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POLITICA E NOMINE IL SONDAGGIO|Una giovane per guidare Sel. È la scelta giusta?

Annalisa, una donna scelta da Nichi:
«La mia è un'attraversata nel deserto»

Parla la neosegretaria di Sel, il partito del governatore
Punta su lotta al precariato e ricostruzione della sinistra

La 34enne mamma e leader di Sel Pannarale

La 34enne mamma e leader di Sel Pannarale

BARI - È una delle tante donne odierne che si danno da fare per tenere tutto insieme: figli, studi, carriera. Solo che quest’ultima si svolge interamente dentro la politica, dentro Sinistra ecologia e libertà di cui a 34 anni è diventata segretaria regionale. Annalisa Pannarale, da Triggiano, una figlia di 8 anni, chiamata come «il mito più bello», Demetra, e una «quasi» laurea in lettere moderne, è stata dirigente di Rifondazione comunista prima, approdata in Sel dopo «la sconfitta del 2008».
Come si è arrivati alla sua candidatura per la guida di Sel?
«È stato un approdo conseguente al lavoro svolto nella complicata esperienza di Sel: un’attraversata del deserto, anche perché il partito è un’aggregazione di soggetti diversi che è difficile tenere insieme. È complicato far passare l’idea della possibilità di cambiamento in mezzo alla crisi della politica e dei partiti».
Il suo nome è stato fatto dal predecessore Nicola Fratoianni. Non c’erano altri, la sua è stata una candidatura blindata?
«Sono contenta di aver preso il testimone da Fratoianni. Non c’erano altre candidature, per me ha votato quasi all’unanimità l’assemblea regionale di 100 persone: non si è trattato di una blindatura, perché sarebbe stato singolare dividersi sui nomi, mentre ci proponiamo di costruire il nuovo soggetto».
Ma c’è stato qualche dissenso sul suo nome, perché?
«È normale che accada, non ci si conosce tutti e quindi può emergere qualche diffidenza».
Forse anche verso la donna?
«Questo è un punto importante, perché il maschilismo è ben presente anche in Sel. Nonostante si punti a rifondare tutto il centrosinistra marchiamo ancora tutta la nostra inadeguatezza e non a caso alla Regione sono stati eletti dieci consiglieri tutti maschi. Bisogna lavorare molto per far emergere la voce delle donne e perchè gli uomini capiscano di essere solo una parzialità».
Qual è l’obiettivo principale della sua segreteria?
«Provare a mettere in campo un lavoro collettivo. So che personalmente devo studiare, lavorare, consapevole che ciò che è davvero importante non è il numero di circoli o di forum, ma l’apertura verso l’esterno. Dobbiamo veicolare un’idea nuova dello stare al mondo».
Non crede di usare un linguaggio d’antan, proprio della sinistra di un tempo e quindi probabilmente poco comprensibile all’esterno?
«Io nasco politicamente nel Novecento e il mio percorso è tutto dentro la sinistra che ha riconosciuto le ragioni del suo fallimento, a causa della distanza dalle persone vere. Il punto è questo: partire dalla nostra inadeguatezza, dalle insufficienze della comunicazione e del linguaggio per capire le lacune e colmarle. L’autosufficienza era un’idea radicata nella sinistra, ma il 2008 in questo senso è stato uno spartiacque».
Quindi no all’autosufficienza. Come la mettiamo con il Pd, spesso attaccato da Nichi Vendola nella sua campagna per le primarie?
«Il Pd è un interlocutore fondamentale. Uno degli obiettivi di Sel è ricostruire la sinistra e il centrosinistra e ha ragione Vendola a sostenere le primarie che sono molto di più di un metodo o dello strumento per scegliere il candidato premier. Infatti, devono servire a rileggere e a ripensare il Paese e a far sì che la parola "politica" ridiventi quotidiana».
Quali sono i problemi della Puglia su cui si concentrerà?
«Per fortuna, grazie al governo regionale, sono stati fatti passi in avanti importanti sul lavoro, l’ambiente, i giovani. Ma molto c’è ancora da fare sulla precarietà e sulla conoscenza. Lavoro, ambiente, cultura, libertà sono i pilastri di un soggetto politico di sinistra».
Dopo il 14 dicembre è probabile che ci si trovi a fare i conti con la crisi di governo: elezioni subito o esecutivo d’emergenza?
«Elezioni subito. Un governo ampio, come ha detto Vendola, è possibile solo per modificare la legge elettorale».
La questione delle alleanze resta: la sinistra è palesemente insufficiente e anche nella prospettiva del voto con chi pensate di potervi alleare per essere vincenti?
«Non lo so. Lo si deciderà con le primarie, perché devono essere la sede di una discussione pubblica».

Rosanna Lampugnani
07 dicembre 2010
(ultima modifica: 09 dicembre 2010)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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