Italia

La grande sfida

Da Buffon-Casillas a Balotelli-Torres
Italia contro Spagna ruolo per ruolo

Giochiamo la finale dell'Europeo immaginando undici duelli, dodici compresi quelli tra i due tecnici
di ALESSANDRO VOCALELLI

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Buffon-Casillas: Quasi impossibile, scegliere, siamo di fronte a due interpreti assolutamente straordinari del ruolo. Buffon tra i pali è insuperabile, ha una maggiore capacità nel guidare tutto il reparto, Casillas ha tra le sue specialità l'energia nelle uscite, da padrone dell'area. Se vincesse l'Italia, non avrei dubbi - per mille motivi - a candidare Buffon per il Pallone d'Oro, che comunque ha finora inciso più del rivale. Nel confronto, vince Buffon

Abate o Balzaretti-Arbeloa: sfida tra preziosissimi gregari. Lo spagnolo ha discreta corsa, discreta attenzione, uomo di rendimento senza picchi di qualità particolari. Abate è garanzia di rendimento più che sufficiente, Balzaretti ha saputo adattarsi anche al cambiamento di fascia, partendo prima a sinistra e poi riuscendo a far bene dalla parte opposta dopo il rientro di Chiellini. Bravi tatticamente, Abate e Balzaretti si sono distinti nella chiusura delle diagonali. In maniera spesso provvidenziale. Nel confronto, comunque parità

Bonucci-Sergio Ramos: Non si può dire nulla al centrale bianconero, bravo anche nell'impostazione e attentissima spalla ora di Chiellini e ora di Barzagli. Dalla difesa a cinque a quella a quattro senza sbavature. Ma la sfida è contro una delle colonne storiche della Spagna, che peccherà anche per qualche disattenzione (ricordate la palla gol regalata a Balotelli?) ma ha forza fisica e temperamento da vendere. Nel confronto, vince Sergio Ramos

Barzagli-Pique: Non c' è dubbio che Barzagli abbia rappresentato la grande sorpresa italiana. Ora è chiaro perché Prandelli, nelle prime partite, era così prudente e si è dunque orientato per una difesa più affollata e coperta: gli mancava un punto di riferimento fondamentale. Ma lo spagnolo ha una personalità, un carisma, un curriculum superiore. Lui è per certi versi la Spagna e solo per il ruolo, che non offre troppa vetrina, non è adeguatamente celebrato. Nel confronto, vince Pique

Chiellini-Jordi Alba: La bilancia pesa tutta dalla parte del nostro difensore. Jordi Alba, pur non avendo un gran fisico, ha corsa e buonissima predisposizione al cross. Ma Chiellini è di un'altra pasta, un combattente nato, uno che non molla un centimetro e che pur di rientrare ha lasciato il suo posto da centrale per fare l'esterno. E poi è un giocatore fondamentale in area di rigore, anche quella avversaria... Nel confronto, vince Chiellini

Marchisio-Busquets: Il Tardelli azzurro ha corsa, senso della profondità, è un uomo capace di recuperi incredibili e poi di accelerazioni che spaccano il centrocampo avversario. Un peccato non eleggerlo nel confronto, ma davanti ha uno dei giocatori meno reclamizzati ma più importanti della Spagna. Tra tanti fantasisti e giocatori di qualità, Busquets è l'equilibratore per definizione, capace di fare da collante tra tante prime donne. Nel confronto, vince Busquets

De Rossi-Xavi Alonso: un peccato per Xavi Alonso, che ha senso tattico, corsa e disponibilità, trovarsi però di fronte un giocatore come De Rossi a tratti gigantesco, che Prandelli ha sacrificato nel ruolo di centrale nelle prime due partite, per poi riportarlo nella sua collocazione naturale. De Rossi è l'uomo che fa sembrare ancora più bravi tutti i suoi compagni di reparto, perché è sempre lì a dare assistenza per poi ripartire. Nel confronto, vince De Rossi

Pirlo-Xavi: Come chiedere a un bimbo se vuole più bene a mamma o papà Sfida strepitosa tra due monumenti del calcio, capaci di dare sostanza e fosforo alle loro squadre. Al momento è forse da preferire Pirlo, per la condizione e per aver trovato la sua perfetta collocazione nel centrocampo disegnato da Prandelli, con Montolivo e Marchisio che vanno spesso a scambiarsi la posizione. Però come si può mettere in secondo piano il vero, grande, cervello della nazionale campione del mondo e d'Europa? Nel confronto, parità

Montolivo-Silva: Indiscutibilmente l'ex fiorentino ha rappresentato la variante giusta al momento giusto, quel suo lancio a Balotelli in occasione del secondo gol con la Germania vale da solo il voto in pagella e la giusta considerazione. Ma Silva è forse il giocatore che più di tutti può dare uno strappo alla partita, per la velocità di gambe e di pensiero. Un fuoriclasse autentico, che può far decollare la partita. Nel confronto, vince Silva

Cassano-Iniesta: Come si può, dopo un Europeo di questi livelli e dopo quel meraviglioso cross per Balotelli in occasione del primo gol ai tedeschi, non mettere Cassano tra i migliori della partita? E' possibile solo se il confronto è con uno dei mostri sacri di questa generazione calcistica, un formidabile solista sempre al servizio del collettivo, capace di scivolare a sinistra pur di mettere i compagni nelle condizioni migliori. Nel confronto, vince Iniesta

Balotelli-Fabregas o Torres: La Spagna ha nel finalizzatore il suo tallone d'Achille, ma chiunque - più fantasioso o più fisico - oggi perderebbe il duello indiretto con Balotelli, capace di disintegrare la Germania con una prestazione maiuscola e due reti da incorniciare. Ma Balotelli non è solo questo, ma anche il centravanti che nelle prime partite ha sbagliato sì qualche conclusione ma in partite di grande sacrificio, facendo spesso reparto da solo. Nel confronto, vince Balotelli

Prandelli-Del Bosque: Il curriculum è tutto dalla parte dello spagnolo, ma Prandelli è stato il vero, fantastico, mago di questi Europei. Ha saputo creare, modellare, anche correggendosi, un gruppo che adesso rispecchia perfettamente il suo stile. Una squadra attenta, mai presuntuosa, che sa sempre cosa intende fare e non lascia mai nulla al caso. Prandelli ha fatto di una Nazionale una squadra di club, passando disinvoltamente dal ruolo di selezionatore a quello di allenatore. Nel confronto, vince Prandelli