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[repost] Dove sbagliano i critici di Scientology? (parte 1)

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Alessia Guidi

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Aug 28, 2007, 2:00:10 PM8/28/07
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From: Alessia Guidi <alessi...@spammadavid.libero.it>
Newsgroups: free.it.religioni.scientology
Subject: Dove sbagliano i critici di Scientology? (parte 1)
Message-ID: <hivdq0964qafmjjn9...@4ax.com>
Date: Fri, 26 Nov 2004 10:53:33 GMT

Dove sbagliano i critici di Scientology?
di Chris Owen - 26 novembre 2001
http://groups.google.it/groups?q=g:thl3644965263d&dq=&hl=it&lr=&selm=f758becc.0111261514.1ce4600%40posting.google.com&rnum=1

Trad. © Alessia Guidi

Qualche giorno fa ho parlato della mia insoddisfazione per la petizione "Indagate
Scientology" che sta circolando. Ho commentato che quella petizione aveva difetti di fondo
ed evidenziava un problema nello stato attuale della critica a Scientology, vale a dire
che troppi tra gli sforzi critici sono inefficaci, malamente progettati e, in certe
occasioni, addirittura controproducenti. In questo saggio spiegherò perché e, in seguito,
spiegherò che cosa potrebbe - e dovrebbe - essere fatto [1].

Forse dovrei iniziare parlando del percorso che ci ha portati fin qui. Sono coinvolto
nella critica a Scientology da molto più tempo di quanto lo sia la maggioranza di chi
frequenta alt.religion.scientology - dal 1995, cioè dal tristemente noto raid contro
Erlich e dal tentativo di chiudere a.r.s., azioni che all'epoca resero il newsgroup uno
dei più letti di Usenet. A quel tempo la critica era in stato embrionale - quasi tutti i
critici erano antisette generici oppure ex scientologist. Esistevano relativamente pochi
siti critici e una grande mancanza di informazione dettagliata e attendibile su
Scientology. Quasi tutti i materiali segreti erano ancora sconosciuti ai più, e stavano
appena iniziando ad uscire. Sulla scena apparve una nuova ondata di critici con
l'esplosione della controversia a.r.s. - i sostenitori della libertà di parola che non
avevano mai fatto parte di Scientology, e chi era rimasto sgomento dal suo comportamento
in generale.

Molte di quelle persone, tra cui io, si sentivano frustrate dalla mancanza di informazioni
e dalla qualità spesso scadente del dibattito. Diversi aprirono archivi di materiale su
quando stava succedendo, il sito "Scientology Vs Internet" di Ron Newman ne è un esempio
classico. Altre persone, come Martin Poulter e Steve A., concentrarono l'attenzione sugli
eventi locali (inglesi nello specifico) e gli articoli di giornale. Altri ancora, come
Larry Wollersheim e me, andarono alla ricerca di materiale originale come libri e
rapporti, e li resero disponibili in Rete. Un piccolo numero di persone, tra cui ancora
io, si spinsero oltre e scrissero nuovi articoli originali sul background di Scientology,
la sua storia e le sue pratiche.

A distanza di sei anni la quantità dell'informazione critica presente sul Web è enorme -
molto più di quanto si potesse immaginare nel 1995. Anche la sua qualità è molto alta:
libri critici come Bare Faced Messiah (http.//xenu.com-it.net/libri/bfm/indexhtm) e A
Piece of Blue Sky, documenti originali come gli archivi del FBI su Hubbard o quelli della
Marina. In realtà è stato forse grazie ai critici online che Scientology ha sentito il
bisogno di gettarsi massicciamente in Rete. Tuttavia questo successo è stato accompagnato
da problemi. La raccolta di informazione primaria è stata facile (sebbene abbia richiesto
molto tempo). Adesso quel compito è stato ampiamente assolto ed è rimasto relativamente
poco da mettere sotto i denti dei critici novelli. E questo ha lasciato molti con un
ridotto raggio d'azione sulle possibili attività.

