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CICLo AGOSTINIANo di ERFURT

Traslazione del corpo di Agostino

Traslazione del corpo di Agostino

 

 

MAESTRO VETRAIO DI ERFURT

(1316 - 1324)

Chiesa di sant'Agostino

 

Traslazione delle spoglie per mare sotto la protezione del santo

 

 

 

Un vescovo mitrato e nimbato, assai più grande in proporzione agli altri, alza la mano destra per benedire due personaggi che sono seduti su una barca e stanno remando. La scena rimanda alla traslazione del corpo dalla Sardegna a Pavia.

Philippe de Harvengt ricorda l'aiuto miracoloso ai rematori che portavano la sue spoglie a Pavia: qui muniti tanto praeside et securi tanto munimine commiserunt se mari et implente zephyro carbasa, sibilante favonio et crispante maris planitiem sulcaverunt aequor remige veloci. Una scena analoga si trova nei cicli di Pavia e Gubbio.

 

 

 

Vittore di Vita (latino: Victor Vitensis. Visse all'incirca tra il 430 e dopo il 484) fu un vescovo africano della provincia di Bizacena, autore della Historia persecutionis Africanae Provinciae, temporibus Geiserici et Hunirici regum Wandalorum, la principale testimonianza contemporanea delle politiche anti-nicene del regno ariano dei Vandali. Inizialmente divisa in cinque libri, l'opera è oggi pubblicata in tre, dei quali il primo, che si occupa del regno di Genserico (427-77), è un riassunto di altre opere, mentre i restanti due, che coprono il regno di Unnerico, sono il risultato della testimonianza diretta di Vittore. Sebbene talvolta esageri nelle sue descrizioni, sono pochi gli eventi raccontati e non accaduti.

VITTORE DI VITA, De persecutione Vandalica, II, 2-3, CSEL 7, 13-38