CRONACA

Le immagini degli emissari di Provenzano, il capo di Cosa nostra
siciliana, a New York. Ma non sono turisti come tutti gli altri

Quei boss mafiosi a passeggio
per le strade della Grande Mela

di SALVO PALAZZOLO


<B>Quei boss mafiosi a passeggio<br>per le strade della Grande Mela</B>
PALERMO - Nelle foto al ristorante, in albergo e in limousine hanno l'aria di bravi ragazzi in vacanza a New York. Ma non sono turisti come tutti gli altri. Sono gli emissari di Bernardo Provenzano, il capo di Cosa nostra siciliana: nel novembre 2003, fu proprio lui a mandarli in missione, per rinsaldare i rapporti con i cugini della famiglia Gambino. Nicola Mandal� e Gianni Nicchi avevano questo incarico, e tutte le spese pagate. Lavorarono a lungo, cos� ha documentato l'Fbi, ma furono poco prudenti. Scattarono persino delle foto con le fidanzate, che la squadra mobile di Palermo ha poi trovato durante una perquisizione a casa di un amico di Nicchi, oggi latitante.

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Eccoli, i padrini siciliani a cena. Il primo a sinistra, � Frank Cal�, l'emissario della famiglia Gambino. Al centro, c'� Nicola Mandal�, il rampante boss manager di Villabate che era ormai entrato nelle grazie di Bernardo Provenzano. A destra, Gianni Nicchi, 27 anni e gi� killer fidato dei padrini. Tutti con signora. Non hanno resistito a farsi immortalare anche in limousine e per le strade di New York, dopo aver fatto shopping. Scene dalla nuova Cosa nostra, quella che Provenzano aveva riformato dopo le stragi Falcone e Borsellino. Ma, probabilmente, non immaginava che le sue nuove leve si sarebbero concessi tanto. Lui, il capo di Cosa nostra, continuava a fare una vita riservatissima: non era ancora arrivato nel casolare di Corleone dove poi � stato arrestato nel 2006, ma di certo non si concedeva alcun lusso. Anche perch� era reduce dall'operazione alla prostata, a Marsiglia, dove era stato accompagnato dal fidato Nicola Mandal�. E pure in Francia, il rampollo di Villabate aveva fatto la bella vita: la sera, quando finiva di assistere lo "zio Bernardo", andava sempre al casin�.

In America, Mandal� e Nicchi si fermarono fino al 7 dicembre 2003. Le fidanzate tornarono subito a Palermo. Loro fecero invece una tappa a Milano. Due giorni dopo, Mandal� diceva alla fidanzata, al cellulare: "Ho preso due chili di coca... micidiale". Ecco il motivo del viaggio. A Palermo, i magistrati avevano compreso. Il pool costituto dai pm Prestipino, De Lucia, Di Matteo, Gozzo, Buzzolani e dagli aggiunti Pignatone e Lo Forte, aveva gi� segnato una svolta nell'indagine.

Qualche tempo dopo, le intercettazioni chiarivano ancora. Qualcuno doveva essersi lamentato per le spese pazze dei rampolli a New York. Cos� Mandal� diceva alla fidanzata, e non sospettava di essere ascoltato al telefono: "Troppi soldi abbiamo speso. Troppi, troppi, troppi. Quarantamila euro. Solo l'albergo e l'aereo sono stati diciannovemila. E poi abbiamo speso ventimila euro l�". Mandal� rassicurava: "Non sono soldi nostri tanto...".

Il 18 marzo 2004, il boss di Villabate torn� a New York, questa volta con due collaboratori, Ignazio Fontana e Nicola Notaro. Anche quella volta c'era l'Fbi a riprenderli. Eccolo, Nicola che scende dall'auto. Ignazio � il ragazzone con la camicia a righe e il borsello al collo. Notaro ha un gilet marrone e la giacca al braccio: � il pi� discreto della compagnia, in realt� era lui il vero manager. Con Frank Cal� aveva costituito la Haskell international trading, che si era aggiudicata dalla multinazionale Nestl� un accordo di esclusiva per la distribuzione in America di uno dei marchi pi� amati dagli italiani. Il primo atto della societ� italo-americana fu una donazione di 300 chili di pasta ai pompieri della nuova caserma di Liberty Street, costruita davanti la voragine delle torri gemelle. Durante la cerimonia ufficiale di consegna a Ground zero, il 5 dicembre 2003, c'era anche il governatore dello Stato di New York a ringraziare i benefattori italiani, i soci della Haskell international trading. Ma presto, la Nestl� cominci� ad avere qualche dubbio, e fece saltare l'accordo con i distributori italiani.

(7 febbraio 2008)