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Speciale Coppe
I giallorossi vincono a Udine. Nel posticipo i nerazzurri battono i Viola 2-0
La Roma chiama, l'Inter risponde e resta a +4
Mario Balotelli, autore del secondo gol dell'Inter contro la Fiorentina (Afp)
Niente di nuovo in vetta alla classifica. A Udine i giallorossi espugnano lo stadio Friuli battendo i padroni di casa per 3 a 1. Ma nel posticipo serale i nerazzurri riportano a +4 il loro vantaggio sulla Roma, vincendo contro la Fiorentina per 2 a 0. La Sampdoria, sconfitta dalla Reggina, non approfitta del passo falso dei friulani di oggi e di quello dei rossoneri di ieri in chiave Champions. Nelle retrovie balzo in avanti del Cagliari, che avendo superato il Livorno in trasferta per 2-1, oggi sarebbe virtualmente salvo.


L'INTER NON MOLLA- Un primo tempo equilibrato al Meazza (sulla scia di una Fiorentina simile a quella vista ad Eindhoven). Poi, in avvio della ripresa, l'undici di Mancini sale in cattedra dimostrando di non voler rinunciare ai quatto punti di vantaggio sulla Roma. L'Inter brilla e chiude la partita dopo dieci minuti prima con una combinazione Vieira-Cambiasso e sette minuti dopo con il puntualissimo Balotelli, che con un azione magistrale e senza il minimo imbarazzo stende definitivamente la Fiorentina. La vera Inter sembra davvero tornata anche se per Esteban Cambiasso «non è mai andata via». «Oggi- ha detto il centrocampista argentino a Sky- abbiamo dato una grande dimostrazione contro una delle migliori squadre della serie A. C'è una partita in meno da giocare e i punti sulla seconda sono gli stessi». Può essere questo il passo decisivo per lo scudetto? «In questo campionato per i giornalisti lo scudetto lo avevamo già perso cinque volte...». L’Inter di Mancini sente ormai di avere il destino solo nelle proprie mani. «Mancano cinque partite, tutte insidiose, ma il nostro dovere è quello di vincere, come stiamo facendo adesso e anche con una condizione migliorata: dipende tutto da noi», ha detto Mancini a Sky a fine partita. «Non dobbiamo preoccuparci di quello che accade dietro. Se si continua a a vincere, e anche a migliorare nonostante siamo quasi alla fine del campionato, è comunque un segnale molto positivo». Dispiaciuto ma non critico con i suoi l'allenatore della Fiorentina: « Non posso dir nulla a questa squadra, devo solo ringraziare i ragazzi: ma con un pò più di riposo avremmo giocato una partita diversa contro l'Inter. Preparare una partita con una squadra così forte con un sol giorno di lavoro è penalizzante. Il problema - ha aggiunto il tecnico viola, a Sky - è che ci siamo allungati troppo, dando così spazio all'Inter».
ROMA SPIETATA- Grande prova di carattere degli uomini di Spalletti a Udine. A dispetto delle fatiche di Manchester i giallorossi hanno saputo risalire la china di una partita resa problematica dal vantaggio dell'Udinese, ottenuto da Di Natale anche grazie a un malinteso fra Doni e Panucci (con conseguente acceso diverbio). I tre gol della Roma portano la firma di Vucinic e Taddei, gli «eroi di Madrid» e di Giuly. «Sono tre punti importanti. L'Inter potrebbe vincere, ma pareggiando ci permetterebbe di recuperare due punti. Abbiamo partite delicate noi, ma anche loro» ha detto Daniele De Rossi a fine partita. Il centrocampista giallorosso ha anche minimizzato la lite Doni-Panucci dopo il gol dell'Udinese. «Quando succede alla Roma fa sempre un certo effetto, perchè il nostro è un ambiente tranquillo. Normale amministrazione e dimostrazione di quanto non vogliamo prendere gol, ma di vincere».
CHAMPIONS - Dopo il risultato di Udine per i bianconeri friulani, in caso di successo dei viola a San Siro nel posticipo l'inseguimento di un posto in Champions diventerà problematico. Stesso discorso per la Sampdoria, messa sotto da un gol di Brienza al 35' del secondo tempo a Reggio Calabria.

