La legge britannica che a partire dal marzo 2012 ha abolito l'esenzione IVA sui prodotti a basso prezzo (sotto le 15 sterline) venduti da siti ubicati nelle isole di Jersey e Guernsey ha spinto uno dei maggiori empori virtuali operanti su quel territorio, Play.com, a chiudere parzialmente l'attività disponendo il licenziamento di 147 dipendenti nei suoi quartieri generali e di altri 67 negli uffici di Cambridge e Bristol. "Prossimamente ci concentreremo esclusivamente sul marketplace che è la nostra area di business principale", spiega un comunicato diramato dalla società facendo riferimento al fatto che, una volta cessata l'attività di vendita diretta al pubblico, i consumatori potranno sempre ricorrere al sito per procurarsi la merce venduta da privati e ditte terze (su quelle transazioni, Play.com incassa una commissione proprio come Amazon o eBay). L'annullamento del cosiddetto Low Value Consignment Relief (LVCR), creato in origine per sostenere finanziariamente i floricoltori delle isole della Manica, avrebbe già provocato la perdita di 400 posti di lavoro nella sola Jersey ma è visto dai più come una condizione necessaria a garantire parità di condizioni concorrenziali tra i commercianti che operano sul mercato online. La chiusura del negozio di Play.com, che vende cd, dvd, blu-ray e libri e videogiochi ma anche capi di abbigliamento, attrezzature sportive, elettronica di consumo, computer, smartphone, giocattoli, prodotti per l'infanzia, gadget e oggettistica da regalo, avverrà nel mese di marzo. Ad avvantaggiarsi delle esenzioni IVA applicate fino all'anno scorso nelle isole della Manica erano anche altri operatori come Amazon, Tesco e HMV.