Ora Teatro naturale, a più di vent’anni dalla prima edizione, viene ripubblicato in una nuova edizione Ares: per questa occasione e ad un anno dalla scomparsa di Giampiero Neri, la Biblioteca della sede di Milano, in collaborazione con il Centro di ricerca Letteratura e Cultura dell'Italia unita “Francesco Mattesini”, organizza l’incontro Teatro naturale di Giampiero Neri (mercoledì 28 febbraio, ore 17, Aula Maria Immacolata) per ricordare la figura del poeta e riflettere su Teatro naturale e sull’eredità della poesia neriana. L’incontro vedrà la partecipazione di Alessandro Rivali, scrittore e direttore editoriale delle Edizioni Ares, legato a Neri da una lunga amicizia e profondo conoscitore della sua poesia, e di Davide Savio, docente dell’Università Cattolica e curatore dei volumi Una macchina per pensare. Giampiero Neri prima e dopo “Teatro naturale” (Interlinea 2018) e dell’antologia neriana Non ci saremmo più rivisti. Antologia personale con autografi e inediti (Interlinea 2018).
In occasione dell’evento, sarà allestita nella veranda dell'Aula Magna anche una piccola esposizione di volumi e documenti d’archivio del Fondo Neri, di cui una prima parte è stata donata nel 2014, grazie all’interessamento del professor Giuseppe Langella, all’Archivio della Letteratura Cattolica e degli Scrittori in Ricerca (ALCaSiR), ed è ora pervenuta alla Biblioteca della sede milanese dell’Ateneo insieme a un più recente versamento di materiali librari e archivistici. Foto gentilmente concessa da Edizioni Ares I materiali d’archivio e i circa 400 volumi a stampa del fondo – attualmente in corso di catalogazione – permettono di entrare dal vivo nell’universo librario e letterario dello scrittore di Erba, di conoscere da vicino la sua opera i cui frammenti, essenziali e allusivi al tempo stesso, vanno a comporre un libro unico attraversato da continui echi e richiami. Una sorta di “storia naturale” i cui minimi e misteriosi dettagli riaffiorano nella memoria come tracce di un tempo forse non ancora perduto:
Si dava da fare in mezzo al campo lepre o uccello che fosse pedonando, una macchia che attraversava energico. Ma non andrebbe sempre così vita che non chiedi il permesso per vivere. Come punte di selce i frammenti della memoria e del sogno si posavano sul fondo del lago.[4] _____________ Note
- Dopo varie esperienze scolastiche, tra le quali quella presso l'Istituto Magistrale "Carlo Annoni" di Erba, con lo storico professor Fumagalli immortalato da Neri in numerosi cammei, lo scrittore si iscrisse poi alla Facoltà di Scienze naturali a Milano, percorso non terminato a causa delle esigenze economiche della famiglia. Sull’interesse di Neri per il mondo animale, si veda anche E. Motta, Degli animali. Viaggio nel bestiario di Giampiero Neri (CartaCanta, 2018), illustrato con tavole realizzate a china da Luciano Ragozzino.
- Da “Sono un conservatore e mi affascina lo spettacolo della vita”. Dialogo con Giampiero Neri, in Pangea.news, 14 Novembre 2022.
- V. Surliuga, Il naturale e l’umano. La poesia di Giampiero Neri, “Forum Italicum”, 41 (1), 2007, p. 73.
- G. Neri, Teatro naturale, Mondadori, 1998, p. 34.
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