(Dovrei aggiungere che uno dei motivi per cui ho iniziato a scrivere saggi critici su
Scientology [2] era la speranza che altri seguissero quella strada, visto che già alla
metà degli anni '90 ci si chiedeva "che cosa facciamo dopo". Sfortunatamente avevo
sottovalutato le difficoltà del fornire materiale completamente nuovo - sia in termini di
accesso all'informazione che in termini di competenza e perizia. Perciò questo progetto
non è mai realmente decollato, anche se il LMT ha fatto uno sforzo importante nel
promuoverlo con il suo Concorso Letterario annuale [3]).

Ritengo che le attività "anti-Scientology" rientrino in tre principali categorie: dare
informazioni su che cos'è Scientology e che cosa fa; fare campagne contro le attività
attuali di Scientology; fare campagne contro le potenziali future attività di Scientology.

La prima categoria è, tanto per usare un po' di gergo, lo sfruttamento dell'informazione.
Cioè ottenere e distribuire informazioni per scopi specifici. I siti critici sono, per
definizione, una forma passiva di sfruttamento dell'informazione: le persone vi accedono e
cercano informazioni. Se non sanno che il sito esiste, o non possono accedervi
fisicamente, quell'informazione per loro è inutile. Sebbene potessero sembrare poco
efficaci, i siti critici hanno avuto un impatto veramente significativo. Adesso è
disponibile molta più informazione online di quanta ne sia mai stata disponibile in
qualsiasi altra forma. L'opinione pubblica non deve più fare affidamento solo su libri
vulnerabili che possono essere facilmente rimossi dalle biblioteche locali. Nemmeno le
maggiori biblioteche nazionali hanno a disposizione così tanti libri critici come se ne
possono trovare su alcuni siti. E naturalmente l'informazione disponibile online va molto
oltre la riproduzione di libri critici - innanzitutto molti di essi non sarebbero mai
stati pubblicati se non fosse stato per il Web.

Non ho dubbi sul fatto che ciò abbia avuto un effetto realmente negativo su Scientology.
Genitori, amici e familiari, gli scientologist stessi hanno avuto modo di accedere a
informazioni dettagliate su ciò in cui erano coinvolti. Il fatto stesso che Scientology
abbia ritenuto necessario costringere i suoi membri a filtrare i siti critici dimostra
quanto efficaci siano stati. L'effetto si spinge anche oltre: ho risposto a molte domande
di giornalisti e di rappresentanti del governo di tutto il mondo sulle informazioni
presenti sulle mie pagine Web, e su Scientology in generale. Articoli di giornale e azioni
governative sono state influenzate, e in alcuni casi sono scaturite direttamente,
dall'attivismo Internet - il caso di Lisa McPherson ne è un esempio.

L'informazione è il maggior nemico di Scientology - essa preferisce operare al riparo
dallo scrutinio e dall'attenzione critica, specialmente per quanto riguarda i propri
membri. Essa stessa concentra grandi sforzi sull'informazione - o per meglio dire,
propaganda - investendo probabilmente milioni di dollari nella produzione e distribuzione
di grandi quantità di materiale promozionale patinato, accuratamente calibrato e con
target precisi. Tuttavia si tratta di frequente di informazione di scarsa qualità - spesso
confutabile, faziosa e, in più di un'occasione, semplicemente falsa. Viceversa i critici
cercano almeno di essere obiettivi e di presentare informazione che Scientology non
confuta o non può confutare, e che si dimostra solitamente vera, ma che viene presentata
male, che spesso non è disponibile fuori dalla Rete e che non ha quasi mai target precisi.
Perciò, sebbene il prodotto dei critici sia solitamente migliore, quello di Scientology è
sfruttato meglio.