SALVEZZA - In coda impresa del Cagliari, che, con una doppietta di Acquafresca, guadagna il temporaneo quint'ultimo posto, facendo un grosso passo avanti in chiave-salvezza. «Ho segnato gol importanti anche con il Genoa e con l'Atalanta però oggi c'era qualcosa in più in palio» ha detto il giovane attaccante che ha appena scelto di preferire la convocazione azzurra a quella della nazionale polacca.
Empoli e Parma, pareggioando per 1-1, rimangono invece insabbiati nella zona a rischio della classifica. Al termine della partita il tecnico dei toscani Gigi Cagni ha ufficializzato il suo addio a fine stagione.
LE ALTRE PARTITE - Genoa maramaldo sul Torino a Marassi (3-0) con Borriello ancora in gol. Di Di Vaio e Sculli gli altri due gol. Il Siena, grazie a un gol di Loira all'88', con «collaborazione» di Muslera, impatta 1 a 1 con la Lazio e, con otto punti di vantaggio sulla terz'ultima,è praticamente salvo a 5 giornate dalla fine. Il Napoli supera l'Atalanta 2-0 con gol di Lavezzi e Hamsik. Contestato il gol dell'argentino. «Il gol di Lavezzi? Da pallacanestro - ha detto Del Neri a Italia 1 - Il Napoli magari meritava di vincere per ciò che ha fatto nell'arco dei 90', ma senza questo gol potevamo avere più chance negli ultimi 30'; un errore che ci ha tolto dalla partita».

SABATO SPETTACOLO A TORINO
- La Juventus nell'anticipo clou di sabato aveva battuto il Milan al Delle Alpi, in una partita accesa e movimentata piena di capovolgimenti, e mette un'ipoteca sulla conquista della Champions League.

La partita al Delle Alpi è stata fin dall'inizio ricca di emozioni. Sono stati i bianconeri ad andare in vantaggio, al 12', con un gol di Del Piero che ha messo a segno un preciso diagonale su suggerimento di Camoranesi. La gioia dei padroni di casa è durata però assai poco: due minuti più tardi è infatti toccato al milanista Pippo Inzaghi andare in rete su suggerimento di Kakà. E sempre Inzaghi ha siglato al 31' il gol del momentaneo 1-2. Il pareggio è arrivato sullo scadere del primo tempo, al 45', con Salihamidzic che ha infilato Kalac dopo che quest'ultimo aveva respinto un colpo di testa di Trezeguet. Nella ripresa le due squadre si sono fronteggiate alla pari e solo al 35', dopo l'espulsione diretta di Bonera (rosso per un durissimo intervento su Sissoko), di nuovo Salihamidzic è riuscito a sfruttare una punizione di Camoranesi e ad insaccare di testa. A quel punto per i padroni di casa è stato sufficiente amministrare il risultato fino al fischio finale. Soddisfatto il ct bianconiero, Claudio Ranieri: «Abbiamo battuto la squadra campione del mondo in carica - è l'analisi del tecnico - Loro hanno fatto un primo tempo spettacolare, sulla fascia destra ci creavano grossi problemi e aver pareggiato nel primo tempo è stata un'impresa bellissima. Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio noi, abbiamo fatto la partita come volevamo farla». QUalche recriminazione per Carlo Ancelotti: «La partita è stata condizionata dall'espulsione di Bonera - ha detto il mister rossonero -. Bonera ha fatto un brutto fallo, condizionato dalla scivolata precedente, e l'espulsione ci sta Però sono arrabbiato dalla punizione da cui è scaturito il terzo gol: Maldini non ha fatto fallo, tanto che l'arbitro non l'aveva visto ed è stato segnalato dal guardalinee. Un punto sarebbe stato importante per la corsa al quarto posto, pra la situazione si complica: dobbiamo recuperarne quattro in cinque giornate, ci proveremo come abbiamo fatto stasera».
PALERMO-CATANIA - Il derby siciliano tra Palermo e Catania ha aperto le danze della gioranta, nella partita di anticipo pomeridiano. I padroni di casa si sono imposti per 1-0. A decidere la gara per i rosanero è stato il gol di Miccoli, entrato dalla panchina, su punizione al 39' della ripresa.
16 aprile 2008