Il tema dell'età pensionabile è al centro in queste ore del dibattito politico con una serie di interventi che hanno impegnato in un confronto a distanza soprattutto gli esponenti politici del centrosinistra. I soldi per cancellare lo scalone «non li abbiamo e, anche se ce li avessimo, sarebbe sbagliato metterli in un'operazione di questo tipo». dice Massimo D'Alema durante l'incontro con Guglielmo Epifani alla festa della Cgil di Serravalle Pistoiese venerdì 29 giugno.
Pensioni d'anzianità «distorsive»
Le priorità, aggiunge il ministro degli Esteri, sono le pensioni basse e i precari. L'attuale assetto delle pensioni di anzianità in Italia è un elemento distorsivo del sistema previdenziale ha affermato ancora D'Alema.«Non considero il tema delle pensioni di anzianità come una delle grandi priorità - ha spiegato - anzi, ci dobbiamo dire tutti che da questo punto di vista si è formata una distorsione nel nostro sistema previdenziale. Noi in Italia paghiamo 3 milioni di pensioni a persone che hanno meno di 60 anni, e il livello medio di queste pensioni è considerevolmente più alto di quello delle pensioni che paghiamo a chi ne ha più di 60. Sappiamo benissimo che parte della platea di questi pensionati "giovani", con pensioni al di sotto dei 60 anni e mediamente sui 1200 euro, continua a lavorare, ed esercita una concorrenza sleale verso le nuove genrazioni sul mercato del lavoro».
Epifani: «Era nel programma del centrosinistra»
Immediata la risposta di Guglielmo Epifani: - «Il programma del centrosinistra parla di abolizione dello scalone: capisco che i programmi non sempre possono essere rispettati, ma una certa coerenza dovrebbe essere mantenuta. E' vero che i giovani e le pensioni basse sono due priorità - continua Epifani - ma io non le contrappongo alle pensioni di anzianità e non parlerei di privilegio per un operaio che lavora 35 anni e va in pensione con mille euro al mese. Avrei un'altra idea di privilegio, cioè che vadano colpite le caste, anche del sistema politico».
Lo scalone è pure l'oggetto di uno scontro a distanza tra il sindaco di Roma Walter Veltroni e il presidente della Camera Fausto Bertinotti. Veltroni, riprendendo quanto già dichiarato nel suo discorso di candidatura alla segreteria del Partito democratico al Lingotto di Torino, ha ribadito che «l'aumento dell'età pensionabile è una cosa obiettiva". Durante la registrazione di Tv7 , il sindaco di Roma ha sottolineato che«c'è uno squilibrio molto forte nel sistema pensionistico. Una quantità di risorse ingenti che vengono spese vanno spostate sulla lotta alla precarietà». Secondo Veltroni infatti «al netto dei lavori usuranti la prospettiva di vita si è allungata, è un fatto matematico, perciò si può allungare il periodo di lavoro».
La risposta del presidente della Camera è affidata al portavoce, Fabio Rosati, che nega una disponibilità del presidente a favore dell'aumento dell'età pensionabile: «Non c'è nulla di più lontano dalla realtà». Rosati conferma anche la «fiducia e solidarietà totale» del presidente della Camera nei confronti del segretario del Prc, Franco Giordano, e del gruppo dirigente del partito. «Bertinotti - conclude Rosati - in tema di pensioni e di uneventuale aumento dell'età pensionabile ha sempre ritenuto che ciò avrebbe un impatto di intollerabilità sociale. Su questo punto il presidente della Camera si è espresso chiaramente a più riprese, tanto che non c'è bisogno di ulteriori spiegazioni».