Le campagne contro le attività presenti e future di Scientology dipendono, in modo
assolutamente cruciale, sullo sfruttamento dell'informazione. Scientology è stata abile
nell'ottenere il sostegno del governo degli Stati Uniti e dei politici contro le
restrizioni delle sue attività in Europa non perché quelle persone nutrano grandi simpatie
per il gruppo - non mi risulta che alcuna legislatura nazionale abbia tra le sue file
politici scientologist - o per il potere elettorale degli scientologist - irrilevante
ovunque al di fuori della Contea di Pinella - ma perché Scientology è riuscita a premere i
loro "bottoni", tanto per usare una frase cara a Hubbard. "La "libertà di religione" è un
bottone molto potente e Scientology ha fatto ampio uso del suo effetto. Confrontatelo con
quello sul "nuovo nazismo in Germania" che cercò di premere qualche anno fa - che non ebbe
alcun effetto e le si ritorse contro con un rimprovero ufficiale del Dipartimento di Stato
americano; semplicemente la germanofobia al giorno d'oggi non è un bottone importante. A
parte quel fallimento, bisogna riconoscere che Scientology è sostenuta da un'operazione di
lobbying a tempo pieno estremamente determinata che fa accurate ricerche ed ha un
indirizzo preciso. La sua efficacia non è dipesa dalla qualità dell'informazione, ma dal
modo in cui essa è stata sfruttata. Ciò richiede risorse che i critici semplicemente non
hanno - salvo il LMT, di cui parlerò in seguito.

Un altro concetto cruciale, oltre allo sfruttamento dell'informazione, per la campagna
contro le attività di Scientology è il capitale politico. Fare campagne contro lo status
quo significa convincere la gente a fare qualcosa - cambiare una regolamentazione o una
legge, pubblicare un articolo di giornale, imporre una restrizione eccetera. Fare una
campagna contro un'attività futura di Scientology - ad esempio ottenere fondi per un suo
gruppo di facciata - richiede il convincere qualcuno a * non* fare qualcosa, solitamente
favorire Scientology. In entrambi i casi il capitale politico è cruciale anche per mettere
un piede oltre la soglia. Per "capitale politico" intendo credibilità - una merce
difficile da acquistare ma molto facile da perdere.

Scientology conosce bene anche questo concetto ed è il motivo per cui compie sforzi così
elaborati per promuovere il suo capitale politico e ridurre quello altrui. L'adozione,
negli anni '70, di un titolo e di un abito talare cristiano fu un tentativo molto riuscito
di migliorare la sua credibilità di organizzazione religiosa legittima, così come lo è la
sua corte di celebrità che, in particolare negli Stati Uniti, trova sempre una platea
disponibile. Viceversa il "dead agenting", che viene spesso ritratto dai critici come una
semplice tattica diffamatoria, è in realtà un metodo sofisticato e spietato per
distruggere la credibilità politica dell'avversario. La denuncia delle attività di Bob
Minton in Nigeria, attività intraprese da molti banchieri, è stata usata per ritrarlo come
un imprenditore corrotto. Altri "nemici" sono stati ritratti come pedofili, fannulloni,
truffatori finanziari, neonazisti, mercanti di odio, assassini, stupratori, ricattatori.
In ogni caso l'obiettivo è distruggere la credibilità del target e spingere gli altri a
pensare <<non c'è fumo senza arrosto - meglio non associarsi a quella persona nel caso sia
vero>>.

Ma il capitale politico può essere sprecato anche dagli stessi critici, nel caso si
dedichino ad attività che si rivelino o possano essere ritratte come estremiste o folli.
Ad esempio FACTNet disse che il film "Battaglia per la Terra" conteneva messaggi
subliminali pro-Scientology - affermazione a tutt'oggi infondata che fu ampiamente
diffusa e altrettanto ampiamente derisa. La reputazione di veridicità e la credibilità di
FACTNet hanno ricevuto un duro colpo. Funziona anche in senso opposto: ad esempio
l'affermazione falsa di Scientology che la famiglia reale norvegese avesse avallato il suo
programma pseudoscientifico di "riabilitazione" è risultata in una diffusa esposizione
mediatica, e ha dato prova della reputazione di disonestà del gruppo. In entrambi i casi
un'affermazione nuova incontrerebbe immediatamente sfiducia e commenti del tipo <<Ah sì -
pensa piuttosto a quanto hai detto l'ultima volta>>.

