componenti. Una di queste mette in piedi un meccanismo per cui la gente pu� rinegoziare il proprio mutuo, le banche abbassano i tassi e il governo interviene sulla differenza. Ma ci sono anche gli aiuti per chi vede il valore della propria casa cadere enormemente".

Molte societ� Usa creano lavoro all'estero anzich� negli Usa: cosa far� per far tornare questi posti indietro?
"Abbiamo perso molto lavoro negli ultimi mesi e molto velocemente. Per questo stiamo cercando di risolvere la crisi finanziaria: per restituire liquidit� alle piccole e alle grandi imprese. Ma non tutto il lavoro torner� indietro anche per via della competizione straniera. Perci�, quello che dobbiamo fare � creare nuova occupazione che nessuno ci porter� via. Ed � per questo che il comparto energetico � cos� promettente. Stiamo ancora usando una rete che risale a 150 anni fa; bisogna costruirne una nuova. Ma � una impresa immensa che coinvolge tutti e 50 gli Stati. Il futuro � nei pannelli solari, nei biocarburanti e nelle auto-ibride".

Il tasso di disoccupazione dei veterani di Iraq e Afganistan � pi� alto di quello nazionale. Che far�?
"Stiamo aumentando il fondo per i veterani come mai negli ultimi trent'anni. Ci stiamo anche preoccupando di dare una casa e i necessari servizi a quelli di loro che ne sono privi: i veterani-homeless sono veramente troppi. Questo � inaccettabile. Pensiamo anche di fornire assistenza psicologica a chi soffre di disturbi da stress post-traumatico. Ma il governo da solo non ce la pu� fare. Bisogna che tutti facciano la loro parte. Se sei un imprenditore, assumi un veterano. In ogni caso, credi che abbiamo fatto un lavoro migliore per questi veterani che non per quelli che hanno combattuto la guerra del Vietnam".

Cosa pensa delle compagnie di assicurazione che rifiutano di coprire le spese dei malati gravi?
"Ho vissuto questo problema in prima persona. Moltissima gente che ha un attacco di cuore o a cui viene diagnosticato un tumore o il diabete, da quel momento in poi non riesce pi� ad avere un'assicurazione sanitaria. Ma anche chi si era assicurato prima della malattia, si sente dire dalle compagnie che questa malattia era una "condizione preesistente" e quindi rifiuta spesso di coprire le spese. Il governo interverr� garantendo, in caso di "condizione preesistente", un piano di copertura pubblica se non si riesce ad averla con una compagnia privata", oppure imponendo l'assicurazione alla stessa compagnia".

Presidente, cosa far� per rendere l'ingresso ai college pi� accessibile ai nostri studenti?
"Stiamo pensando di dare loro dei prestiti garantiti. Oggi le banche finanziano gli studenti meritevoli e lo stato fa da garante. Noi pensiamo anche a prestiti diretti per gli studenti. Inoltre ragioniamo sul ricorso a societ� di servizi finanziari. I loro denari potranno essere utilizzati per aumentare il numero delle borse di studio".

(27 marzo 2009) Tutti gli articoli di esteri

  • LINK CORRELATI