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L'ok del governo è arrivato al termine di una discussione di oltre 5 ore
Liberalizzazioni, via libera al decreto Bersani
Il pacchetto comprende un decreto e un disegno di legge.
Subito in vigore molti provvedimenti: la scheda
STRUMENTI
(Omega)
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ROMA -
Via libera dal Consiglio dei ministri al pacchetto Bersani sulle liberalizzazioni. L'ok è arrivato al termine di una discussione di oltre cinque ore. Il pacchetto comprende sia un decreto legge sia un disegno di legge. Soddisfatto Prodi: «È veramente cominciato il grande lavoro di liberalizzazione e di dinamicizzazione che avevamo annunciato e che era stato accolto con scetticismo».
Dopo l'esame pacchetto Bersani il governo ha votato sì al decreto legge sul finanziamento della missioni italiane all'estero.

NEL DECRETO - Nel capitolo liberalizzazioni, le misure più urgenti sono inserite in un decreto legge di 12 articoli che punta da una parte alla tutela dei consumatori e dall'altra allo sviluppo imprenditoriale e alla tutela della concorrenza: vi rientrano lo stop ai costi aggiuntivi delle ricariche telefoniche ai prezzi dei carburanti, la semplificazione delle procedure di creazione di un'impresa e la maggiore trasparenza nel settore delle assicurazioni e delle tariffe aeree. Saranno operativi da subito anche i provvedimenti sui mutui, sull'obbligo di evidenziare la data di scadenza degli alimenti, sulla semplificazione della cancellazione delle ipoteche e sullo snellimento delle procedure burocratiche per intraprendere alcuni mestieri. Nel decreto si prevede anche la revoca degli affidamenti per i lavori della Tav non ancora iniziati e la messa in gara degli affidamenti revocati, misura caldeggiata dal ministro Di Pietro. Accolte pure le proposte avanzate dal vice premier Francesco Rutelli: nel decreto legge sono state inserite le norme a tutela del consumatore per l'acquisto della prima casa, con la possibilità di estinzione anticipata dei mutui immobiliari senza penale e la portabilità del mutuo, ovvero la possibilità di chiudere prima della scadenza o trasferire il mutuo da una banca all'altra senza l'obbligo di sostenere costi aggiuntivi a quelli puramente tecnici. C'è inoltre la norma sulla portabilità della targa delle auto, ovvero una targa personalizzata che viene conservata dal proprietario al cambio di ogni vettura. Non mancano provvedimenti a favore dell'istruzione tecnico-professionale e della valorizzazione dell'autonomia scolastica, che di fatto cancellano la legge Moratti.
NEL DDL - Altre norme significative sono raccolte in un più ampio disegno di legge (che, com'è noto, per entrare in vigore deve superare l'esame del parlamento): riguardano la vendita della benzina negli ipermercati, gli sgravi fiscali per favorire la capitalizzazione delle imprese, la semplificazione per gli adempiementi degli impianti produttivi, l'introduzione dello sportello unico per le imprese. Ma anche l'abolizione del Pra e lo snellimento delle procedure per immatricolazioni e i passaggi di proprietà. Introdotte anche norme che aboliscono la clausola di massimo scoperto nei contratto di conto corrente, consentono la vendita dei giornali anche fuori dalle edicole e l'apertura di cinema anche vicini a sale giá esistenti. Sono state inoltre concordate con il ministro dell'Economia le procedure per il superamento del monopolio Snam Rete Gas e la tutela degli interessi nazionali.

IL PACCHETTO CHE MIGLIORA LA VITA - Rendere migliore la vita di tutti i giorni. Eliminare le barriere all'accesso dei giovani alle attività economiche. Favorire la crescita economica, investimenti e occupazione. Rendere l'Italia più competitiva nel mondo. Sono i quattro punti cardine del pacchetto Bersani di liberalizzazioni che porterà, si legge nel documento, a «nuove tutele per il cittadino consumatore, imprese e mestieri più liberi, impresa più facile».

GOVERNO SODDISFATTO - Dopo il via libera al decreto, soddisfazione da parte di Romano Prodi: «Sono misure di straordinaria importanza che cambiano la faccia al Paese - ha detto il premier - L’obiettivo è sempre quello della crescita, sempre quello di liberare l’economia dai lacci e lacciuoli mettendo al centro il cittadino e il consumatore e di liberare energie che faranno crescere il paese ad un ritmo più rapido. Il governo che ci ha preceduto per cinque anni non ha mai voluto affrontare questo grande cambiamento, il coraggio di scontentare alcune categorie di far cambiamenti che possono risultare sgradito ad alcuni ma sono indispensabili per voltare pagina nell'economia italiana».
«Sono molto soddisfatto- ha aggiunto il vicepremier Rutelli - Il provvedimento è forte e convincente. E ci permette di tagliare il traguardo più importante che ci eravamo dati a Caserta e di farlo in modo condiviso». Si dice sereno anche il ministro Bersani: «Le reazioni ci saranno, ma noi parleremo con tutti. Bisogna trovare il modo di cambiare con tranquillità. Il senso di questo provvedimento - ha spiegato Bersani - è volerci bene come cittadini e consumatori, avere il senso dei diritti, semplificare la vita e capire che la lotta all'evasione è un diritto dei cittadini onesti. Bisogna cambiare mentalità, perchè c'è un problema di mentalità e va trovato il modo per cambiamenti tranquilli».
26 gennaio 2007

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