Questo è il motivo per cui prima di condurre una campagna bisogna valutarla con estrema
attenzione. La petizione "Indagate Scientology" è un caso pertinente: è stata concepita
talmente male che la sua credibilità è pari a zero, e danneggerà la credibilità dei suoi
sostenitori. I futuri approcci della medesima fonte incontreranno un maggior grado di
scetticismo - in realtà i suoi sostenitori hanno fatto "dead agenting" di se stessi.
Denuncie infondate fatte a caso sortiranno lo stesso effetto come succede,
sfortunatamente, con i picchetti.

I picchetti anti Scientology mi hanno sempre messo a disagio e questo è il motivo per cui
sono uno dei pochi critici inglesi a non avervi mai preso parte (anche se ciò non ha
impedito a Scientology di affermare falsamente che l'ho fatto). Secondo me qualsiasi
attività critica deve innanzitutto superare queste due prove: che sia efficace e che non
rischi di ritorcersi contro chi la fa; in altre parole, può essere usata efficacemente
contro di me? Se le risposte a queste due domande sono rispettivamente sì e no, allora
vale la pena farla. Tuttavia il picchettaggio fallisce su entrambi i fronti. È inefficace
- in realtà è forse controproducente - ed è un meraviglioso strumento nelle mani di
Scientology. All'inizio si trattava di una protesta contro gli attacchi alla libertà di
parola che Scientology aveva sferrato contro gli utenti di Internet, più o meno con lo
stesso spirito delle più recenti dimostrazioni contro la detenzione del programmatore
russo Dmitri Sklyarov (che in molto modi potrebbe essere l'equivalente attuale del caso
Erlich della metà degli anni '90). La morte di Lisa McPherson attirò ulteriore
attenzione. Tuttavia dopo il collasso di quel caso l'attenzione si è dissipata in una
generale "protesta contro Scientology". Ho visto giustificare i picchetti come una valvola
di sfogo emotiva o un modo per creare spirito di squadra tra i critici. Questo non è
sufficiente: se l'attività critica comincia ad andare a beneficio dei critici piuttosto
che della critica ha completamente fallito il suo obiettivo.

Qualsiasi valutazione obiettiva dell'attività di picchettaggio deve riconoscere che il suo
effetto reale è scarso. Il disturbo che provoca è minimo: forse qualche ora persa di "body
routing". A livello globale permette il contatto al massimo con poche migliaia di membri
del pubblico di cui solo una minima parte presterà qualcosa di più che un fuggevole
sguardo. Non ha effetti sul miglioramento del comportamento di Scientology:
l'organizzazione è incapace di reagire positivamente alla pressione esterna poiché
considera questo tipo di pressione come una manifestazione di un malvagio complotto
psichiatrico contro di sé. I picchetti hanno probabilmente * aiutato* i leader di
Scientology - li abbiamo già visti giustificare le loro azioni puntando il dito contro
"gli SP urlanti". Ma la cosa che più danneggia è che il picchettaggio è forse una conferma
per lo scientologist comune che le teorie cospirative paranoiche dei loro leader sono
vere. È facile per la dirigenza di Scientology ritrarre i picchetti contro Scientology
come manifestazioni contro gli scientologist, in particolare perché essi si identificano
così fortemente con il gruppo. Il picchettaggio è il peggior modo possibile per arrivare
agli scientologist dubbiosi, poiché avviene in una modalità che non permette loro di
contattare i critici - qualsiasi contatto sarebbe immediatamente notato e riferito a OSA -
e conferma l'immagine propagandistica dei critici come mercanti di odio.

Ugualmente dannoso è l'uso che Scientology è riuscita a fare delle dimostrazioni. La carta
"picchettaggio di una religione" è particolarmente dura da giocare, soprattutto dopo l'11
settembre, e Scientology l'ha giocata in pieno. Il fatto è che, a ragione o torto,
Scientology è largamente riconosciuta come una religione legittima (anche se bizzarra e in
qualche modo dubbia). Il semplice fatto che sia conosciuta pubblicamente come "chiesa" è
un importante strumento propagandistico. L'idea di "picchettare una religione" mette
comprensibilmente a disagio la gente quando non la rende ostile, proprio come se il target
fosse una moschea o una sinagoga. Indipendentemente dal fatto che i critici la
percepiscano come una religione o un racket, ciò che importa è come viene percepita dal
mondo esterno.

