L'attrice sul palco durante la manifestazione "No Cav" a Roma
Una lunga invettiva contro la ex soubrette ma anche contro il Papa
La Guzzanti insulta la Carfagna
"E' uno sfregio che sia ministro"
La ministro annuncia querela "contro la figlia del parlamentare di Forza Italia"
Sabina Guzzanti
ROMA - "A me non me ne frega niente della vita sessuale di Berlusconi. Ma tu non puoi mettere alle Pari opportunit� una che sta l� perch� t'ha succhiato l'uccello, non la puoi mettere da nessuna parte ma in particolare non la puoi mettere alle Pari opportunit� perch� � uno sfregio".
Quella di Sabina Guzzanti contro Mara Carfagna � probabilmente l'invettiva pi� insultante e violenta della sua lunga e
controversa carriera. L'attrice partecipa alla
manifestazione "No Cav" di piazza
Navona e sul palco si scatena in un attacco furibondo contro la ministro delle Pari opportunit�, il cui nome era circolato nei giorni scorsi a proposito delle
intercettazioni "calde" che coinvolgevano il presidente del Consiglio. Inevitabile, a nemmeno un'ora dalla conclusione della manifestazione, l'annuncio di una querela da parte del ministero. Che in una nota definisce l'attrice "la figlia del parlamentare di Forza Italia Paolo Guzzanti".
Nel mirino, per�, ci sono anche Papa Ratzinger, che "fra vent'anni sar� all'inferno, tormentato da diavoloni frocioni", e Lamberto Dini, perch� a suo guidizio "hanno accusato la sinistra radicale e Clemente Mastella ma � stato Dini a far cadere il governo, probabilmente come ex direttore della Banca d'Italia tiene qualcuno per le palle". Ce n'� anche per Walter Veltroni, "che prima dice 'non delegittimiamo le persone', poi per� a Berlusconi non lo chiama mai per nome, come Emilio Fede quando fa finta di non ricordare chi siano le persone di cui parla, non � una tecnica che mostra rispetto".
FOTO DELLA MANIFESTAZIONE 1 -
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L'AFFONDO DELLA GUZZANTI: VIDEO
"L'osteria delle ministre". L'intervento di Sabina Guzzanti comincia in rima. Stornella a braccio parafrasando una vecchia canzone romana: "Osteria delle ministre / paraponzi ponzi po / le ministre son maestre / paraponzi ponzi po / e se al letto son portento, figuriamoci in Parlamento / dammela a me Carfagna / pari oppportunit�". E' un attacco preciso, quello contro la ex soubrette diventata ministro. Guzzanti recupera la polemica dei giorni scorsi sull'opportunit� o meno della pubblicazione delle intercettazioni "private" del presidente del Consiglio, e ricorda come la giornalista Ritanna Armeni abbia definito "una caduta di stile e un'offesa" il paragone fra la Carfagna e Monica Lewinski (paragone sollevato dal deputato dell'Idv Massimo Donadi, secondo il quale "i cittadini americani avevano avuto l'opportunit� di conoscere la moralit� del presidente Clinton"), giudizio al quale era segu�ta una condanna bipartisan delle critiche piovute sul ministro. "Quello fra la Carfagna e la Lewinski - chiosa Guzzanti - � un paragone del cazzo".
"E il Cavaliere � contento". Del polverone sollevato, insiste l'attrice, "il Cavaliere � contento, perch� dice che gli italiani non si scandalizzano e che, anzi, il gallismo piace". "La prossima volta allora - continua - Berlusconi potr� fare un passo ancora pi� importante: il giorno del giuramento dei ministri del governo potr� dire 'pari opportunit�, succhiamelo', col plauso di tutti gli italiani". E "per quei quattro gatti che non subiscono il fascino del gallismo - dice Guzzanti - sono rimaste poche speranze: una � il Viagra, e l'altra � la mobilitazione sindacale delle prostitute , solo che le prostitute non si fidano, perch� dicono che i sindacati sono corrotti".
"Sui blog si discute di fellatio". Gli applausi dalla piazza si moltiplicano, parte qualche "Brava Sabina". Lei legge alcuni messaggi di blogger, contro il governo, contro Berlusconi, contro il lodo Alfano, ancora contro la Carfagna. "Il dibattito su internet e sui blog � acceso - spiega - si discute se � pi� opportuno chiamarli fellatio o pompini".
Il Papa e la "menzogna" della Sapienza. A met� intervento, il mirino di Sabina Guzzanti si sposta verso il Vaticano, ed � anche una delle parti pi� esagitate del monologo. "Il governo - dice - � caduto in buona parte anche grazie a Ratzinger, con quella porcheria della
negata partecipazione a La Sapienza. La menzogna della censura a Ratzinger � stata sostenuta da tutti i media e i politici, salvo le solite, rilevanti eccezioni. Questo significa avere il controllo dei media, inventare una polemica che non sta n� in cielo n� in terra, perch� non c'� motivo al mondo - urla l'attrice - percui Ratzinger debbe inaugurare l'anno accademico delle nostre universit�".
"Il Papa all'inferno, dove deve stare". L'attacco a Benedetto XVI continua: "Grazie alla legge Moratti - dice Guzzanti - fra vent'anni gli insegnanti saranno scelti dal Vaticano, ma fra vent'anni Ratzinger sar� dove deve stare, cio� all'inferno, tormentato da diavoloni frocioni attivissimi, e non passivissimi. Non come i gay che hanno accettato di
spostare il Gay Pride a Bologna perch� a Roma, a San Giovanni, c'era un coro di preti. E 'sti cazzi, si direbbe in una repubblica democratica".
"La Carfagna, uno sfregio". La Guzzanti torna ad attaccare Mara Carfagna verso la fine del suo intervento dal palco di piazza Navona. "Io non sono una moralista - dice - come ci accusano gli opinionisti che non hanno nemmeno un vocabolario, perch� la parola 'moralista' ha un significato e per usarla sui giornali lo devi conoscere. Moralista � Casini, divorziato tre volte, moralista � Mele (il deputato dell'Udc coinvolto in uno
scandalo di squillo e cocaina,
ndr). A me non me ne frega niente della vita sessuale di Berlusconi - grida l'attrice, fra le ovazioni del pubblico - ma tu non puoi mettere alle Pari opportunit� una che sta l� perch� t'ha succhiato l'uccello. Non la puoi mettere da nessuna parte ma in particolare alle Pari opportunit�, perch� � uno sfregio. Vattene!".
(
8 luglio 2008)