I picchetti forniscono anche a Scientology un'opportunità d'oro per provocazioni e
diffamazione. Il confronto fisico diretto con gli scientologist è un gioco pericoloso,
come abbiamo già visto. Il dispiegamento di batterie di telecamere dello staff di OSA,
osservato spesso, non è semplicemente un metodo di intimidazione, ma un modo per generare
propaganda di valore. Fotografie poco lusinghiere di manifestanti che urlano slogan,
issano cartelli e - particolarmente utile - rispondono alle provocazioni sono state
ampiamente utilizzate per fare "dead agenting" dei critici. Se Scientology ha commesso
azioni sbagliate contro i manifestanti non fa differenza - con la sua macchina
propagandistica molto efficiente è riuscita a diffondere la sua versione dei fatti molto
più rapidamente e ampiamente di quanto abbiano fatto i critici. È stata indubbiamente
usata su larga scala una tattica raccomandata da Hubbard - discreditare i critici
compilando "pacchi di dead agenting" che li ritraggono come fanatici estremisti, portando
come prova a sostegno le foto scattate in occasione dei picchetti. Il sito
www.parishioners.org presenta qualcosa di questo genere, ma OSA avrà di sicuro
documentazione molto più dettagliata.

Forse l'esempio più chiaro di come il picchettaggio si ritorca contro è quello del LMT a
Clearwater, Florida, che negli ultimi 2 o 3 anni ha fatto numerose manifestazioni (ricordo
che a volte si è cercato di dire che i membri del LMT lo facevano in via del tutto
personale, ma era chiaramente una finzione e non credo sia mai stata presa sul serio da
nessuno, corti comprese).

Fin dall'inizio i picchetti hanno avuto un carattere irascibile e di scontro. Ed era
assolutamente prevedibile, vista la militanza degli scientologist nella loro "Mecca", la
probabilità di provocazioni e il temperamento di alcuni dei manifestanti. Il punto più
basso si è raggiunto lo scorso anno con i giochi ridicoli del "picket chicken" e le righe
bianche sulla strada. Anche i risultati erano ugualmente prevedibili - per quanto riguarda
la popolazione della Contea di Pinella, il LMT è diventato famoso come "quelli che
manifestano contro Scientology". Quasi tutti gli articoli che i giornali locali hanno
pubblicato sul LMT riguardano i picchetti, come dimostra una ricerca nell'archivio del St.
Petersburg Times. I picchetti hanno dato a Scientology la grande possibilità di ritrarre
il LMT come una banda di estremisti - affermazione molto meglio supportata di quanto il
LMT potesse confutare - e sicuramente sembra aver inasprito i rapporti con le autorità
locali. Quando il capo della polizia di Clearwater, come riportato dai media, ha accolto
con un "Buon Viaggio" il trasferimento dell'ufficio del LMT, era stato indubbiamente
motivato dal desiderio di tornare alla pace e alla quiete relativa che regnava prima del
suo arrivo. I pubblici ufficiali, come chiunque altro, preferiscono avere una vita
lavorativa ordinata e tranquilla e qualsiasi cosa distragga dal solito tran tran è vista
male. Considerando che i picchetti erano sostenuti direttamente e, in molte occasioni,
organizzati dal LMT, le difficoltà causate alle autorità locali hanno rapidamente eroso la
simpatia che potevano avere inizialmente nutrito per le sue attività.

Colpisce particolarmente che i picchetti non sembrino aver mobilitato la popolazione
locale, sia a Clearwater che altrove. Le manifestazioni contro Scientology tenute a
Clearwater nel 1979 avevano attratto quasi 3000 persone - da allora non si è più visto
nulla del genere. Non mi pare si possa dire che Scientology "ha preso il controllo" della
città; è più probabile che la popolazione abbia deciso di tollerare, anche se forse di non
amare, il gorilla da 800 tonnellate seduto nel suo ingresso.


(continua)

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